SECRET

181 3 0
                                    

<E poi ci siamo baciati.>
<Quindi avete scopato...?>

Giacomo era sdraiato a pancia in su, intento ad superare un livello di Cooking Mama.

Adoro parlare con lui. Ogni volta riusciamo a comunicare sulla stessa lunghezza d'onda.

E poi mi solleva sempre il morale con i suoi meme.
Non capisco perché mi stava sul cazzo.

<Mi sembra una cazzata.>

Ora lo ricordo bene.

<Che intendi con cazzata?>

Stringo il telefono dal nervoso.

Lui si gira verso di me e si alza sui gomiti. E con fermezza mi dice

<Vorresti dirmi che dopo tutta la merda che è successa tra voi due, lui ora prende e ti dice che sei il suo unico pensiero? Non vorrai mica crederci. Ti sta amaramente prendendo per il culo.>

Silenzio.

Probabilmente sono sbiancata perché Giacomo ha uno sguardo preoccupato, ma non mi importa.

Non mi ero mai soffermata sul perché avesse accettato di venire quella sera. Non stava più con Valentina.
Erano passati anni dall'ultimo bacio..
Eppure la versione dei fatti di Giacomo aveva un piccolo senso.

Ma non ci credo.
Non potrebbe farlo, non di nuovo.

<Non ne voglio più parlare. Non voglio rovinarmi la giornata.>

<Capito.>

•••

Dopo essere tornata a casa iniziai a sistemare camera e scegliere cosa indossare per stasera.
Probabilmente un semplice pantalone nero con stivali e giubbotto lungo.

Mi sto preparando, ma non riesco neanche a stendere il fondotinta dal nervoso.

Quando ripenso a come finirono le cose anni fa con Leonardo esplodo.
Ero stata così stupida da aver pensato che potesse lasciare quella puttana per tornare con me.
Dio, ci speravo così tanto cazzo.

Però sono come dipendende da quel ragazzo, ciò che mi da lui non può darmelo nessuno.
Mi sento un fuoco con lui.
I suoi baci, le sue carezze...

<Cazzo!>

Faccio cadere l'eyeliner fragorosamente per terra.
Sono così stanca e fuori di me che non mi sono accorta della merda che mi sono fatta in faccia.

Cristo.

Mi strucco direttamente.
Nel frattempo squilla il cellulare. Rispondo imprecando, noncurante di tutta la faccia gocciolante.

<Si?>
<Muoviti.>

Christina.

<Arrivo.>

Finisco di vestirmi e scendo.
Li trovo davanti al portone.

Rido sotto i baffi, sembriamo veramente dei pazzi. Giacomo con il suo stile anni '80, Chri con la sua 5° ben esposta e io con le occhiaie lasciate dal mascara sbaffato.

<Ti coprirai mai quel seno?>
<Mai. Non posso rovinare il mio outfit.>

Giacomo alza gli occhi al cielo, come biasimarlo.
Ci incita a camminare spingendoci delicatamente con le braccia.

<Basta sbraitare, abbiamo capito tutti che siete su di giri troiette, ma qui quello che si deve divertire stasera sono io. Voglio colmare il mio odio per gli esseri umani nell'alcool.>

E così tra le risate ci avviamo in centro per andare a prendere qualche bevuta.

Arrivati al Picky ordiniamo, uno shortino per Chri, un vodka lemon per Giacomo e io il mio capiroska alla fragola.
Base.

Ci sediamo sui tavolini del bar che affacciano direttamente sulla piazza. Un ottimo punto di osservazione, da qui passano tutti.

Sono tentata dal fare conversazione con i miei amici, ma la mia attenzione va altrove.

<Si e poi Fra mi ha chiesto di uscire ma io sinceramente non ne avevo un cazzo di voglia.>

Continuo a sentire le loro risate, però distanti.
Sono troppo presa ad osservarlo.

Ad un certo punto però sento solo silenzio, la cosa si fa preoccupante.
Mi giro lentamente verso di loro.
Mi fissano con sguardo di rimprovero.

<Hai finito di sbavargli addosso?>

Giacomo tira una leggera pacca sulla coscia di Chri.

<Ma cosa dici! Lo sta divorando con gli occhi!>

<Minchia sorella deciditi, anatroccolo o sciupafemmine..>

Già.
Dovrei scegliere.
Dovrei..

Purtroppo non stavo concedendo le mie attenzioni a Leo, ma bensì a Lorenzo.

È ciò che si avvicina di più ad un angelo.
È alto, biondo scuro e occhi azzurri.

Quei occhi.
Non sono solo azzurri, intorno alla pupilla c'è un gioco di giallo e verde che fa da contrasto con l'azzurro intenso.
Poi le sue labbra, sono carnose, e quando sorride ti sale una gioia immensa.
Più che un angelo sembra un sushi.
La sua corporatura robusta mi ricorda il contorno di riso esterno, mentre il suo carattere dolce e premuroso ricorda il condimento e l'intero.
Non puoi mangiare il sushi dividendolo a pezzetti perché non riesci a mandarlo giù, e perciò neanche Lorenzo puoi dividerlo.
Lo vuoi tutto. Oppure non sarebbe più Lui.

Ma i miei fantastici pensieri sul sushi e il perfetto Lorenzo vengono interrotti da un suono sordo e fastidioso.

Il cellulare sta squillando.
Lo prendo e guardo il nome che appare sopra il numero.

Andrea.





Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 16, 2019 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Hot DreamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora