Kim Mingyu era sempre stato un bambino dai gusti particolari.
Gli piacerà questo ? No, a lui piace l'altro. Allora cosa mi dici di quello ? Nemmeno, preferisce questo qui.
E di Jeon Wonwoo ? Non può piacergli assolutamente.Mingyu regalava sorrisi a trentadue denti a chiunque gli passasse davanti, ma non al bambino della porta accanto. A lui non si sarebbe dovuto mai avvicinare. E se lo vedeva passare davanti a casa sua per andare a scuola ? Dietro front e si andava per la strada più lunga. La maestra l'avrebbe sgridato per esser arrivato in ritardo e non avrebbe pianto, perché almeno non l'aveva incrociato.
Aveva sempre preferito giocare a nascondino con le bambine durante la ricreazione che a palla con i suoi compagni. Gli piacevano i tutù rosa che portavano e i capelli lunghi raccolti in bellissime trecce. In qualche modo le invidiava.
Perché io ce li ho corti e indosso i pantaloni ?
Mamma non posso portare i tuoi gioielli ?
No tesoro, non sono per i maschietti come te.Un giorno si era messo a fare coroncine di fiori seduto sul prato verdeggiante del cortile dietro la scuola ed era completamente perso nel suo mondo fantastico finché, una palla non distrusse tutte le belle margherite che aveva raccolto con cura e si mise a piangere.
Cosa è successo ? Gli aveva chiesto la maestra. Chi è stato ? Tutti dentro bambini.
Aveva tenuto il broncio per tutta la giornata e andò a dormire con l'umore a terra, ma presto il sorriso non sarebbe tardato ad arrivare.
Quella notte aveva piovuto, la rugiada sull'erba era incantevole e quando Mingyu trovò una miriade infinita di margherite sul proprio banco, urlò dalla gioia e iniziò a saltare di qua e di là. Le sue amiche lo guardavano estasiate e ridevano con lui.
Mingyu piace a qualcuno ! Sai chi è ? È della nostra classe ! È un bimbo o una bambina ?
Al contrario, Wonwoo era stanco e aveva le scarpe tutte sporche di fango.
Non si dorme in classe, l'aveva richiamato più volte l'insegnante.Le medie furono un inferno. Come si suol dire. L'inizio dell'adolescenza e l'abbandono della spensieratezza d'infanzia.
A Mingyu non piaceva l'uniforme, era troppo stretta, monotona. Odiava il blu e i pantaloni erano troppo corti per lui, che era cresciuto molto in altezza in quei pochi anni.
Ora quelle stesse amiche gli sorridevano in modo strano.
Perché arrossisci ? Non capisco, anche tu mi piaci. Siamo cresciuti insieme !
No Mingyu, tu mi piaci in quel senso.Anche il bambino della porta accanto era cresciuto, forse meno in altezza ma i suoi lineamenti si facevano sempre più mascolini. Divenne un ragazzo solitario, non lo vedeva mai uscire di casa. Forse aveva pochi amici o non gli interessava averne.
Ma cosa importava a lui ? Bastava stargli lontano e sarebbe andato tutto bene.
Frequentava un'altra scuola, era intelligente e non lo sopportava proprio quando suo padre lo paragonava a lui.
Wonwoo è il primo della classe lo sai, e tu ?Fu in quegli anni che Mingyu si accorse come le persone avevano iniziato a trattarlo in modo diverso.
Era grande ora, doveva cavarsela da solo e stare attento a non mettersi nei guai. Molte ragazze gli andavano dietro e lui ingenuo, non ne capiva la ragione. Cosa aveva di tanto speciale, si chiedeva.
Per non parlare di come i ragazzi lo evitavano come la peste. Cercava di farsi degli amici, ma questi non ne volevano proprio sapere.
Lo prendevano in giro dandogli del ' finocchio '. Inizialmente a parole ma poco dopo cominciarono a bullizzarlo.
Gli facevano cadere i libri, lo minacciavano rubandogli i soldi del pranzo e bravate simili.
Perché smisero non lo aveva mai capito, sapeva solamente che il ragazzo della porta accanto aveva cominciato a fare a botte con qualcuno i pomeriggi dopo scuola. Lo scorgeva dalla finestra di camera sua tornare con cerotti e lividi che decoravano il suo viso. Un peccato, era così bello. Rovinato.
No, assolutamente. Non era vero.
Richiudeva di scatto le tende non appena scorgeva il suo sguardo alzarsi vagamente verso di lui.
Smettila di battere, smettila ora !
Te lo ordino stupido cuore.Mio figlio non è gay.
Aveva sentito dire dal salotto una notte da suo padre. Stavano litigando ancora, era normale in quella casa. Di cosa stavano discutendo oggi ? Di lui ?
Non lo facevano mai.
Ignora le ragazze, si trucca e non gli importa minimamente di quello che fanno gli altri ragazzi della sua età ! È colpa di sua madre se ha questo comportamento, da quando ha iniziato a mettere gli orecchini e andare in giro con quei vestiti ?!
Quella cosa non è mio figlio. Io non l'ho cresciuto così.Al liceo conobbe Younghee su un sito d'incontri. Pareva un angelo sceso in terra. Capelli lunghi corvini e occhi da cerbiatto.
Perché mai un ragazzo si vestiva con gonne e portava i tacchi ? Si era chiesto il giorno del loro appuntamento.
Era confuso. Non si sbagliava, era un ragazzo come lui. Allora perché ?
Gli altri ci sarebbero cascati ma lui in qualche modo l'aveva notato subito che qualcosa non quadrava.
I suoi lineamenti erano parecchio femminili e delicati, avrebbero ingannato chiunque. Era forse un pervertito a cui piacevano quel genere di cose ?
Allora doveva esserlo pure lui. Trovava così adorabile quel rosa del suo vestito a fiori. Si era trattenuto nel chiedergli dove avesse comprato quel lucidalabbra rosso. Lo adorava.
E lo ammirava per quel che faceva.
In Jeonghan aveva trovato il coraggio e la sicurezza che non aveva mai avuto. Fu così che iniziò la loro amicizia.Kim Mingyu era un ragazzo dai gusti particolari a cui piacevano solo determinate cose, di cui si vergognava da morire e non piacevano ad altri.
Lui non era strano, tentava solamente di essere sé stesso nonostante quel che la società gli imponeva.
Col tempo aveva imparato ad accettarsi per quel che era, se non lo faceva lui, allora chi ? La cosa più importante era apprezzarsi e se era necessario, mandare a quel paese chiunque ti dicesse che eri sbagliato.
Da quel momento in poi, non si fece mettere i piedi in testa da nessuno.
Avrebbe smesso di mentire e sorridere solamente quando era veramente felice, e non per fare un favore a qualcuno.Dunque gli piaceva quello e non questo ! Ma di lui cosa mi dici allora ?
E Jeon Wonwoo era il ragazzo della porta accanto del quale non avrebbe mai dovuto innamorarsi.
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ᴡʜᴀᴛ ʟɪᴇs ᴀᴛ ᴛʜᴇ ᴇɴᴅ
Fanfiction𝗝𝗘𝗢𝗡𝗚𝗖𝗛𝗘𝗢𝗟 ━ 𝗵𝗶𝗮𝘁𝘂𝘀 Ella negli occhi pur mi restava, e nell'incerto raggio del sol vederla io credeva ancora. Quando Choi Seungcheol andò a quell'appuntamento, non si sarebbe mai immaginato che avrebbe preso un caffè insieme ad un...