segreto 3

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Per lei ora era come routine parlare del suo passato in anonimo e incominciò di nuovo.
"Segreto 3. Avevo 9 anni,ero abbastanza cresciuta per capire alcune cose e come sempre,obbligata da mia madre,continuai a andare a passare l'estate con lui,quando però ritornai verso Agosto non volevo fare niente,ero sola e me ne rendevo conto;mamma mi viene a chiamare ma io non la sento tra i tanti pensieri in testa.
Lei mi chiamò più e più volte finche non mi venne a prendere per i capelli e mi portò in salotto dove mi sgridò e mi disse due parole che mi rovinarono l'esistenza 'sei inutile' ,mi pesarono sul cuore e ie tagliarono in 2 parti.
Le mie lacrime innocenti iniziarono a scendevano ed io non riuscivo più a trattenermi,diedi un pugno al muro e mi chiusi in camera sbattendo la porta,le mie mani tremavano a ogni singhiozzo che si faceva più forte.
Mi sentivo che se mi avessero trappato il cuore dal petto e lo avessero messo nel cassetto e chiudendolo buttarono la chiave.
Mi sentivo,come disse mia madre...inutile..
Poi di scatto presi la forbice e iniziai a fare tagli innocenti sulle braccia,mi sentivo persa e inutile. Poi dalle troppe lacrime mi addormentai con le forbici ancora in mano."

Dopo aver detto anche questo la carissima anonimo spense il cellulare e iniziò ad ascoltare musica al massimo del volume,per non sentire le parole,per non sentire le urla,per non sentire il mondo che urlava in cerca del suo aiuto.
Poi crollò cullata da quelle canzoni tanto forti e consolatorie.

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