Capitolo 3: Quando il gioco si fa duro...

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La sua lingua scorreva calda ed umida su di me. Sul mio collo dolcemente. Ormai avevo perso ogni briciolo di contegno. Dovevo solo lasciarmi andare. Lasciarmi cullare e trasportare dal mare della sua perversione. Eravamo ancora abbracciati e non potevo non notare la sua erezione pulsante sotto i jeans. Contro di me. Mi guardò dritto negli occhi. Stavo per sciogliermi letteralmente. "Vuoi essere la mia puttana?" Non potevo credere che da un viso così dolce potessero uscire parole così volgari. Io però volevo questo. Esattamente questo. Volevo essere usata esclusivamente per il suo piacere. Volevo ancora di più. Annuì, mentre una lacrima faceva capolineo sul mio viso. E la mia innocenza andava via, sempre più lontano da me.

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