Lo sento
e non lo sento,
ove il braccio
suo d'egli affranca
l'anima mia scivola,
scaltra nell'oblio.
Vedo in buio
sincerità espressa,
odo il suon
del dolor nel casolare
freddo e scemato,
lontano dall'oltraggio.
E costui
tornar in giaciglio
fra le mani mie,
n'aleggia l'aria
di ritorno e poi
suono di rimprovero.
Poi stretto,
ormai lo scampo.
Il male svanisce
vola via
e lo sento
o non lo sento?
