Capitolo 1

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La sveglia suonò e questo significava che sarei dovuta andare a scuola.
Era il mio primo giorno alle superiori ed ero un po' spaventata e agitata perché non conoscevo nessuno e avevo paura che succedesse la stessa situazione delle medie dove venivo presa in giro, infatti non avevo fatto molte amicizie ma quelle poche che avevo mi bastavano e avanzavano; mi mancherà stare con loro nel l'intervallo ridere come pazze e sclerare insieme.
Dopo aver visitato varie scuole nella mia città avevo scelto di frequentare un liceo linguistico perché mi piacciono le lingue, soprattutto l'inglese.
Mi svegliai e mi sedetti sul letto strofinandomi gli occhi e sbadigliando ero ancora nel mondo dei sogni e avrei preferito dormire ancora ma dovevo per forza alzarmi o avrei fatto tardi.
Finalmente mi alzai e andai verso il bagno per fare una doccia veloce.
Presi prima i vestiti e poi andai in bagno mi svestii entrai nel box doccia, l'acqua calda scorreva sul mio corpo infreddolito facendo scomparire i brividi che avevo.
Dopo un paio di minuti uscì dalla doccia presi subito l'accappatoio me lo misi e velocemente mi asciugai e mi vestii subito dopo, avevo messo degli skinny neri a vita altissima con lo strappo sulle ginocchia, una maglietta a maniche corte che arrivava fino all'ombelico visto che non faceva ancora così freddo, Adidas, una camicia a quadri Rossi e neri e il parka lasciai i miei capelli lisci sciolti e mi truccai leggermente, preparai la cartella misi dentro anche chiavi , portafoglio e scesi in salone, presi un muffin al cioccolato preparato in precedenza da mia madre, la salutai e uscì.
Ero seduta alla fermata del bus da qualche minuto è ancora non arrivava.
Decisi di ascoltare un po' di musica, presi le cuffie dalla tasca del parka e feci partire la musica avevo messo la riproduzione casuale e mi era uscita DNA dei Bts.
Dopo che la canzone fini il bus arrivò e io mi infilai subito dentro perche stavo cominciando ad avere freddo anche se non eravamo ancora in inverno.
Mi sedetti circa a metà pullman e riaccesi la musica, non mi accorsi neanche che un ragazzo era davanti a me e mi aveva parlato.
"Scusa posso sedermi qui?"
Alzai lo sguardo e mi tolsi subito le cuffie.
"Scusa avevo le cuffie e non ho sentito quello che hai detto"
"Ti ho chiesto se potevo sedermi qui"
"Certo!" Dissi con un po' troppo stupore infatti dopo mi sentii un po' a disagio per la reazione eccessiva di prima.
Decisi di togliermi le cuffie per non sembrare un asociale ma tanto sarebbe stata la stessa cosa perché nessuno dei due osava aprire bocca.
Dopo un lungo momento di silenzio lui cominciò a parlare.
"In che scuola vai?"mi chiese.
"Comincio il liceo linguistico oggi, tu?"
"Io comincio oggi la seconda alle scienze umane, il liceo linguistico è al primo piano e science umane al secondo quindi siamo vicini"
"Come ti chiami" dissi
"Andrea tu?"
"Denise" disse.
Rimasi imbambolata a fissarlo, a lungo troppo a lungo e infatti dopo qualche secondo me ne accorsi e fissai un punto indeterminato dentro il pullman per non incontrare di nuovo il suo sguardo ma fu inutile, lo guardi di nuovo e lui guardò me subito dopo. dannazione quanto è bello pensai.
Ma che cazzo dico? Lo conosco appena, cosa mi passa per la testa.
I suoi occhi, i capelli sono così.... Denise smettila dissi a me stessa.

Fortunatamente il pullman era arrivato a destinazione.
Scesi dal l'autobus con lui.

"A-allora i-io v-vado" dissi
"Aspetta ma non conosci nessuno non vorrai mica stare da sola- guardò l'orologio -per altri venti minuti? Vieni con me ti faccio conoscere i miei amici"
"V-va bene" dissi un po' spaventata di cosa potessero' pensare di me.
"Dai tranquilla non ti mangiano mica"
"O-ok vengo con te"
Arrivammo davanti ad un tavolo in cui erano sedute sei persone ero un po' a disagio.
"Ehi Andrea" disse un ragazzo
"Ciao Christian"
"Uuuu si è trovato la ragazza finalmente" disse una ragazza ed io ero ancora più a disagio.
Tutti si misero a ridere.
"Ahahaha divertente ana, non è la mia ragazza è una conoscente" disse lui.
"Proverò a crederci" ribatte di nuovo lei
"Comunque passando ad altro, ragazzi lei è Denise, Denise loro sono christian per gli amici cri, Anastasia per gli amici ana, kimberly o kim, luna, jack e infine tomas" disse Andrea puntando il dito su ognuno ogni volta che diceva un nome.
"Ciao Denise" dissero tutti in coro.
"Ciao" dissi.
"Allora Denise che scuola fai?" Mi disse uno dei tre ragazzi.
"Comincio oggi il liceo linguistico" dissi un po' impacciata
" una ragazza che sa le lingue è proprio quella giusta per te Andrea" disse di nuovo la ragazza di prima.
"Ana adesso basta non sai cos'è il rispetto?"
"Scusa non mi sembra di averla offesa"
"Tranquillo" dissi ad Andrea.
Suono' la campanella e tutti andammo verso le scale.
Stavo per andare verso le scale quando sentì qualcuno afferrarmi il polso.
"Ehi aspetta, so che non ci conosciamo e non so niente sul tuo conto ma volevo solo dirti che mi dispiace per prima ma lei è fatta cosi' spero non ti abbia dato fastidio" mi disse uno dei ragazzi.
"Tranquillo non fa niente" dissi e lo guardai per un lungo momento.
"Gli altri sono già andati andiamo" mi dissi.
"Eh? Ah si a-andiamo" dissi balbettando imbarazzata per la situazione precedente.
Lo salutai e andai verso la mia classe.
Arrivò la professoressa che mi chiese di presentarmi come con tutti gli altri.
Dopo essermi presentata la prof comincio a spiegare e a dirci alcune cose riguardanti le lezioni, il materiale, come impostava le verifiche e interrogazioni e altre cose.
Scrissi tutto quello che aveva detto per essere più sicura.
Finalmente l'intervallo suono' ero un po' spaesata mi sentivo come se ci fossi solo io adesso.
Ero immersa tra i miei pensieri finché una voce non parlò.
"Ehi Denise giusto?"
"Eh? S-si"
"Piacere Erika"
"Piacere"
"Sono in classe con te se mi hai visto ero quella in ultima fila che mangiava e non ascoltava."
"No ti ho notato ero concentrata sulla prof."
"Ah tranquilla,comunque ti va di fare un giro con me?"
"V-va bene!"
"Allora andiamo"
Andammo verso le macchinette, per arrivarci bisognava attraversare un lungo corridoio.
"Ehi Erika!" Disse una voce a me sconosciuta.
"Ciao vale come ti va?"disse Erika
"Bene dai tu?"
"Bene grazie"
" e lei chi è" chiese la ragazza.
"Vale Denise, Denise vale" disse indicandomi.
"Piacere mio, attenta con lei non è così brava con la gente" disse lei.
"Ehi! Ma non è vero!" Disse Erika dando una pacca sulla spalla alla ragazza.
Io mi misi a ridere vedendo loro discutere.
"Noi andiamo ci si vede in giro"
"Ciao Erika"
"Non farti condizionare dalla sua gentilezza aha"mi disse a bassa voce vale. Io rido ancora di più.
"Via!"
"Ok ok me ne vado" disse alzando le braccia insegno di difesa.
Io non smettevo di ridere.
"Scusala non sa quello che dice"
"Certo che lo so!"
"Ancora qui ti ho detto di andare via"
"Ok giuro" disse andando via.
"Spero non ritorni"
"Ahahha siete divertenti insieme ah ha" dissi ancora in preda alle risate.
"Non ascoltarla l'ha fatto solo per attirare l'attenzione, ma la amo lo stesso, lei fa seconda linguistico andavamo alle medie insieme ed è sempre stata così..egocentrica ci Conosciamo da anni ormai e non penso cambierà mai" disse lei.
Finalmente arrivammo alle macchinette presi da mangiare idem lei è andammo a sederci su un davanzale di una finestra.
"Allora-disse masticando un pezzo di brioche-come ti sembra la scuola per adesso?"
"Bhe- dissi finendo di mangiare la patatina che avevo in bocca-molto strana per adesso ma sperò di trovarmi bene sia con i compagni che con i professori e che non sia impegnativo a te come sembra?"
"Carina anche se io non sono una persona con voti altissimi e con un carattere nella norma e non so cosa possono pensare gli altri di me"
" ahahah fa niente, per adesso mi sembri una persona a posto"
"Mmm...aspetta e vedrai"
"Eh?"
"Scherzavo aha"

Suono la campanella ed entrammo in classe.
Quando finalmente finirono le ultime due ore uscì con Erika.
La salutai e cominciai a camminare per andare a casa ma una mano mi fermo'.
"Ehi"
"Ciao Andrea"
"Ti va di mangiare insieme?magari per conoscerci meglio"
"O-ok ma gli altri?"
"gli ho detto c'è avevo da fare"
"Ah ok" dissi.
Quindi lui aveva scaricato i suoi amici per uscire con me?
"Non fare strani pensieri Denise a lui non piaci" di nuovo questa vocina.
"Sta zitta!" Dissi tropo forte, infatti lui mi aveva sentito.
"Qualcosa non va?"
"Eh no no tutto bene" dissi stra imbarazzata. Ormai sono sempre in imbarazzo con lui.
"Ti piace ehehe"
"Basta hai rotto!"
Di nuovo questa vocina rombiballe.
"Stai bene?"
"Si sì andiamo"
"Ho la moto ti va bene?"
" ho un po' paura ma va bene lo stesso"
Arrivammo alla moto salimmo sopra e partimmo.
"Tieni le mani sui miei fianchi così sarai più sicura"
"V-Va be-ene" dissi balbettando per L'imbarazzo. Ok è ufficiale. Sto letteralmente andando a fuoco.

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