very nice

232 37 30
                                    

beagleking.17 : No, ma potri divebtarlo per te. ~

4ngel.95 : Sei messo maluccio, ciccino. Quindi hmm.. frequentiamo la stessa università ?

beagleking.17 : Nn lo so, ma 6 così blla k dovevo esere cieco se nn ti ho mai vista priam..

4ngel.95 : Ahah sei ubriaco ? ~

beagleking.17 : Nooouuuu !¡ Ki ? 6 un Angeko ??

4ngel.95 : Chi lo vuole sapere ?

beagleking.17 : sEungChEol ! CHoi Seungcheol.

4ngel.95 : Sei un tipo strano Choi Seungcheol, ma.. hmm, ti va di vederci domani alla fine delle lezioni al bar ?

« ORA SPIEGATEMI COSA CAZZO È STA COSA ! » sbraitò il maggiore sbattendo il telefono sul banco, dove erano riuniti il biondo e l'americano con il sudore alle mani.
Avevano già iniziato a tirare fuori il rosario per la preghiera, quando intervenne di punto in bianco Wonwoo che dal canto suo aveva pensato di tenersi il più alla larga possibile da quella situazione. Ma era nei guai fino al collo pure lui, dal momento che l'idea -nonostante tutto, era uscita dalla sua bocca.
« ..hyung, calmati. »

« Calmarmi ? IO ? Perché c'è il mio nome su quel profilo ? Siete stati voi non è vero ?! » stava iniziando a perdere le staffe, tanto che i compagni di classe incuriositi dalle urla, si erano avvicinati per orecchiare e magari captare qualche pettegolezzo di cui parlare.
« .. l'abbiamo fatto per il tuo bene, hyung.-- »
« Ma cosa avete in testa, noci ?! » ringhiò al biondino disperato che, abbassò subito lo sguardo sperando aiuto da parte di Hansol.
« Su amico, hai un appuntamento. È questo che conta no ? E poi hai fatto tutto tu, noi ti abbiamo solo dato la spinta.--- » aveva risposto lui, prendendo il telefono e facendogli vedere il primo messaggio.
Seungcheol era talmente arrabbiato, che non riusciva nemmeno a stare in piedi dal nervosismo. Sapeva che i suoi amici erano degli idioti, ma non fino a questo punto !
A vedere la faccia sconvolta di Hoshi, si scusò per aver perso il controllo, ma era davvero incredibile.

Quella mattina si era svegliato dopo la sbronza del giorno precedente, sul proprio letto davanti al computer acceso, non avendo la più pallida idea di cosa fosse successo e per giunta con un mal di testa terribile.
Molto probabilmente l'avevano portato a casa con la barella ed evitato che vomitasse l'anima in strada, pensava.
Non capiva però perché il suo computer fosse acceso e nemmeno il motivo per cui lo schermo mostrava la chat di un sito d'incontri online.
I suoi occhi erano già grandi per natura come mamma l'aveva fatto, ma divennero così grandi che sarebbero potuti schizzati via da tutte le parti.
' beagleking.17 ' era lui, c'era la sua foto come immagine di profilo e cosa peggiore, sembrava che avesse passato un bel po' di tempo a chiacchierare con una certa ragazza dai lunghi capelli neri delle propria università.
Era ubriaco fradicio, si chiedeva se fosse stato davvero lui a scrivere tutte quelle cose.
Aveva firmato una condanna a morte -precisamente i suoi amici l'avevano indotto a farlo.

Se ne stava lì seduto al proprio banco a rimuginare e a tirarsi i capelli, pareva un pazzo.
Hoshi si sentiva talmente in colpa che fece di tutto per tirare su il morale al disgraziato : gli aveva prestato il libro, offerto la merenda e il pranzo, raccontato sue storie imbarazzanti, insomma si stava impegnando davvero tanto a non finire arrostito dagli sguardi laser di Seungcheol.
Il tempo sembrava non passare mai e proprio all'ultima ora, il professore l'aveva mandato in segreteria a prendere del materiale. Lungo il corridoio sbuffava e con la testa fra le nuvole non si accorse che stava andando addosso ad un ragazzo appena uscito dal bagno.
I fogli erano svolazzati ovunque, non si sapeva per quale legge della fisica ma rimasero in aria per un po'.
Se la vita di Seungcheol fosse stata uno di quei stupidi drama, quello sarebbe stato esattamente il momento in cui il protagonista incontrava per caso la propria anima gemella e la scena andava rigorosamente in slow motion. Purtroppo, quella era la realtà.
« Yah ! Che cazzo hai per la testa ?! » voce più soave non aveva mai udito, con tanto di raffinate parole. Quella di un ragazzo, ah.--
« Scusa ok, è colpa mia non ti avevo visto. » disse lo sfortunato del giorno, inginocchiandosi a raccogliere i fogli, finalmente tutti a terra.
Non aveva nemmeno rivolto uno sguardo all'altro e francamente non gli importava nemmeno. Era già abbastanza incavolato di suo, non aveva bisogno di altri motivi per esserlo ancora di più.
Arrivato alla metà, si accorse che la rimanente dei documenti l'aveva aiutato a raccogliere il ragazzo che gli aveva imprecato contro.
Gli stava porgendo i fogli, con un'aria un po' imbronciata. Lui lo guardò, incrociando per la prima volta il suo sguardo.
Portava capelli abbastanza lunghi per un ragazzo, lisci corvini fino alle spalle. Occhi grandi da cerbiatto e un naso perfettamente proporzionato.
L

a pelle pareva morbida e delicata.. molto chiara. Aveva un'aria abbastanza familiare ma non gli sembrava di averlo mai visto.
Eppure un pensiero gli balenò per la mente : un angelo.
Con tanto di luce alle proprie spalle, ci mancavano solo le ali ed eravamo apposto.
« Ti sei incantato ? OHI ! »
« ..eh ? »
« Tsk, ritorno in classe e stai più attento la prossima volta. »

« Jeonghan mi passi la gomma.. Jeonghan ? YOON JEONGHAN !!! »
« CAZZO SEUNGKWAN CI SONO, NON URLARMI NELL'ORECCHIO. »
« Un faccino come il tuo e parli come i peggior scaricatori di porto ! » aveva commentato con gli occhi al cielo il minore, aspettando che l'altro gli tirasse la gomma dritta in faccia.
« A cosa stai pensando ? Hai un appuntamento per caso ? Dai, dimmi chi è il povero cristo di oggi.~
È un bel ragazzo ? Non sarà mai bello quanto il mio adorato Hansol ovviamente.. ma.-- »
« Se non sa manco della tua esistenza, tsk. Comunque sì, l'ho appena incrociato in corridoio.»
« È della scuola ?! Ma hai dato di matto strega ?! Se scoprisse che.--- »
« Mi annoio ok e sono in astinenza ! »
« SMETTILA DI INTERROMPERMI GATTA IN CALORE ! »
« SMETTILA TU DI URLARE UMPA LUMPA ! » e continuarono così per mezz'ora finché le lezioni non terminarono.
Sarebbe stata una lunga, lunghissima giornata.

ᴡʜᴀᴛ ʟɪᴇs ᴀᴛ ᴛʜᴇ ᴇɴᴅ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora