Capitolo 4: ...i duri iniziano a giocare

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Mentre ogni mio più piccolo barlume di lucidità andava via. Una nuova consapevolezza si faceva strada dentro me. Io lo adoravo. Adoravo come mi faceva sentire. Adoravo l'eccitazione che provavo. Quel calore che saliva dal basso ventre, si espandeva come scintille in tutto il corpo. Ero divorata dalle mie stesse fiamme. I miei stessi peccati. Mi spinse sul letto ed iniziò a spogliarmi. Ero nuda e completamente alla sua mercé. Fu allora che prese la sua valigetta. Capii che era era piena di articoli BDSM da usare. L'adrenalina saliva a pari passo con l'eccitazione. Tra le gambe ero un lago. Prese i miei polsi e li legò dietro la schiena ben stretti con una sottile corda rossa. :"Vuoi prima il piacere o il dolore mia stupenda creatura, cercherò di essere gentile perché è il nostro primo incontro, non temere". D'impulso risposi che volevo prima il piacere. Ero troppo eccitata per pensare ad altro. Lui annuì, nel buio della stanza. Riuscivo comunque a scorgere il suo sguardo eccitato su di me. Mi aprii la gambe e vi si posizionò tra esse. Osservava ogni più piccolo particolare del mio sesso. Annusava la rugiada che umida colava fuori da me. Poi inizio a leccarmi. Leccava con una bravura indescrivibile. Sapeva esattamente in che modo farlo. Era il paradiso. Non potevo muovere le braccia. Era tutto talmente erotico che l'orgasmo arrivò quasi subito. Tra mille brividi e nuove sensazioni. La sensazione di appartenerlo completamente.

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