La mia mano si alza, pronta a bussare alla porta per la seconda volta quando una voce roca e irritata risponde dall'altra parte.《Avanti 》
Giro la maniglia della porta e nervosamente faccio un passo avanti, non guardo di fronte a me mentre mi volto per chiudere leggermente la porta.
Girandomi, alzo lo sguardo e rimango a bocca aperta allo spettacolo davanti a me.
Seduto alla scrivania c'era un angelo con dolci occhi marroni, mascella squadrata e dei perfetti capelli castani scompigliati come se si fosse appena alzato dal letto, pur riuscendo a sembrare professionale. Regale, proprio come un angelo inviato dall’cielo.
Seduto tranquillamente alla sua scrivania con un sopracciglio alzato mi fissa.
Mi ricompongo cercando di avere un aspetto più professionale possibile che riesco e cammino fino alla sua scrivania.
Come diavolo si fa ad essere così belli?
Non ha niente di simile a quello che avevo immaginato.
Dov’è il pancione, l’alito cattivo e gli occhi in cerca di culi? (Dead ass looking eyes)
《 Um Jeff Stevens, capo del dipartimento delle finanze, mi ha mandato qui per darle questa busta.》
Detto questo, metto giù la busta sigillata e rapidamente mi giro per allontanarmi quando una voce da dietro mi ferma.
《Chi diavolo sei?》
Voltandomi lo guardo sorpresa 《um mi scusi, signore?》
《Sei sorda? Ho chiesto chi sei. Non ti ho mai vista prima in tal caso lo ricorderei.》
Il ragazzo mi ha appena fatto i complimenti e insultata nella stessa frase?
Come osa?Cercando di rimanere civile ed educata, provo a sorridergli gentilmente e non come se volessi ucciderlo.
《Sono appena stata assunta. E 'il mio primo giorno qui.》
《Okay e cosa ci fai ancora qui?》Dice allontanandomi con un cenno della mano.
Che diamine?
Sentendomi offesa e arrabbiata lo guardo con sguardo furioso mentre le sue labbra carnose si arricciano in un ghigno che mostra i suoi denti bianchi e perlacei.
Con uno sguardo ancor più tagliente dalla sua parte mi giro e mi dirigo verso l'ascensore con la testa alta e cercando di recuperare la fiducia che avevo perso appena tornata in ufficio.
***
《Finalmente》 sospiro di sollievo mentre Candice che è di fronte a me annuisce in accordo.
L’intera giornata è stata un disastro.
Era iniziata così bene ed emozionante e poi mi sono infastidita e irritata dopo l’incontro con quell'arrogante uomo rude.
Ovviamente appena sono tornata ho informato Jeff della consegna della busta, sono tornata da Candice che era seduta con impazienza, in attesa che le dicessi il motivo per cui ero tornata con uno sguardo così disperato e infastidito.
Dopo averglielo detto ha iniziato a ridere ma non poteva dire nulla su di lui e del comportamento da stronzo (?) verso di me perché non l'aveva mai incontrato personalmente.
Con un sospiro, raccolgo la mia borsetta e saluto Candice che sarebbe rimasta ancora un po’ per fare del lavoro extra.
Dopo di che mi dirigo all'ufficio di Jeff e lo informo che me ne vado e chiedo se ha bisogno di qualcosa e lui risponde negativamente.
Entro nell'ascensore, appoggio la testa contro il metallo freddo e chiudo gli occhi pensando alla giornata.
Il segnale acustico dell'ascensore mi fa aprire gli occhi mentre si ferma.
Lentamente le porte si aprono per rivelare nientemeno che il viso idiota che mi ha rovinato la giornata.
Alexander James.
Mi guarda e poi entra con quello stupido sorrisetto ancora incollato sul viso.
Il suo completo gli sta perfettamente la forma del blazer che mostra il suo corpo tonico e i pantaloni attillati intorno alle caviglie.
Quasi svengo qui ma poi mi ricordo che sono ancora arrabbiata con lo stronzo.
Torreggia su di me facendomi sentire incredibilmente piccola.
Perché dobbiamo essere gli unici nell'ascensore? .
Il Signore mi disprezza così tanto?
Mi raddrizzo , rifiutando di guardare l'uomo accanto a me.
《Nora Davis》
Giro la testa così velocemente verso di lui che sono sicuro che avrò il torcicollo 《Ventiquattro anni, nata e cresciuta in California, hai due fratelli, un fratello maggiore e una sorella minore. Ti sei laureata un paio d'anni fa e abbastanza presto hai trovato un lavoro in una compagnia dove lavoravi come segretaria, ma in qualche modo sei stata licenziata, il che stranamente non è elencato perché. Ed ora eccoti qui, lavori per me e la mia compagnia.》
Scioccata con gli occhi fuori dalle orbite, riesco a biascicare un 《mi stai stalkerando?》
Come diavolo lo sa lui?
La risata profonda emessa dalla persona accanto a me fa sì che le mie guance si colorino di rosso.
《Ho cose migliori da fare con il mio tempo, che stalkerare te tesoro.》
Colorandomi di un’ombra più profonda di rosso ignoro l'uomo e come se la mia fortuna fosse ritornata, l'ascensore si ferma e le porte si aprono.
Cammino velocemente fuori dall'ascensore con la testa alta ma vengo fermata bruscamente mentre una mano si avvolge dolcemente attorno al mio polso, tirandolo delicatamente e tirandomi verso un corpo duro mentre Alexander si appoggia a me da dietro.
《Ci vedremo in giro Nora 》e con questo mi libera la mano e mi precede attraverso l'atrio, lasciandomi lì in stato di shock mentre lo guardo uscire dall'edificio senza guardarsi indietro.
(Holy shit.) Cazzarola/ porca merda.
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Mr. Executive (TRADUZIONE)
RomanceAlexander James è in cima alla catena alimentare con la sua compagnia da miliardi di dollari. Solo il suono del suo nome fa ribollire il sangue degli uomini di gelosia e alle donne a stringere le loro cosce insieme per la sua bellezza mondana. È ric...