13 marzo

18 5 0
                                    


Ti curi, ansioso, delle mie fragili paure, dei sogni ormai caduti dalle mani. Li guardi languire sulle opache piastrelle in mille cocci informi, versare raggi di gioia di giorni immaginati d'oro, in un futuro lontano. Mi baci, premuroso, le righe del pianto asciutto, morto all'angolo delle labbra, dei denti i segni di chi si morde un tremolio audace sul rosato.
Tu non temere, ché anche l'oggi è già passato. Ed io son sempre qua.

TagtäglichDove le storie prendono vita. Scoprilo ora