Era inverno. Faceva freddo e la cioccolata calda mi scorreva bollente giù per la gola. Lo incontrai per la prima volta in quel bar. Era una fredda serata di Gennaio. Aspettandolo rilessi ancora una volta l'annuncio. "Voglio una schiava che mi doni completamente se stessa". Le nostre chat si erano fatte sempre più frequenti ed assidue. Sempre più esplicite e volgari. Mi toccavo spesso nella solitudine della mia stanza rileggendo quelle parole. Mi aveva sottomesso moltissime volte, solo con la fantasia. Almeno fino a quel giorno. La porta del bar si aprì ed un gelo soffió prepotente all'interno della sala. Lo vidi varcare la soglia. Bellissimo. Alto e con la pelle chiara. I capelli castani sul viso. Una valigetta in mano ed una sciarpa marrone al collo. Mi strinse la mano ed un brivido mi percorse la schiena. Eccolo lì, il mio padrone. Era freddo e aveva un sorriso meraviglioso. Desideravo solo perdermi nei suoi occhi profondi. Mi disse che si chiamava Matteo ed aveva 3 anni meno di me. Non seppi altro. Non avevo nemmeno avuto il tempo di chiedergli cosa pensasse che mi trascinó nell'hotel proprio accanto al cafè.
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Blood
RomanceAppartenevo a lui. Soltanto a lui. Corpo ed anima. Fino alla mia ultima goccia di sangue.
