Chocolate Pocky pt.2

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Cerco di fare l'espressione più innocente del mondo, ma mio fratello incrocia le braccia.

-Che ci facevi lì?- mi rimprovera.
-Stavo... Cercando il bagno.-

Esco lentamente e chiudo la porta dietro di me.

Copro attentamente il numero con la felpa rosa, cercando però di non cancellarlo.

-Nello spogliatoio della Yosen?  E perché eri corsa via in quel modo?-
-Mi scappava molto...- mi giustifico.

Mi mordo le labbra nervosamente.

Lui mi osserva attentamente e io cerco di non guardarlo.

-Che cos'hai sul braccio?- mi domanda improvvisamente.
-C... Cosa?- arrossisco.

Lui si avvicina per prendermi il braccio e scatto all'indietro, ma il fischio dell'arbitro mi distrae.

-Meglio andare, non voglio perdermi la partita, siamo qui per questo.- dico con voce squillante saltellando verso gli spalti.

Passo avanti a Toya sedendomi al mio posto.

-Tutto bene?- mi chiede preoccupato.
-Sì sì, dovevo andare in bagno.- rispondo.

-Era nello spogliatoio dei giocatori.- dice Yukito mettendosi accanto a me, sono in mezzo fra i due.
Il maggiore guarda prima il minore e poi me.

-Ho detto che stavo cercando il bagno.- replico.
-Ma ti stavi mordendo le labbra- risponde lui a tono.
-Cosa vorrebbe dire?!-
-Che nascondi qualcosa.-

Abbasso la testa, lo ignoro e poi poso lo sguardo sul campo.

-Xn...- pronuncia il mio nome il più grande con tono affettuoso per incitarmi a dire la verità.

Mi lamento.

Se lo dico Yukito fa di certo una scenata.

Ma Toya forse può capire.

-Ok vi spiego!  Ho incontrato Murasakibara Atsushi!- dico tutto d'un fiato.

-Mi stai dicendo che sei andata in spogliatoio con lui?! Che ha fatto?- alza la voce come immaginavo il secondogenito.

-Sì, ma non è come pensi!- cerco di spiegare agitando le braccia.

Lui mi blocca il destro e tira su la manica.

Vede il numero di telefono con le sue iniziali e io lo ritraggo inutilmente.

Mi squadra con lo sguardo.

-Ti ha dato il suo numero!- sbraita, ma Toya lo zittisce.
-Ha diciassette anni, potrà avere un amico!- mi difende.

Fingo di tossire guardando Yukito con aria di superiorità.

-Dipende da quello che hanno fatto. E poi come mai proprio lui?  Come e quando vi siete conosciuti?- mi intervista.
-Non abbiamo fatto nulla, Yuki!-

Si avvicina con sguardo serio.
-Come e quando.- ripete scandendo parola per parola.

Sospiro.

Con lui non si ragiona.

-Quando sono uscita a prendere il dolce lui mi ha fatto da scudo quando un ciclista stava per mettermi sotto, poi l'ho seguito in un minimarket e il commesso mi ha detto che dovevo prendere qualcosa, così lui mi ha dato i Pocky e quando ho visto che si era fatto male alla gamba per colpa mia e quei bastardi hanno insistito a ferirlo mi sono preoccupata, così sono andata in spogliatoio per vedere come stava e gli ho dato i suoi dolcetti e lui mi ha dato il numero. Il resto lo sai.-

I want her like I want candy ~Multi OS~ Murasakibara X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora