Mi manca.
Banali, stupide parole. Non credete? Così quanto il loro significato, a mio parere.
“Essere assente o essere presente in quantità scarsa o insufficiente, scarseggiare”
Visto? Parole banali. Beh, non quanto ciò che nascondono.
Proviamo a cercare un altro significato:“Essere privo o poco fornito di qualcosa”
C'è di nuovo un contesto di privazione. Di cosa? Chiederete voi. Di lui, sono privo di lui. Ebbene sì, avete letto bene, fin troppo. E nel mentre scrivo questo piccolo diario dove sfogo il mio flusso di coscienza, i miei pensieri incessanti che da giorni non accennano a dissolversi, me ne sorprendo pure io... più o meno.
Di certo non è qualcosa nata adesso, la possibilità era nulla vista la sua distanza.
Non può altro che essere amore. Sempre se ne potrei provare, di amore per lui. C'è sempre stato un rapporto nemico, dove l'odio soccombeva su entrambi, ma mentre in lui si ingrandiva sempre più, in me cominciava ad affievolirsi, e cominciava a crescere qualcos altro, potente come quel sentimento di odio che da sempre caratterizzava il tipico rapporto tra un principe dei Cieli e quello degli Inferi.
Per la cronaca, so bene di non essere ricambiato. Il destino ha voluto che avessi una sorella di nome Lilith, e so bene la leggenda che ormai è conosciuta da tutti. Ironia della sorte? È una demone. Ho visto come lui la guarda, il loro rapporto si è stretto nel tempo.
Non si può dire la stessa cosa di me ed Eris. È dolcissima, su questo non ci piove, ma non riesco a fingere che mi piaccia, e anche se ho provato a dimenticarlo con lei, ogni volta mi venivano in mente i suoi occhi. Dio, i suoi occhi... non potete nemmanco immaginare quanto possano essere affascinanti e magnetici. Nessuno li ha come i suoi, o almeno, non gli angeli e i demoni.
È proprio questo a segnarlo fin da piccolo, è proprio questo che lo rende un principe particolare, dalle doti straordinarie e potenti; si sa che Lucifero ha sempre avugto un debole per lui, non a caso. Io personalmente penso che ben presto, se non riesce a controllarsi, arriverà ad essere come sarebbe Lucifero se avesse sia la corona di Venere che il bastone della Conoscenza. Si segnerà da solo e io non posso far niente per aiutarlo. Inoltre lui... lui si è unito carnalmente a mia sorella, definitivamente.
L'ho sentito, questo perché quando io e mia sorella instaurammo un contatto telepatico, qualcosa andò storto. Difatti di tanto in tanto riuscivo a percepire la sua posizione, a volte riuscivo anche a guardarla, ma poi mi sentivo terribilmente stanco, testimone Eris.
E intanto, mentre scriveva queste parole le lacrime cominciavano a farsi spazio. Sulle ciglia, sulle guance, sulle pagine.
Rabbrividii e sentii lo stesso dolore, in quel momento però non fu il mio principale problema. Avevo avuto l'ennesima crisi di panico, avendo capito che ormai non c'era più speranza per me. Il mio destino era segnato, o diventavo ibrido perfetto, o avrei preso Eris come Regina dei Cieli. “Il Destino fa brutti scherzi”. Decisamente brutti.
Sono giorni ormai che lo sogno, sono giorni che rivedo il suo sorriso nei miei sogni, il suo sguardo, tutto. Sono giorni che rammento il suo odore, ed ogni mattina mi pare di scorgerne l'essenza sui miei vestiti ormai sporchi e consumati. Ogni giorno capisco che è lo stesso per mio padre. Sta male, molto. Per mia madre, per me e per il nonno. Soffre per la morte di mia madre, e a dirla tutta anche io, come un cane. Lei sapeva di me e mi supportava, mi diceva con durezza ma dolcezza di andare avanti, voltare pagina. Era tutto per me.Comunque, volevo ritornare alla definizione di “mancanza”. Quando ci manca qualcosa, e noi lo notiamo e lo constatiamo, vuol dire che è qualcosa di indispensabile, di cui non possiamo farne a meno. Ciò mi fa arrivare alla definizione di dipendenza:
“Rapporto di subordinazione osservato in vari ambiti, in ossequio alla tradizione, alle circostanze o a particolari esigenze organizzative.”
Oppure...
“L'incapacità di fare a meno di una persona, oppure il bisogno incoercibile di un farmaco o di una sostanza”
Credo proprio che la mia sia dipendenza. Penoso, vero?
Ricordo quando un giorno, da bambini, quasi mi spezzò l'ala. Stavamo giocando, all'inizio punzecchiandoci scherzosamente insieme ad Abrael, Vine e mia sorella Lilith, poi il cerchio si restrinse come al solito a noi due soltanto, fino a quando lo scherzo divenne una lotta vera e propria. Per liberarmi mi alzai in volo, ma non feci in tempo perché lui -saltando- mi buttò giù. Io, sorpreso, non feci in tempo a ritirare le ali e caddi di peso su quella sinistra. Sentimmo un crac e io soprattutto un dolore lancinante che mi fece venire brividi freddi dal punto di frattura fino alla testa. Indignata e arrabbiata, sua madre lo obbligò a chiedermi scusa, e credetemi che per me fu la parte più bella. Sotto ordine della madre, ricevetti un suo abbraccio che durò un paio di secondi, in cui lui borbottò un "Scusami" staccandosi quasi subito. Mi parve di scorgere un lieve rossore farsi strada sulle sue guance, aveva il viso basso. Di certo, neanche io ero da meno. In quel momento mi sembrava di assaggiare un piccolo pezzo di Paradiso, ma quello che intendo io. Il cuore prese a battermi all'impazzata, sorridevo come un idiota e ignorai il suo "Cosa diamine ridi, stupido" e di impulso lo abbracciai.Già, lo feci. Credo che da lì me ne innamorai. Lui ovviamente si irrigidì, e io mi staccai velocemente rendendomi conto che i miei sentimenti e la mia felicità avevano preso il sopravvento, come al solito ovviamente. Ritornai in Paradiso rosso in faccia e con il cuore straripante di gioia, non guardai in faccia nessuno e mi misi a letto, ripensando al suo modo terribilmente carino di corrucciare la fronte, al suo rossore e al calore rassicurante della sua pelle che emanava. Il suo profumo era così forte che mi si impregnò sulla maglia, ricordo che la tenni per giorni, fino a quando l'odore non sparì del tutto.
Ci fu un altro episodio simile, ma molto più piacevole. Era stato un caso, ovviamente; o almeno credo. Era il nostro 15esimo compleanno, passava in modo abbastanza noioso. Notai che Abrael e Vine parlottavano fra loro e lanciavano sguardi verso di me, ma io non capivo cosa stessero pianificando. Tutto a un tratto sentì una spinta forte, e mi ritrovai addosso il Principe, le sue labbra contro le mie. Sentì qualcosa esplodermi dentro, da quel contatto partirono scariche elettriche, pura adrenalina. Caddi a terra e lui cadde su di me, un altro contatto che fece partire altri brividi. Impulsivamente diventai più freddo, e lui più caldo.
Le labbra vellutate e morbide accarezzarono le mie. Entrambi dovevamo ancora metabolizzare cosa era successo. Mi godetti quel bacio trattenendo l'impulso di ricambiare. Lui si staccò terribilmente imbarazzato, l'attenzione di tutti era concentrata su di noi, e anche se quel bacio mi era decisamente piaciuto e sentivo ancora i suoi effetti, finsi di arrabbiarmi, ma poi dopo un po' mi ammutolii non riuscendo a fingere ancora, non riuscendo a nascondere la mia felicità. Sentivo ancora il sapore delle sue labbra, il suo contatto, e mi resi conto tastandomele che erano calde. Cosa stava succedendo in me? Perché ogni volta che c'era un minimo contatto con lui mi faceva questo effetto? Tutte domande a cui non seppi dare una risposta, e purtroppo solo adesso, con la sua lontananza, mi rendo conto che sono innamorato di lui, proprio di chi non posso amare, di chi non sarà mio, di quella persona per cui morirei, quella persona che non prenderà mai in considerazione l'idea di amarmi.
Chiuse il diario, ancora parecchio turbato, con la tristezza nel cuore, ma il peso che portava era più leggero. Mai avrebbe immaginato che scrivere quel "diario" avrebbe avuto dei benefici così evidenti su di lui, anche se scrivere non riusciva a migliorare la sua condizione, e a trovare un modo per ritrovare l'amato.
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I miss you ||MUX||
FanfictionFANFICTION SULLA INFERORUM GEMMAE SAGA, ZAFFIRO BLU. NON LEGGERE SE NON SHIPPATE MUX E SE NON AVETE LETTO ZAFFIRO BLU, GRAZIE. Non penso continuerò questa storia, pertanto la segno come completata, anche perché non ha bisogno di una "fine". Vedetel...