4.

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Da: Min Yoongi
A: Park Jimin
Non vedo l'ora di rivederti ballare, Park Jimin.

Da: Park Jimin
A: Min Yoongi
Ti lascerò a bocca aperta, hyung, vedrai.

Yoongi sorrise, riponendo il telefono nella tasca posteriore dei pantaloni scuri.

"Yoongi-hyung?" 
"E' aperto." Jimin entrò in camera del biondo, un sorriso timido sul volto. "Vai già via?" il ragazzo annuì.
"Sì, Jungkook si è offerto di accompagnarmi a casa." dietro di lui, Yoongi riuscì a scorgere la figura del moro, che lo stava guardando con un ghigno.
"Oh, capisco. Allora ci si vede, ragazzi." Jimin lo guardò per un attimo, prima di rispondere al saluto.
"Dai, Chim, andiamo." Jungkook prese il ragazzo per il polso, invitandolo ad uscire dalla camera del biondo.
Yoongi si toccò un polso ancora arrossato, ripensando alla scena che un paio d'ore prima aveva avuto luogo proprio nella sua camera.
"Aspetta." Jimin gli rivolse un sorriso, rimuovendo con gentilezza la mano del moro dal suo polso. "Yoongi-hyung, se non sono troppo invadente, posso chiederti il numero di telefono?"
L'occhiata che Jungkook gli rivolse gli fece accapponare la pelle.
"Ma certo, Jimin-ah." rispose il maggiore, continuando a fissare il moro alle spalle del ragazzo, il cui sorriso era ormai sparito.

"Ancora non posso crederci che sei venuto di tua spontanea volontà, Suga. Cioè, non avevo nemmeno intenzione di chiedertelo!" Hoseok, si voltò nella sua direzione, continuando a camminare all'indietro. "E non hai nemmeno voluto prendere la macchina!"
"Mi raccomando, Hobi, fatti investire da qualche macchina." 
"Sei qui per Jimin, eh? È con lui che messaggi ininterrottamente da una settimana?" il biondo affrettò il passo, superandolo.
"Non sono cazzi tuoi, Hobi." commentò a bassa voce, finalmente raggiungendo l'ingresso della palestra.
"Sì che lo sono! Se riuscirai a scopare di nuovo sarà solo grazie a me, brutto ingrato; abbi almeno la decenza di coinvolgermi!" il biondo non riuscì a trattenere una smorfia, pensando a quanto schifosamente ambigua fosse quella frase.
"Abbassa la cazzo di voce, coglione, o la gente inizierà a pensare cose strane."

I due entrarono all'interno della sala in cui si sarebbe tenuta la lezione, aspettando l'arrivo dei vari ragazzi.
Dopo una decina di minuti, Park Jimin fece finalmente il suo ingresso, con addosso un paio di pantaloni di tuta diversi da quelli che aveva indosso la prima volta che l'aveva visto, che erano ben più larghi. Vuole farmi impazzire.
Immediatamente, Jimin cercò con lo sguardo il più grande, trovandolo seduto esattamente allo stesso posto della volta precedente.
Si avvicinò a lui, sorridente. Quando fu abbastanza vicino, Yoongi fu sul punto di salutarlo, ma Jimin si rivolse invece ad una ragazza che stava già facendo stretching proprio di fronte al biondo. Le disse qualcosa all'orecchio, e la ragazza annuì. Poi, si alzò da terra, e si andò a sedere da un'altra parte. 
Jimin prese il suo posto, sedendosi per terra di fronte a Yoongi. 
Ti lascerò a bocca aperta, gli aveva detto.

Jungkook, ancora una volta, arrivò a lezione iniziata, e fu costretto a mettersi vicino alla porta, abbastanza distante da Jimin e...Yoongi.
Sbuffò, notando che gli occhi del maggiore erano puntati sulla figura di Jimin, che seguiva attentamente le istruzioni di Hoseok, compiendo movimenti impeccabili.
Frequentava Jimin da mesi, ormai, e aveva avuto modo di conoscere e comprendere alcuni tratti della sua personalità che venivano fuori solo quando il ragazzo si sentiva abbastanza in confidenza con qualcuno.
Nonostante Park Jimin fosse, all'apparenza, un ragazzo molto timido, e apparisse incredibilmente innocente, la verità era ben diversa.
Quando voleva, Jimin sapeva essere un vero uragano, ed era capace di stregare qualsiasi ragazzo.
Per muoversi in quel modo davanti al biondo, per comportarsi, soprattutto, in quel modo, di sicuro Yoongi doveva aver attirato la sua attenzione. No, cazzo, non di nuovo.
La gelosia e la rabbia lo destabilizzarono a tal punto da fargli commettere diversi errori, che non passarono affatto inosservati.
"Kookie? È tutto okay?" Hoseok chiese, mentre tutti si fermarono a guardarlo.
Imbarazzato, Jungkook si grattò la nuca, abbozzando un sorriso.
"Sì, hyung, scusa, sono solo un po' giù di tono." il rosso annuì, riportando poi l'attenzione di tutti su di sé.
L'unico che non sembrava volergli staccare gli occhi di dosso, era proprio Min Yoongi. I due si fissarono, Jungkook tremendamente irritato, Yoongi con un'espressione vittoriosa stampata in faccia. Il moro, prestando attenzione a non farsi notare, mimò un "vaffanculo" con le labbra, a cui il biondo rispose con un sorriso. 

bitter about you; yoonkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora