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I grandi corriodi del castello erano inondati da un'oscurità totale ed erano stranamente silenziosi. L'unica luce presente arrivava dalla mia bacchetta,mentre procedevo silenziosamente per evitare che Gazza e quel suo dannato gatto mi scoprissero.

Ero quasi arrivato nella mia Sala Comune,dove sarei stato al sicuro,ma improvvisamente sentii la voce di quel vecchio rimbambito che urlava se ci fosse qualcuno,come se uno scolaretto trasgressivo fosse così idiota da rispondere.
Non sapendo dove nascondermi,afferrai la maniglia della porta più vicina,aprendola con un Alohomora e infilandomi nella stanza,richiudendomi silenziosamente la porta alle spalle.

Leggermente incuriosito,illuminai la stanza,tenendo il braccio con la bacchetta teso davanti a me. Era di media grandezza,abbastanza impolverata come se non ci entrasse nessuno da anni. Contro una parete c'era un telo bianco che copriva qualcosa di alto dalla forma di uno specchio. Mi avvicinai,e tolsi il telo,rivelando quello che effettivamente era uno specchio. Aveva la cornice d'oro,leggermente annerito come se fosse molto antico e in cima era incisa una scritta che non riuscivo a leggere a causa della poca luce.

Spostai lo sguardo sul mio riflesso e la bacchetta mi cadde di mano,facendo spegnere la luce e lasciandomi immerso nell'oscurità,immobile e con una fitta dolorosa al petto.

Dopo qualche minuto,o forse secondo,non ne sono certo,mi chinai,raccogliendo la bacchetta e illuminando nuovamente la stanza. Quando spostai di nuovo lo sguardo sul mio riflesso,rimasi immobile,tremando leggermente,con le lacrime agli occhi.
Accanto a me c'era Hermione,che con un braccio mi abbracciava e con l'altra mano stringeva la mia. Sorridevamo entrambi. Mi sembrava così strano vedermi sorridere,con tutto ciò che stavo passando: Voldemort,il Marchio Nero,la guerra...
E invece il mio riflesso sorrideva con le labbra,con gli occhi e con l'anima, accanto alla donna che amava.

Chiusi gli occhi per qualche secondo e quando li riaprii mi trovavo inginocchiato a terra,singhiozzando e tremando lievemente,scosso da terribili fitte al petto.
Sapevo benissimo che ciò che mostrava lo specchio non sarebbe mai successo. E il solo pensiero di poter avere una vita felice,con la donna che amavo,mi distruggeva. Mi distruggeva perché non potevo stare con lei a causa di ciò che è,di ciò che siamo.
Dannati pregiudizi.















Che ne pensate? ^-^










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