~But it's my fate,
It's my fate,
Still, I want to struggle and fight~BTS Jin - Awake
Sabato 24 Febbraio 2018
Caro diario,
È molto tempo che non ti scrivo, come al solito, e come sempre sono successe moltissime cose dall'ultima volta. Per il tuo bene, voglio riuscire a dimenticare le cose brutte, e per non ricordarle non le scriverò. Invece sono successe anche molte cose belle: abbiamo passato Natale dai nonni ad esempio, e a capodanno siamo rimasti a casa e abbiamo cenato e fatto il conto alla rovescia con la famiglia della migliore amica di mia mamma. Non è stato il capodanno più bello, ma non è andata male come pensavo. C'erano anche Kevin ed Emma, i due signori inglesi che abbiamo conosciuto quando hanno preso una casa per le vacanze nel paese vicino al nostro. Il 28 dicembre sono anche riuscita a convincere mia mamma e a farmi fare dalla parrucchiera i capelli rossi. Non di un rosso acceso, alla fine sembravano più viola che altro. La stessa sera eravamo andati al ristorante, e credo di non aver mai mangiato così tanta roba come quel giorno. Comunque, la maggior parte delle volte che tengo un "diario" è perché mi succede qualcosa di brutto che non riesco a tenere dentro di me senza scoppiare a piangere, qualcosa per cui so benissimo che non vale la pena piangere, ma non riesco a fare altrimenti. Anche sta volta è così. Domani vado con Bethany a Milano, per la seconda volta, ma questa volta con sua mamma e non con suo papà, e questa volta farà freddo, mentre ad ottobre ancora si stava bene senza giacca. E questa volta non andiamo solo a "farci un giro", ma andiamo a vedere il suo youtuber preferito. Non che a me interessi qualcosa, ma se lei ha la fortuna di avere persone che rispettano quello che piace a lei, io sono felice. Merita tanto quella ragazza, anche se a volte vorrei ucciderla, merita così tanto. Merita di incontrare tutti gli idols che ama, e di potergli parlare. E non la giudico, se ne ha visti tanti di quelli che gli piacciono, anche più di una volta. Sono felice, io lo sono davvero per lei. Solo vorrei che potesse succedere qualcosa di simile anche a me. Vorrei che i miei genitori mi capissero di più, vorrei che capissero che gli idols che stimo e seguo mi rendono ogni giornata un po' più facile, il peso che porto sulle spalle un po' più leggero. Vorrei che capissero quanto ogni giorno quelle "persone famose" riescono a salvarmi la vita. Giorno per giorno, passo a passo, facendo quello che fanno, io riesco a vivere, vivere davvero, non 'sopravvivere'. Per i miei invece, non fanno nient'altro che "mettermi idee in testa", "offuscarmi le idee", "rintronarmi", "farmi perdere la testa". È vero, io la testa per loro la perdo completamente. Sono completamente andata, perché sono sinceramente innamorata di tutti i miei idols. E mi sento esattamente come si sentono tutte le persone innamorate - farfalle nello stomaco, brividi, loro come pensiero fisso, io che guardo fuori dal finestrino disegnando cuoricini con la loro immagine in testa, meno voglia di studiare e testa fra le nuvole -, ma questo a loro non va bene. Anche se prendo voti buoni/alti a scuola, anche se in casa faccio tutto quello che posso fare, a loro non va mai bene. Vogliono sempre qualcosa in più. Non gli basta mai. Ebbene, domani andrò con Bethany a vedere il suo youtuber preferito. Anche se quando l'ho chiesto, non ero così sicura di andarci. Mamma voleva che lo chiedessi a papà, lei è stufa che ogni volta chieda le cose a lei e che sia poi lei a doverle chiedere a papà. E quindi, io ho chiesto a papà. Che all'inizio mi ha detto di sì, ma di chiedere a mamma. Ero così felice, di averla scampata così. Ero davvero così felice, da non rendermi conto che non era da lui? Stavo sparecchiando il tavolo, felice anche di fare quello, quando mio papà mi dice che però in fondo, non mi ero ancora ripresa dal raffreddore, che il tempo metteva neve, e che era impossibile guidare fino in centro Milano con la macchina. «Infondo, non deve mica sempre essere un si, può anche essere un no.» mi ha detto. Ho perso il conto di quante volte questo uomo mi abbia spezzato il cuore. Di quante volte abbia preso tutte le mie cose belle, e le abbia rese spazzatura. Ho perso il conto di quante volte sia stato poco efficace parlare con lui, di quante volte abbia dovuto sentire "no" inutili, solo per il suo piacere di pronunciarli. E ho anche perso il conto di tutte le volte in cui il solo pensiero che fosse mio padre a farmi stare così male mi faceva venire da vomitare. Di quante lacrime inutili io abbia versato per lui. Penso che con tutta l'acqua pianta negli anni avrei potuto riempire un piccolo laghetto. Il pensiero mi fa piangere ancora di più. Non serve a niente impegnarmi. Non serve assolutamente a nulla e a nessuno. Alla fine, il "si" o il "no" ad una domanda non vengono dati in base a quanto sei brava, ma a quanto sei simpatica. E a quanto pare, essendo questa una cosa puramente soggettiva, io non gli sto simpatica. Cosa che ho sempre saputo ovviamente, ma metterlo per iscritto o dirlo ad alta voce lo fa sembrare così reale... Fa ancora più male... Fa sempre più male. Vorrei così tanto essere una ragazza normale. Una di quelle che tutte le domeniche va in discoteca con le amiche, balla, beve, completamente senza pensieri. Una di quelle che chiede ad un'amica "Ehy, mi presenti i tuoi amici?". Una ragazza che trovi subito un ragazzo che voglia conquistarla, che combatta per lei. Ma purtroppo io non sono così... Io sono la ragazza a cui piace stare da sola, a leggere, a guardare serie tv, e a studiare ma solo le materie che le piacciono. Sono una ragazza che fa trovare la cucina a posto quando la mamma arriva a casa tardi da lavoro, ma non tutta la casa. Sono una ragazza che ha sempre tutti i libri e le cose scolastiche in ordine perfettamente, ma ha la vita incasinata. E non ho idea di come poter fare andare le cose per il meglio. L'unica soluzione è andarmene da questa casa, e da questa vita che non mi appartiene. Ma per una serie di problemi, non mi è permesso. Innanzi tutto, non sarò maggiorenne prima di qualche mese... E anche se lo fossi, ho solo pochi soldi da parte e non ho un lavoro, cosa che anche se volessi non riuscirei a cercare, con tutto quello che devo studiare. Devo per forza chiedere a loro i soldi per tutto. Inoltre, non ho la patente, e sempre per il problema dei soldi non posso permettermi di utilizzare sempre i trasporti pubblici. Non mi arrendo. Non mi arrenderò fino a quando non avrò la mia libertà e ciò che mi spetta, la vita che voglio. Ma l'attesa potrebbe essere più lunga del previsto. Sono pronta ad aspettare? Posso resistere ancora?
Ronnie☆CIAO POPULATION DI WATTPAD!
Come state? :)È passato così tanto tempo, nonostante avessi molte idee in testa devo rimanere al passo anche con i tempi, cosa che non ho fatto lmao, quindi questo è solo un capitolo di giunzione per poter scrivere ciò che voglio scrivere in modo che abbia un senso :) è molto corto infatti ma spero di poter continuare presto ^^
¶Ricordo di lasciare una stellina, è sempre ben accetta (^o^) ☆
¶Anche i commenti sono ben accetti! Ne ho letti alcuni in questo periodo di inattività che mi hanno davvero spronata e vi ringrazio moltissimo!^^
¶Ultimamente sono molto attiva su Twitter (@/iamRonny00) ma potete trovarmi anche su Instagram (@/Iam.sharonds)Inoltre scusatemi l'ora tarda, ma mi sentivo particolarmente ispirata e non volevo perdere l'occasione :)
Non mi dilungo D:Buona lettura,
She♡
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No Promises - Una Vita Senza Promesse
Teen FictionLa storia di una ragazza profondamente delusa dalla vita che cerca disperatamente di tornare a galla. Veronica è una ragazza di paese, alla buona e con un non troppo accentuato senso della moda svelato solo nei primi anni delle superiori, causa dell...