Capitolo 8

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Achille's pov

Cammino ormai da ore per le vie di Milano senza meta, inizio seriamente a preoccuparmi, per quanto possa essere grande la città dovrei averla trovata già da un pezzo!
Pensieri negativi cominciano a farsi largo nella mia mente ma non riesco a capacitarmi della situazione, riemergo dai miei pensieri solo quando la vedo in lontananza, sta parlando con qualcuno, è un uomo molto più grande di lei, preoccupato mi avvio nella sua direzione...

Sofia's pov

Persa nella grande Milano decido che stare ferma non servirà a nulla, pensando quindi di riuscire a ritrovare la strada per tornare  allo studio mi incammino concentrandomi su ogni dettaglio della strada, cercando di ricordare qualcosa ma ad un tratto mi sento come osservata, mi volto indietro per scoprire che è proprio così, una figura di un uomo mi fissa e ci metto un secondo a  realizzare di chi si tratta.
"Oh no! Mi ha trovata, come cavolo è possibile?!" Penso tra me e me e quando lo vedo avvicinarsi nella mia direzione non posso far altro che restare immobile, con il corpo paralizzato e non importa quanto la mia mente potesse gridare, quanto volesse scappare via, io ero ferma lì, su quel marciapiede e consapevole che il modo mi sarebbe crollato addosso, di nuovo, guardai la mia "fine" venirmi incontro...
Quell' uomo che mai credevo che avrei rivisto in vita mia, nonostante fosse mio padre, era davanti a me ed io incapace di pronunciare parola mi limitai a guardarlo.
Lo guardai come si guarda qualcuno che si odia profondamente, come si guarda qualcuno che ci ha ferito, ma lui incapace di comprendere alcun sentimento umano, senza parlare si limitò ad afferrarmi il polso e a cercare di trascinarmi con se, fu solo al tocco con la sua mano che il mio corpo riprese possesso delle sue capacità e con il gesto più brusco che mai avrei potuto compiere mi liberai dalla sua presa.
-"Pensavo di essere stata chiara 6 mesi fa! Non devi toccarmi!"
-"Quindi è qua che vivi adesso?"
-"Dove vivo non vi riguarda più!"
Mi viene da piangere, vorrei solo andarmene ora, vorrei scappare di nuovo da loro, da lui.
-"Mi riguarda eccome, sei mia figlia Sofì, nun giocà col fuoco che te bruci!"

Stavo per rispondere quando vedo il suo sguardo spostarsi dietro di me, d' istinto mi volto e vedo Lauro venire verso di noi, non sono mai stata così felice di vedere qualcuno in vita mia! Subito mi prende per mano e gli sono grata per questo e la mia arrabbiatura nei suoi confronti passa immediatamente in secondo piano.

Achille's pov

Arrivato da lei le afferro subito la mano, sta tremando ed io non ho idea del perché, la guardo negli occhi e vedo la sua paura prendere vita, capisco che quest' uomo non può essere un semplice passante che l' ha importunata troppo, è qualcosa di più.
Deciso a capire mi presento.
-"Piacere Achille Lauro, il ragazzo di Sofia, lei è?"
L' uomo rivolge lo sguardo schifato verso Sofia ed esordisce con le parole peggiori che potesse mai dire
-"E così questo buffone è il tuo ragazzo? Sei caduta proprio in basso, adesso torni a casa con me, dalla tua famiglia che mai ti ha fatto mancare qualcosa, cosa hai raccontato a lui? Che sei la povera vittima?"
Capisco che lui deve essere suo padre e non appena lo vedo allungare la mano verso il braccio di lei, lo blocco con fare sicuro.
-"Senta a me non interessa chi è lei, Sofia ormai è più che maggiorenne, può stare dove e con chi vuole e se non vuole stare con lei non può obbligarla si chiama sequestro di persona"
Pronuncio ogni singola parola con odio, con lo stesso odio che provo per il mio di padre! Ma lui sembra non capire e prova di nuovo ad avvicinarsi a Sofia io incredulo lo lascio avvicinare un po' troppo e lui le tira uno schiaffo...

《La bella e la bestia...Una favola a parte!》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora