Vivo nel baratro
navigando in questo limbo
senza saper se sia
inferno o paradiso,
questa mia maledizione.
Capir di persone
i sentimenti e i rancori
mentre in me è
solamente un passeggiar di rumori.
Brusio di confusioni.
Così netto il mio dir loro,
così delicato il dir me stessa;
resto sottomessa
a me non so trovar perdono.
Cerco svelta
la fuga nell'oblio
che troverò:
appesa al cielo
come fune
per l'addio.
