Capitolo 11

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Il ballo è ormai un lontano ricordo. Sono passati più o meno due mesi e mezzo, e tutto alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts filava liscio.
La scuola ormai stava finendo e i nostri eroi erano impegnati negli studi per i M. A. G. O.
Erano anche preoccupati per il loro futuro, ma Harry, Herm e Ron sapevano già da tempo quale sarebbe stata la loro strada dopo la scuola...
Harry e Ron sarebbero diventati Auror, e il sogno di Herm era di riuscire a far entrare le tecnologie Babbane nel mondo dei maghi.

Quel pomeriggio però Harry, non sapeva che cosa fare, non riusciva a studiare, era da un po' di tempo che pensava a ciò che aveva visto nei ricordi di Piton, si era fatto prendere dai senso di colpa, non lo aveva nemmeno ringraziato, infondo lui lo aveva sempre protetto, sempre aiutato... Se solo lo avesse saputo prima, certamente Harry non si sarebbe comportato così son lui.
Così prese la mappa del malandrino e guardò nell ufficio del preside... Non c'era nessuno, la McGranitt era ad Hogsmeade... Via libera.
Corse fino all ufficio del direttore, disse la parola d'ordine, aspetto che il gargoyle si aprisse ed entrò... Minerva non aveva cambiato l'ufficio di una virgola, era tutto uguale, come se ci fosse ancora Silente.
Cercò il quadro del suo vecchio professore, lo trovò dopo qualche tempo, era in un angolo un po' buio dell'ufficio.
Non c'era nessuno nel quadro...
<Professore... Mi sente?>
<Certo Potter, non sono mai stato sordo> disse Severus, venendo alla luce <Qual buon vento ti porta qui Potter?>
<Perché mi chiama Potter lei non è più un mio professore...>
<Lo so bene Potter che non sono più un tuo professore>
<Allora perché continua a chiamarmi così... Comunque non sono qui per questo, le volevo chiedere alcune cose>
<Non ho molta scelta>
<La prima cosa che vorrei dirle è grazie, lei mi ha sempre salvato la vita, in tutte le situazioni, ed è per colpa mia se ora sto parlando con il suo quadro e non con lei... Grazie davvero, non so come saremmo riusciti a vincere se lei non ci avesse aiutati... Le volevo anche dire che mi dispiace, per come la ho sempre trattata, lei non meritava di essere trattato con odio, nei miei confronti... Ma perché non me lo ha mai detto prima? Perché non mi ha detto prima tutto ciò che stava facendo per me... Perché ha voluto aspettare la sua morte per dirmelo? La avrei potuta aiutare, professore>
dato che Piton si limitava a guardarlo, lui continuò <Un altra cosa... Davvero lei ha fatto tutto questo solo per mia mamma? Lo so che per lei è difficile rispondere, ma la prego faccia uno sforzo...>
<Perché stai dicendo tutto questo a me, perché non lo vai a dire a Silente... Tu mi hai sempre odiato, il sentimento è reciproco... Comunque non sono obbligato a dirti tutto ciò che ho fatto di buono o cattivo in vita mia... È per la cronaca mi hai sempre odiato, solo ora hai capito che magari io lo stavo facendo per proteggerti... Comunque se vuoi delle risposte, hai sbagli quadro... Albus ti risponderà di certo>
<Sono venuto da lei perché volevo parlare con lei, se no sarei andato direttamente da Silente, non crede... Professore... Poi non mi sembrava tanto giusto parlare di lei con Silente al posto che con lei... Sono venuto qui solo per dirle grazie, se puoi lei vuole che me ne vada allora me ne vado, non ci sono problemi... Volevo solo dirle che la stimo molto per tutto quello che ha fatto per me, per Hogwarts, per la vita di tutti... Ha perfino ucciso Silente, solo perché lui stesso glielo aveva chiesto... Ma sono anche qui per dirle che mi dispiace? Perché al suo posto ci sarei dovuto essere io, non lei, lei non c'entra nulla, lei non è mai stato padrone della Bacchetta di Sambuco, sono io il legittimo proprietario della bacchetta... Ma questo Voledemort non poteva saperlo>
<Potter io sono qui dentro perché lo ho scelto io, non mi ha obbligato nessuno di fare la spia per l'ordine della fenice... Ho deciso da solo di farlo, sono morto per una buona causa, sono morto per salvare te... Sono morto per salvare il mondo magico... Non mi pento delle mie decisioni... Non me ne pentirò mai>
<Grazie professore... Davvero> disse Harry, mentre stava per voltarsi e tornare alla sua camera
<Potter, tornerai a trovarmi?>
<Ci può scommettere professore... Tornerò quando vorrà>

Poi il ragazzo uscì dallo studio... Severus rimase a pensare, da solo nel suo quadro, davvero non si era pentito della sua decisione, era felice per Harry... Mentre pensava a tutto ciò una lacrima gli scese per la guancia.
Poi si voltò e uscì dal suo quadro.

Spazio autrice
Scusate se non pubblicava da un po', ma davvero sono stata molta incasinata e non avevo tempo di scrivere, ma sono tornata... Se il capitolo vi è piaciuto mettete like e commentate... Se vi va seguitemi e leggete anche le altre mie storie... Scusate per gli errori... Un saluto
frency_potter


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