Vampire Hiddleston - richiesto (WARNING)

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ATTENZIONE:
In questo brano ci saranno alcune parolacce e scene leggermente splatter. Per favore, se non ve la sentite di leggere e non vi piace il genere non fatelo! Grazie. Scusate gli eventuali errori.

"Accidenti!" senti il rumore del motore diminuire gradualmente e l'auto rallentare, così fai un ultimo sterzo per accostare la macchina al lato della strada. Quando provi a riaccenderla fallisci miseramente.
"Magnifico. Ora chi cavolo trovo alle 3 di notte disponibile a ripararmi la macchina?" imprechi.
Quando ti affacci dal finestrino, noti dall'altra parte della strada l'insegna di un hotel a 4 stelle, e siccome nessun'auto sta passando di lì al momento, ne approfitti per attraversare correndo e arrivare all'ingresso dell'hotel.
L'ingresso più grande che avessi mai visto.
Sali le scale di fretta e la porta scorrevole ti lascia la precedenza.
Un uomo sulla trentina alla reception alza la testa dal lungo tavolo di marmo per scorgerti.
"Uhm, salve. Posso aiutarla?" dice gentilmente controllando l'ora.
"Oh, sì, salve. Senta, so che non è proprio il momento del giorno più adatto, ma la mia auto si è fermata dall'altra parte della strada e non riesco più ad accenderla. Sa se qualcuno è in grado di ripararla qui?" dici tutto d'un fiato.
"Sì, signorina, io." afferma fiduciosamente alzandosi in piedi. "Ma ora non penso sia il caso adatto per ripararla. Non per l'orario, bensì per gli attrezzi che sono in una stanza del piano sotterraneo di cui il mio collega ha la chiave. Purtroppo adesso non è qui e tornerà domani mattina, sono io che faccio il turno notturno."
"Ah." dici delusa.
"Può prenotare una stanza e aspettare fino a domani mattina, se vuole." suggerisce l'uomo alto con gli occhi azzurri.
"Quanto costa una notte?"
"15 sterline, signorina. Qual è il suo nome, se posso chiedere?"
"Va bene, la prendo. Mi chiamo X. E lei deve essere..." leggi la targhetta di metallo che ha attaccata allo smoking: "il Signor Tom Hiddleston. Piacere."
"Piacere tutto mio, signorina X." ti rivolge un sorriso caldo e profondo tenendo i suoi occhi incollati ai tuoi. Sentendoti a disagio, stacchi lo sguardo dal suo e guardi per terra imitando un timido sorriso.
"Se vuole vado a prenderle le cose che ha in macchina e intanto lei si accomoda nella sua camera!" propone per interrompere quell'imbarazzante silenzio.
"Non so, non voglio scomodarla. La macchina, come ho detto, è dall'altra parte della strada."
"Non mi scomoda affatto. Tenga" prende una chiave con scritto il numero 26 da uno scaffale e te la porge: "si sistemi e poi arriverò io a darle i bagagli. L'auto è aperta?"
"Sì, ha la chiusura automatica di 30 minuti però. Cioè, dopo averla spenta."
"Okay, allora è meglio che mi sbrighi." ti sorride di nuovo per poi dirigersi verso l'uscita.
Prendi l'ascensore e sali al secondo piano dato che la tua stanza si trova lì. Le luci sono spente, ma appena metti il piede fuori dall'ascensore si accendono automaticamente e senti un certo sollievo. Trovi la stanza, infili la chiave nella serratura e vedi una meravigliosa camera, pulita e profumata. Quasi quasi saresti rimasta lì per molti altri giorni.
Ti sdrai sul letto, quando dopo poco senti bussare alla porta. Apri, e l'uomo dagli occhi azzurri come il mare si presenta davanti a te con le tue borse.
"Oh, grazie! Ma, ci ha messo letteralmente cinque minuti a prenderle. Come..."
"Ho corso e ho usato l'ascensore. Buonanotte." chiude un po' bruscamente la porta e ci rimani davvero male. Pensavi fosse più gentile di così. O forse ha semplicemente sonno; è comprensibile.
Riponi le borse al lato della porta una sopra l'altra, indossi il pigiama e ti butti sul morbido letto. Puoi letteralmente sprofondarci da quanto è soffice. Chiudi gli occhi e cerchi di dormire, e così fai. Per tipo due ore. Verso le 4 e mezza del mattino senti una sete incredibile e cerchi, come di solito tutti gli alberghi hanno, il mini bar con alcune bibite. Purtroppo, ti accorgi che il piccolo frigo è vuoto e vai in panico. Dopo poco pensi che qualcuno deve essere sicuramente alla reception e che potresti chiedere a lui o lei (speri che ci sia sempre Tom, però).
Infili velocemente le pantofole e la vestaglia, prendi 5 sterline e scendi al piano terra usando l'ascensore.
Le luci di quel piano sono tutte accese, tranne quelle della sala da pranzo. Stai per svoltare l'angolo per arrivare alla reception, ma ti fermi di scatto prima di essere vista.
Il bellissimo uomo dagli occhi azzurri, il Signor Hiddleston, il gentile alberghiere, è in piedi e tiene una donna tra le sua braccia. Una donna con il collo insanguinato e due fori sulla pelle ben evidenti. E lui stava mordendo quel collo.
Ti tappi la bocca con una mano alla vista, sia per non vomitare, sia per non far sentire il tuo respiro. Il cuore ti batte talmente forte che ti sei dimenticata di aver sete.
Quando l'uomo si stacca dalla giugulare della donna, noti che i suoi canini sono più sporgenti e lunghi di come dovrebbero e inizi seriamente ad andare in panico.
Non sai se prendere di corsa l'ascensore e tornare silenziosamente nella tua camera, o se scappare direttamente in pigiama dall'uscita principale.
Dato che per uscire dall'hotel devi passare d'obbligo davanti a lui, decidi di tornare in camera.
Un passo indietro, un altro ancora, due passi indietro e...sbadatamente, quando arrivi all'ascensore, invece di premere il pulsante per aprirlo, premi l'allarme antincendio e senti lo stomaco saltarti in gola.
"Cazzo!" bisbigli a te stessa.
Tom si gira di scatto e ti vede. I vostri sguardi si incrociano e non sai come reagire. Sei bloccata. Dove potresti mai scappare? Noti la sua bocca piena di sangue e gli occhi privi di espressione su di te. Fino a quando non mutano in uno sguardo di rabbia. Probabilmente pensa che tu abbia fatto scattare l'allarme antincendio di proposito, per farlo scoprire.
Velocemente, lo vedi avvicinarsi verso di te pronto ad afferrarti, ma tutte le persone presenti nell'hotel sono uscite dalle loro stanze e hanno già raggiunto il piano terra.
Senti esclamazioni come: "Oddio!" "Che schifo!" "È morta?" "Una bestia feroce!" di tutta le gente avvicinatasi al corpo senza vita della donna da cui il Tom Hiddleston stava bevendo sangue.
Quest'ultimo ti rivolge un'ultima occhiata acida dandoti quella sensazione del "non è finita qui." - poi se ne va coprendosi la bocca rossa, impotente ora che la folla ha riempito la sala.
Corri anche tu al piano di sopra, ancora incredula alla scena e al fatto che il gentile
Signor Hiddleston fosse un vero vampiro.
Arrivata prendendo le scale al secondo piano, ti affretti verso la tua stanza ma senti una mano fredda afferrarti il braccio.
Quando ti giri, lo vedi. Deglutisci.
Pensavi che la tua morte sarebbe arrivata da vecchia, felice nel tuo letto, e soprattutto indolore.  Ma evidentemente, il destino ha deciso così. Ti prepari e strizzi gli occhi, ma senti solo un "temo che noi due dobbiamo parlare" proveniente dalla sua bocca non più insanguinata.
"C-cosa?" è tutto ciò che riesci a dire.
"Non ti voglio mordere." dice, con un tono calmo e profondo.
"Cosa? Non capisco, tu...tu mi hai guardata e poi..."
"Sì, ma non volevo e non voglio morderti."
"E...quindi vuoi solo parlare?" non credi ad una sola parola di quel che sta dicendo. Ovviamente ti avrebbe morsa!
"Sì." non stacca un attimo gli occhi dai tuoi, e per la cronaca non sbatte neanche le palpebre.
Non dici niente, ma lui stringe ancor di più il tuo braccio e ti porta in una stanza buia.
Accende la luce, e capisci che è lo sgabuzzino del secondo piano.
"Questo ti sembra solo parlare?" ti azzardi a dire.
Sospira. "Voglio davvero parlarti."
"Beh...allora fallo."
"So che quel che hai visto può sembrare scioccante. O meglio, lo è." si corregge "però non ho morso quella persona per divertimento. È stata lei a chiedermi di farlo. Non c'era bisogno di suonare quel fottutto allarme."
"Non...non volevo farlo. Ho sbagliato tasto, in realtà. Volevo premere quello per tornare al piano di sopra."
Imita una risatina rilassata, come se ti trovasse divertente, ma tu stai ancora tremando al pensiero di avere davanti un mostro succhiasangue.
"Perché ridi?" chiedi con un filo di voce.
"Perché pensavo lo avessi fatto di proposito, e invece sei solo imbranata." - noti che ha iniziato a darti del tu, e sinceramente preferisci in questo modo.
"Perché quella signora avrebbe voluto farsi uccidere da te?"
"Perché voleva diventare un vampiro. Sapeva di me da molto tempo, insisteva da tempo e alla fine non riuscivo più a sopportarla, quindi l'ho accontentata." risponde con tutta tranquillità.
"Ah." rifletti per cinque secondi, poi realizzi: "Oddio, quindi potrebbe essersi già svegliata?Le persone la sotto potrebbero essere in pericolo! Lasciami, devo correre!" ne approfitti per toglierti dalla sua presa e stai per aprire la porta quando lui ti afferra nuovamente, ma questa volta per i polsi e ti sigilla al muro. Non riesci a muoverti nemmeno di un millimetro.
Lui ti guarda con i suoi occhi dispersivi, profondamente blu, ipnotizzanti e si avvicina al tuo viso tanto che riesci a sentire il suo respiro freddo sulla tua pelle.
"Se provi a scappare di nuovo, finirai come quella signora. Ma senza trasformarti." senti il sangue raggelarti nel corpo alla sensazione di quelle parole sospirate lentamente e calmamente sul tuo collo e a malapena riesci a prendere fiato.
"Io non voglio farti del male, X. Ma se mi costringi, lo farò." deglutisci, poi annuisci.
"Quelle persone non sono in pericolo perché lei non si sveglierà prima di 15 ore. È il processo di transizione. Non hai nessuno motivo per correre via da me." fa un ghigno.
"Ma...probabilmente qualcuno avrà già chiamato la polizia, e..." ti mette l'indice sulle labbra per tapparti la bocca, e non obietti sicuramente.
"Ho pensato personalmente io al tutto, dolcezza. Nessuno può chiamare nessuno, niente e nessuno può arrivare, sono tutti bloccati qui. Compresa tu. Con me." deglutisci nuovamente e senti il cuore saltarti in gola. La cosa più brutta di tutto ciò, è che trovi questo fatto più sensuale che spaventoso. Poi pensi a te stessa pensando tutto ciò, e sei nuovamente terrificata. Anche se, nonostante lui sia un mostro, un assassino, un approfittatore...è dannatamente attraente.
"Che c'è X, che cosa provi?" il suo fiato sul tuo collo è sempre più vicino e freddo e non riesci davvero a concepire come e perché tutto questo stia accadendo. Se solo quella dannata macchina non si fosse fermata!
"Io...io non-non..." senti la sua mano sfiorarti il braccio delicatamente e un leggero brivido scende lungo la tua schiena.
"Shhh. È tutto okay." continua a sussurrarti all'orecchio, per poi premere le sue labbra delicate contro le tua. Stranamente, le sue labbra sono calde in confronto al resto del suo corpo.
Tu sei impotente di fronte a lui; la sua forza sovrumana sarebbe in grado di bloccare anche un mammut probabilmente.
"Sai che mi sei piaciuta fin da subito? È proprio una fortuna che la tua macchina si sia fermata proprio qui. Altrimenti, non ti avrei mai conosciuta. Sei bellissima, X. Qualcosa in te ha catturato subito la mia attenzione." dice dopo essersi staccato da quel bacio passionale, guardandoti dritto negli occhi.
"Non so che cosa dire, io.." stai letteralmente andando a fuoco. Sei appena stata baciata da una creatura della notte. In uno sgabuzzino di un hotel. Ti rendi conto che lui potrebbe farti qualsiasi cosa dal momento che sei letteralmente nelle sue mani. Non sai se volerti liberare da esse, oppure se voler restare per sempre tra di loro. È tutto così surreale.
"Io ti piaccio, X?" il suo sguardo diventa ancora più pungente dopo aver pronunciato quella frase, e vedi un barlume di speranza accendersi nei suoi occhi. Accidenti, sì che ti piace. Ti lasceresti completamente andare a lui. Ma sai anche che è un mostro, e vederlo uccidere quella donna...avresti potuto essere tu. In fondo è stato proprio lui a dirti "se mi costringi ti farò del male."
"Sì, ma...quello che sei..."
"Io non sono un mostro, X. Te lo giuro. Non uccido per divertimento. Bevo sangue artificiale la maggior parte delle volte e di vero bevo solo quello delle sacche ospedaliere. Questa era la prima volta dopo tanto che uccidevo una persona. E per di più, è stata lei ad implorarmi di farlo."
"Ma...anche se mi piacessi? Qual è il punto di tutto ciò?" speri di non arrivare a quel che pensi.
"Vorrei che anche tu diventassi un vampiro."
Ecco, appunto. Lo ha detto. Lo sapevi. Ma che follia è, diventare un vampiro per stare con una persona appena conosciuta (per di più, non nel modo migliore) e di cui non sai nulla?
"Cosa? Tom, io non...non ti conosco nemmeno. Poi dopo aver visto quella scena..."
"X, sai quanti anni ho?"
"No."
"417."
"Ah." deglutisci.
"In tutti questi anni ho scoperto che se non prendi l'occasione al volo, quella se ne va per sempre dopo poco. Essere un vampiro non è la cosa più brutta del mondo. Pensa: vivere in eterno per vedere la continua evoluzione del mondo, senza perderti mai niente."
Ha veramente colto un punto debole. Vedere l'evoluzione del mondo...continuare a vivere facendo del bene per questo pianeta. Aiutare. Creare.
"Ti prego, lascia che ti trasformi. Passeremo tempo insieme, e se non mi vorrai, allora sarai libera di andare dove vuoi."
Più lo guardò negli occhi, e più ti viene voglia di dire di sì.
"Ti insegnerò tutto quello che devi sapere. E per di più, nel caso tu odiassi la vita da vampiro, cercheremmo insieme la cura."
"La...cura?"
"Sì, la cura per il vampirismo. La bevi e poof, sei umana di nuovo. Ma non è facile da trovare. Si devono affrontare diversi pericoli."
Ma almeno una cura c'è, no? Forse, dopo tutto, se imparassi a controllarmi, la vita da vampiro non sarebbe così male.
"Allora?" ti guarda ancora speranzoso, in attesa di una risposta.
"...va bene." concludi.
Sospira e sorride per la gioia. Ti afferra per le guance e ti bacia energicamente. Senti le farfalle combattere argutamente nello stomaco.
"Farà...male?" chiedi imbarazzata.
"Sì." ti guarda con compassione - "ma io cercherò di farti meno male possibile."
Non credi comunque alle sue parole, però apprezzi lo sforzo. Lo stai facendo per davvero. Sembra fatto tutto così a caso. Però il fatto di avere determinati poteri e avere vita eterna ti affascina particolarmente. Potresti anche fare paura a tutti i tuoi vecchi compagni di classe che ti prendevano sempre in giro.
Tom scosta i capelli dalla spalla sinistra per esporre il collo. Delicatamente, inclina leggermente la tua testa a destra e ti alza il mento. Hai una paura tremenda, troppa paura, e per questo stringi gli occhi.
Il vampiro fa uscire fuori i suoi due canini appuntiti alla vista e velocemente, senti i suoi denti affondare nella tua pelle delicata. Senti alcune gocce di sangue scenderti lungo la schiena e ogni secondo ti senti sempre più debole, la vista si offusca, i pensieri svaniscono, e la mente si spegne.

15 ore dopo, come se fossi nuovamente nata, vedi Tom seduto accanto te, e tu sdraiata su un letto.
"X...sei sveglia." si alza di scatto, e ti porge un caloroso e eccitato sorriso - "come stai?"
"Mi gira la testa, in realtà. Dove sono?" alzi la testa verso l'alto e noti la busta di una lettera sopra lo specchio. Riesci a leggere da lontano " SIGNOR TOM HIDDLESTON, VIA ROSE HAMILTON, 72 (LONDRA)."
"Sei a casa tua." dice.
Sorridi.
"Ma allora, sei riuscito a ripararmi la macchina sì o no?" ridi.
Anche lui ti sorride un'altra volta, e ti bacia sulla fronte, accarezzandoti la guancia.
"Vai a vederla nel nostro giardino."

Tom Hiddleston | Immagina (Tom X Lettore)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora