Incredulità.🌹

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"Bisogna riporre fiducia negli incontri casuali. Due persone si incontrano quando entrambe hanno un estremo bisogno di incontrarsi."

L'unica cosa di cui era certo, è che quella ragazza gli aveva trasmesso tanta determinazione, che non poteva starsene con le mani in mano senza fare niente, doveva riuscire anche lui a trasmettere emozioni forti. L'unica cosa di cui era certo, è che quella ragazza gli aveva trasmesso tanta determinazione, che non poteva starsene con le mani in mano senza fare niente, doveva riuscire anche lui a trasmettere emozioni forti.
Scosse la testa e si alzò dirigendosi verso la porticina sala Relax, avrebbe avuto lezione tra qualche minuto, aprì la porta ed uscì, lasciando tutti allibiti, in particolare i suoi due grandi amici, che stavano gesticolando e pronunciando parole incomprensibili.
Camminava per i corridoi della scuola, con la mente che viaggiava chissà dove, ripensava costantemente all'esibizione della ragazza e a quanto sia riuscita a trasmettergli. Assorto dai suoi pensieri non notò qualcuno che si stava avvicinando a lui e si scontrarono. Abbassò lo sguardo per capire chi fosse e il cuore gli mancò di un battito, la ragazza dai capelli color cioccolato ora lì di fronte a lui. La guardava dritta negli occhi e lei non era da meno, solo che Diletta lo guardava con gli occhi sgranati e la bocca socchiusa, evidentemente avvolta dall'incredulità di chi aveva di fronte. La ragazza le sorrise e se ne andò, lasciandolo lì da solo, ancora scosso per la situazione che si era creata pochi secondi fa, non la salutò ne ricambiò il sorriso, gli sembrava tutto così irreale, come se si fosse immaginato tutto.
Si diede due schiaffetti sul viso per riprendersi, mentre qualcuno gli toccò la spalla e si girò di scatto per vedere chi fosse.
«ao, ma che te è preso, sei uscito di botto senza manco risponde alle domande mia e di Einar» Biondo guardava il suo amico con fare interrogativo.
Irama gli sorrise«stavo pensando, scusa Biò»
L'amico gli diede una pacca affettuosa «Pensa di meno» lo guardò dritto negli occhi «O finirai per parlare da solo». I due scoppiarono a ridere e poi si salutarono per andare nelle rispettive sale ad esercitarsi.

Pov's Diletta

Ero appena uscita dalla stanza dove mi stavo allenando per dirigermi in hotel, per pranzare, quando per il corridoio intravidi una figura maschile che avanzava verso di me, feci per salutare ma, quando focalizzai il ragazzo che era a pochi passi da me, il mio corpo si paralizzò, non riuscivo a muovere più un muscolo e più lo vedevo avanzare, più non riuscivo a muovermi.
Ci scontrammo o meglio sbattè lui contro di me, eppure non è così alto da non riuscirmi a vedere, pensai.
Alzai lo sguardo e incrociai il suo. Rimasi a guardarlo per un po', perdendomi dentro ai suoi occhi, quel miscuglio di verde e azzurro, che facevano di lui un quadro perfetto.
Dovetti interrompere quel contatto o avrei fatto tardi, mi limitai a sorridergli e corsi via senza voltarmi, maledicendomi per ciò che era accaduto, per aver fatto la figura della sciocca che rimane a guardare fissa una persona senza neanche salutarla.
Arrivai dopo pochi minuti in albergo e andai direttamente verso la sala da pranzo, avvolta dai mille pensieri che mi frullavano per la testa.
Era la prima volta che lo vedevo così da vicino o meglio era la prima volta che lo vedevo dal vivo. Non ero mai riuscita ad assistere ad un suo concerto e trovarlo a pochi centimetri da me, era qualcosa di imparagonabile.
Talmente presa dall'euforia del momento vissuto qualche minuto fa, non mi ero accorta che stavo sorridendo come un ebete, mentre il povero cameriere cercava di attirare la mia attenzione.
Potete immaginare come mi sia sentita. Imbarazzo totale, il mio viso aveva preso un colore rossastro, sentivo le guance andare a fuoco, a tal punto che le toccai con le mani, ancora gelide del freddo di fuori.
Il cameriere si limitò a sorridermi e iniziò a ripetere cosa c'era previsto per il pranzo.
Purtroppo per fare la ballerina, devi anche seguire un regime alimentare corretto, quindi presi dei pomodori, una mozzarella e del petto di pollo alla piastra. Non avevo molta voglia di mangiare, ero ancora su di giri... a mille.
La mia felicità era incontrollabile, imparagonabile.

Non smettere di sognare🌹 [ IRAMA ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora