Nella letteratura fantasy, la presenza di creature mostruose è sempre stata di grande importanza. Da Il Signore degli Anelli a HarryPotter, passando per Le Cronache diShannara e Il Trono di Spade, i mostri sono sempre presenti e pronti a colpirci, portando con sé quel sapore di fascino misto a paura. Ma da dove vengono queste creature? E perché, se ben rese dallo scrittore, possono spaventarci così tanto?
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Partendo dal primo quesito, i mostri di cui spesso leggiamo tra le pagine dei libri provengono, grosso modo, da un po' tutte le parti. Alcuni, come i draghi, provengono dalle leggende folkloristiche, altri derivano, invece, dalla mente dello scrittore, che può anche decidere di modificare caratteristiche di creature già esistenti a suo piacimento per dare vita a nuovi mostri. Girovagando per il vasto mondo di internet, molti sono i consigli che si trovano per partorire nuove creature e introdurle nel mondo fantasy, raccogliendo i più significativi si riescono a creare delle linee guida da seguire (a discrezione dello scrittore) molto utili.
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In tanti, per prima cosa, consigliano sempre di fare un brain-storming, molto utile per raccogliere le idee di base che si hanno riguardo alla creatura che vogliamo creare. Non importa se alcune caratteristiche tra quelle elencate saranno molto contraddittorie, poiché esse verranno analizzate successivamente ed eliminate o modificate.
Per costruire una casa si parte dal progetto (il nostro brain-storming) e poi si passa a gettare le fondamenta. Per noi, la base è l'aspetto del nostro mostro. Leggendo vari manuali, come Philosophy of Horror, Rose Douglas divide in categorie i nostri mostri: 1- Misti (come i lupi mannari, commistioni di caratteristiche umane e canine) 2- Contraddittori (come i vampiri, sia vivi che morti) 3- Incompleti (mancanti di parti) 4- Senza forma (credo che questa si spieghi da sola!)
Oltre a queste categorie, ovviamente, ve ne sono tante altre e molte verranno sicuramente create in futuro.
Una volta scelta (o inventata) la categoria di appartenenza della nostra creatura, dovremo poi scendere sempre più nel particolare. Che dimensioni ha il mostro? Quante zampe? Di che colore è? Può parlare? Come è nato? Possiede degli atteggiamenti che lo rendono unico? Le domande sono sempre molte, ma più ce ne poniamo, più la nostra creatura risulterà completa.