23 ottobre del 2025, New York.
Non immaginavo che sarebbe successo, o almeno non che sarebbe andata in questo modo. L'ho sempre desiderato, ma non avrei mai pensato che le cose si complicassero a tal punto da non porvi rimedio.
Per capirne di più, dobbiamo fare un passo indietro di un anno e qualche mese, quando tutto cominciò.10 marzo del 2024, Seoul.
È una giornata come le altre, mentre cammino tra le strade innevate, sento il vento gelido e pungente sfiorarmi il viso. Avevano visto giusto: questo è il periodo più freddo dell'anno, anche se tutto ciò è insolito. Solitamente gli alberi dovrebbero riacquistare le foglie, i fiori dovrebbero sbocciare e invece, mi trovo in Corea e la popolazione è costretta a stare segregata in casa per via della prevalenza di correnti di origine siberiana che porta queste temperature glaciali.
Mentre proseguo in un vicolo stretto, una scorciatoia, e mi sistemo delicatamente i guanti, sento vibrare il mio telefono.
Lo esco fuori dalla tasca destra del giubbotto e vedo che Namjoon mi sta chiamando.<<Taehyung, dove sei finito? Lo sai che farai tardi a scuola, vero?>> afferma e rabbrividisce al contempo, per il freddo.
<<Ma se sono solo le sette, ho ancora mezz'ora di tem->>
<<No, Tae. Sono già le otto passate e sai che devi essere presente a scuola mezz'ora prima dell'inizio delle lezioni. È la terza volta di fila, che sta succedendo?>> asserisce preoccupato.
Ignorando completamente ciò che ha detto, chiudo e adagio il telefono in tasca, senza alcuno sforzo.
Come dargli torto, ha ragione; d'altronde chi può capirmi meglio se non il mio miglior amico?
Questi giorni sono stati davvero difficili per me e non voglio parlarne nemmeno con Namjoon. I miei genitori sono entrambi morti in un incidente stradale tre anni fa, quando avevo 14 anni e una delle poche persone a me care che mi è sempre stata accanto, mia cugina di soli 19 anni, mi ha lasciato, e adesso ho solo Nam. Inoltre, c'è qualcosa in me di diverso che non riesco a comprendere, che mi tormenta da un po' di mesi e che vorrei tanto capire.
Anche se non sono dell'umore giusto, ho fatto troppe assenze a causa di questa sciagura e, a meno che non voglia trovarmi l'assistente sociale sotto casa, devo presentarmici.Le forme che creo con i miei scarponi sulla neve mi fanno ricordare delle passeggiate che facevo con i miei genitori da piccolo. Mi mancano e vivere da solo non fa per me, ma devo farmi forza e andare avanti. Per lo Stato è come se ancora vivessi con i miei nonni, ma nemmeno loro ci sono più e conduco una vita solitaria. A chi interesserebbe di 'controllare' un inutile essere umano intorno a 77 milioni di coreani? Per questo almeno sono ancora libero senza un tutore.
Fa sempre più freddo, i muri che mi circondano si riempiono a poco a poco di scritte, alcune molto sgradevoli: sono arrivato a scuola, la Jk Plastic Surgery. Una delle migliori scuole superiori di medicina nelle vicinanze.
Salgo le scale con non chalance e arrivo davanti la porta, chiedendo il permesso di entrare al bidello, portandogli un certificato medico per l'evidente ritardo, ovviamente contraffatto.
Con una smorfia, quasi annoiato, mi da l'okay e mi avvio lentamente verso la mia classe.
I corridoi sono deserti, non c'è anima viva, il che crea in me un senso di pace e tranquillità, interrotto nel momento in cui sento un rumore improvviso da dietro.
Salto in aria e mi giro di scatto, notando una figura maschile aprire il proprio armadietto. Ecco da dove veniva il rumore. Rimango fermo due minuti a fissarlo, comprendendo che non lo avevo mai visto da nessuna parte.Chi è?
È di profilo e non vedo il volto ma ha i capelli scuri, sembrano color seppia (o almeno è quello che riesco a vedere da qui); indossa un maglione color cremisi abbinato perfettamente con degli skinny neri, leggermente strappati nel ginocchio.
Cazzo se ha stile, è figo.
Cattura così tanto la mia attenzione che mi accorgo solo dopo che aveva rivolto lo sguardo verso di me, rimanendo a guardarci senza dire nulla.
Adesso che è girato riesco a vedere il suo viso, è così penetrante e persuadente che mi perdo nei suoi occhi marroni scuri.
Imbarazzato dall'atmosfera creatasi, distolgo lo sguardo e più rapidamente di prima, cerco la mia classe.Arrivo davanti la porta della mia classe, da fuori sento il professore spiegare, e la apro per entrare.
Alla mia vista, il silenzio cala in classe e sento tutti gli occhi puntati verso di me.
Non vado d'accordo con tutti, anzi la maggior parte, e tutto ciò mi sta dando fastidio.<<Mr.Kim, alla buon'ora, si sente meglio oggi?>> mi chiede il professore senza giri di parole.
<<S-si, p-penso.>> balbetto per il troppo freddo che ancora è dentro al mio corpo.
Come se realmente gliene importasse. La gente tende ad essere scontrosa, suscettibile e quelle volte in cui è amichevole, non ci riesce. Tutti abbiamo una maschera: io ho la mia, e preferisco tenermela.
Mi dirigo verso il mio banco vicino Namjoon e mi siedo, buttando distrattamente lo zaino per terra per poi accasciarmi nello stesso banco.<<Tae finalmente, sei sicuro di stare bene?>>
Annuisco alzando la testa.
<<Grazie Hyung, senza i certificati medici non sarei potuto entrare.>> affermo, rivolgendogli un sorriso sincero.
<<Sappi che non andrà avanti per molto. Ti voglio un bene dell'anima ma, avrei bisogno di spiegazioni.>> bisbiglia, quasi rimproverandomi.
<<Tranquillo Hyung, ho solo bisogno di tempo.>>Le lezioni continuano senza interruzioni, ed io non faccio a meno di pensare a quel ragazzo.
Era così affascinante, con quel corpo snello, lo sguardo mozzafiato e quel qualcosa di misterioso che lo rende ancora più intrig-Aspetta, ma che sto blaterando?
Perché sto dicendo ciò...su un ragazzo?
A me sono sempre piaciute le ragazze...o no?
Che mi sta succedendo?
Quel ragazzo...mi ha colpito, davvero.
Allora era vero, qualcosa sta cambiando. E onestamente quel qualcosa mi piace.Finite le lezioni, ritardo nell'uscire dato che devo copiare degli appunti. Decido però che è ora di mangiare qualcosa e mi dirigo verso le macchinette della scuola. Sto morendo di fame e ho un terribile mal di testa.
È supposto che in classe devo esserci solo io, oltre insegnanti e bidelli, ma noto che non è così. In fondo al corridoio qualcuno mi sta osservando...oddio, non è lui, vero?
Sforzo la vista e distolgo lo sguardo quando comprendo che è lui e mi sta guardando.
Perché è ancora qui a scuola e soprattutto perché mi sta...fissando? Che imbarazzo.
Perché quando mi guarda sento qualcosa in me, tipo brividi?Prendo un caffè e delle patatine e noto che sono le 17:30, è ora di andare o stasera non farò in tempo a preparare la cena.
Allora torno in classe, quindi sistemo tutto nello zaino che metto nelle spalle, prendo il caffè quasi terminato ed esco dalla porta e quello che succede dopo è un misto tra "okay adesso posso morire felice" e un "cazzo, non volevo che andasse così."Mi ritrovo per terra, con del caffè sul giubbotto verde militare e in testa solo pensieri confusi.
Quando capisco ciò che è appena accaduto, mi rialzo immediatamente: sono appena andato incontro a lui. Si lui.<<E-ehm s-scusami non ti avevo visto.>> borbotto, quasi impappinandomi.
Il ragazzo dai capelli neri, anche lui per terra, si rialza e senza dire nulla, raccoglie ciò che era caduto.
<<Ricordati di me, perché ci rivedremo molto presto.>> disse con un ghigno per poi mostrarmi il suo sorriso a 36 denti.
Prima di andarsene, mi rivolge un abbraccio e attonito, lo guardo uscire dalla scuola.Dio santo. Quanto cazzo è sexy.
Non riesco a constatare ciò che è appena successo...ma qualunque cosa sia accaduta, è stato qualcosa di mistico. Quel sorriso...cazzo se era bello, sarei stato ore e ore a guardarlo, come anche i suoi due occhi profondi.
E in più...mi ha abbracciato.
Sento di aver perso la cognizione spazio-temporale.
È successo tutto così...velocemente.
Poi quella frase, che significherebbe? Non vedo l'ora di rivederlo, come mi ha detto.
Non mi sentivo così da tanto tempo.Quando realizzai un po', ripresi il mio zaino e mi avviai verso l'uscita.
Cerco i miei guanti dentro le tasche e ciò che trovo è invece qualcosa di più ruvido.
Vedo che è un bigliettino, lo tiro fuori e trovo scritto:Jeon Jungkook?!
salve gente~~
è la prima volta che scrivo una storia vkook, quindi mi piacerebbe molto che commentaste con quello che pensate della storia.
Inoltre, se volete fare qualsiasi tipo di domanda altro, cercatemi🙈

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Insane Love.
FanficL'adolescenza per molti giovani è il periodo più bello della propria vita: si fanno incontri, ci si scopre, si lega con altre persone. Ma per Taehyung no. In pieno sviluppo, Taehyung sta affrontando il periodo più brutto della sua vita. Il suo unico...