Preferisci non ricordare il dolore sordo
di un petto in siccità, nessuna pioggia salata a inumidire il letto asciutto
di quelle guance cave. Non vuoi sapere chi nutriva la tua gola corrosa, stuprata da tarli insoddisfatti d'amore malato. Cerchi di dimenticare quell'odore di terra bagnata, letto e giaciglio di ossa troppo pesanti per risalire il pozzo. Della tua mente fragile come vetro non serbi memoria, cristallo graffiato da unghie insanguinate. E io capisco. Mille voci non bastarono a dar fiato a un'anima in pena. Perché alimentare ora le braci morenti?
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PoetryLa bellezza va cercata nell'ordinario, nelle piccole cose, nelle banalità e nella routine. Perché non soffermarsi a fotografarla? Perché non racchiuderla in versi?