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Non appena Harry vide arrivare suo padre e le guardie con fare minaccioso, si avvicinò a Louis, come per cercare protezione.

" Che cosa vi passa per il cervello? " urlò l'imperatore non appena fu loro di fronte.

Harry e Louis si guardarono negli occhi e i loro sguardi dimostravano che non capivano assolutamente di cosa l'uomo stesse parlando.

" Anche i finti tonti fate! " continuò Des alterato e rabbioso " Tutta la città non fa altro che parlare della scenata capitata al ristorante! Un amante geloso che getta un bicchiere di vino contro il mio principale collaboratore e tutto questo alla presenza di mio figlio! "

" Sire " cercò di placarlo Louis " è stata solo colpa mia....ho invitato Harry a pranzo e...e c'è stato un malinteso con Peter che...."

" Quindi Peter è il tuo ragazzo e mio figlio la ruota di scorta? "

Louis si passò una mano fra i capelli e tentò di spiegarsi nuovamente.

" Sire...Peter e io avevamo una storia solo...solo di sesso, se mi passa il termine. Questa mattina ho invitato Harry a pranzo, solo che Peter ha invitato a sua volta me e non sono stato pronto a dire di no ed è successo un casino. Lui credeva che fra noi ci fosse qualcosa di più, ma io non l'avevo capito, cioè lui non mi aveva mai dato modo di sospettarlo, quindi io credevo...."

" Basta! " urlò Des esasperato " Basta! Io so solo che al mio regno e alla mia rispettabilità non fanno bene delle scenate simili, con protagonista anche mio figlio! Io penso che...."

" Papà " intervenne Harry con tono dolce e tranquillo " era...era il mio primo invito a pranzo ed è stato tutto perfetto, tutto davvero perfetto finché non è arrivato Peter.
Non arrabbiarti con Louis...lui mi ha anche...insomma...stasera ho un appuntamento con lui e io...sono così felice "

Des sentì la sua rabbia svanire all'istante e l'amore completo e viscerale che nutriva per suo figlio gli fece dimenticare perfino il motivo per cui si trovava lì.

Allora salutò i due ragazzi con affetto, si voltò e tornò verso il palazzo, seguito a ruota dalle tre guardie che l'avevano accompagnato, che altri non erano se non Liam, Niall e Zayn.

I tre giovani si affrettarono dietro al sovrano e borbottarono fra loro, dicendosi che tutti, a Pechino, sembravano essersi rincitrulliti di colpo.

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