~Trentanove~

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Alessandra si voltò di scatto e difronte a lei si presentò una figura abbastanza alta, muscolosa e stracolma di tatuaggi.

"Posso sedermi?"

Alessandra: ehmm...si certo

Si sedette sulla panchina affianco a lei ed estrasse dalla tasca del giubbotto di pelle un pacchetto di sigarette

"Posso fumare o ti da fastidio?"

Alessandra: vai pure, basta che non fumi tutto il pacco

Sorrise e ciò fece sorridere anche lei, eh si, era proprio contagioso quel sorriso.

"Non sono un tossico, ora non più"

Alessandra aggrottò la fronte con aria sorpresa

Alessandra: quindi prima-

"Signorina non crede di essere troppo invadente?"

Alessandra: ah ora mi dai del lei?

"È una donna, non posso darle del lui"

Alessandra: spiritoso il ragazzo

"Il ragazzo si chiama Fabrizio"

Le porse la mano libera, quella non occupata dalla sigaretta ancora spenta

Alessandra: piacere Fabrizio, io sono Alessandra

Contraccambiò la stretta

Fabrizio: non male come nome

Alessandra: ma la sigaretta la tieni in mano come abbellimento o l'accendi?

Indicò la sigaretta posta sulla sua mano

Fabrizio: calma tesoro, se volevi vedere le mie labbra in azione potevi chiedermi anche altro

Scoppiò a ridere mentre Alessandra arrossì e non poco

Alessandra: come posso chiederti tale sforzo se fai fatica persino a pronunciare due parole?

Fabrizio: mi sembra che articoli e scandisca bene, sono anche in grado di trarre un filo logico, dai potevi continuare dopo la terza media.

Trattiene un ghigno

Alessandra: la terza media c'è l'ha tuo padre.

Fabrizio: ma stai calma

Scoppiarono entrambi a ridere.
Fabrizio prese l'accendino dalla tasca del giubbotto e portò la sigaretta alla bocca accendendola ed aspirando il fumo.

Alessandra lo guardò quasi incantata, le sue labbra carnose avvolgevano così bene quella sigaretta e quella sigaretta era così fortunata..

Fabrizio: tu fumi?

Alessandra: solo se ne sento la necessità

Fabrizio: e quando avviene ciò?

Alessandra: quando sono sola e non vorrei esserlo, quando qualcuno mi ferisce, quando ho paura, quando una parola mi ammazza..

Fabrizio: mi sembra di capire che fumi spesso allora

Alessandra: si ma non vado oltre le due, tre sigarette, poi mi sento male

Fabrizio: capisco.

Portò di nuovo la sigaretta alla bocca aspirando.
E di nuovo Alessandra si incantò per una frazione di secondi.

Fabrizio: allora, come mai qui?

Alessandra: il mio ragazzo non mi ha calcolato, chiudendosi in bagno e dovevo scappare da quella realtà

Fabrizio: oh, mi spiace, se posso permettermi deve essere proprio un coglione a non dare attenzioni ad una ragazza come te

Alessandra: non è un coglione! È semplicemente confuso..ed io lo capisco...

Fabrizio: confuso? E perché?

Alessandra: non le sembra di essere troppo invadente signore?

Fabrizio rise dandole una leggera spinta.
Rise anche lei.

Alessandra: guarda che il mozzicone sta per bruciarti

Fabrizio: aia aia aia cazzo!!!

Buttò velocemente la sigaretta muovendo la mano e portando il dito alla bocca cercando di curare la bruciatura con un po' di saliva.
Alessandra scoppiò in una risata sonora

Alessandra: fa vedere

Li prese dolcemente la mano portandosela sulla coscia e accarezzandoli il dito.

Alessandra: non è niente, tranquillo

Quel contatto fece impazzire Fabrizio che fu costretto a ritrarre la mano.

Fabrizio: ehmm..si, grazie...sono proprio sbadato

Alessandra: eh me ne sono accorta

Sorrisero entrambi.

Alessandra: ora però devo andare.. è quasi mezzogiorno e devo preparare il pranzo, è stato un piacere conoscerti, buongiornata.

Si alzò dalla panchina e si incamminò verso casa ...ma Fabrizio le prese il braccio bloccandola.

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Spazio autrice
Ciao gente, eh sì, la storia continua e va sempre più a confondersi ed avvolgersi di mistero, che cosa accadrà? Lo scoprirete nella prossima puntata.😂

PS. Scrivetemi nei commenti se vi sta piacendo come trama o vi fa schifo, una critica costruttiva non fa mai male.

Ciao stelle
Anto⭐️

Ermal ed una piccola anima Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora