Capitolo 25

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Vidi tutto buio.
Poi quel buio iniziò a illuminarsi sempre di più, fino a che vidi la faccia di mio fratello, di mio papà e di mia mamma.

Ero sdraiato sul divano del mio salotto e intorno avevo la famiglia di Ambra e Eli, Ambra, Eli, la mia famiglia, e Lukas.

Mi ricordo di ieri, Henry e i suoi assistenti.

I miei genitori e i genitori di Ambra/Eli, vanno in cucina e io mi alzo dal divano e vado in camera mia.

Nel passare sento mio papà che parla
Papà: Speriamo non abbia di nuovo perso la memoria
Mamma: Non penso
Mamma Ambra/Eli: Ma nessuno gli dirà la storia di Marcus?
Papà: Non ne ho idea, non penso a come potrà reagire Tinus quando scoprirà che Mac ha organizzato tutto questo solo perché aveva fatto una scommessa con Henry

Mac ha organizzato tutto?
Ma tutto tutto? O solamente questa sera?

Mamma: Già, però continuo a pensare che sia esagerato tutto quello che ha fatto fino ad adesso

Ah okay adesso ho capito!
Marcus ha organizzato tutto! TUTTO!
Fin dall'inizio.
Quando ho perso la memoria.
Tutte le volte che io ed Henry abbiamo fatto a botte, per lui.
Lui lo sapeva!

Le lacrime minacciano di uscire ma io le trattengo e salgo in camera mia.

Mi sdraio sul mio letto e inizio a piangere, per me è difficile tutto questo.

Solo una settimana/ due settimane fa ho ripreso la memoria, mi sento male, mi sento trascurato, non mi sento capito e nemmeno calcolato.

Nel mentre che piangevo, qualcuno è entrato in camera, ma non so chi, perché i miei singhiozzi coprivano quella voce e le mie lacrime coprivano la figura.

Solo quando sento il nome "Twin" capisco che è mio fratello.

Mi asciugo le lacrime e alzo gli occhi, lo guardo come per dirgli "non ti vergogni"

Mac: Perché piangi? - dice sedendosi vicino al mio letto, ovvero sul suo
Io: Come se ti importasse - rispondo acido e asciugando le ultime lacrime rimaste sul mio volto
Mac: Certo che mi importa sei mio fratello!
Io: Piantala di fingere! SO TUTTO! Ho sentito la mamma e il papà! Tu hai fatto tutto con Henry! Sapevi tutto! Era tutto progettato!
Mac: Oh..  - dice abbassando lo sguardo
Io: Io ogni volta che vedevo che tu stavi male, che avevi qualche ferita, io picchiavo Henry! Ieri vedendoti in quelle condizioni mi è salita una rabbia interiore che nemmeno immagini, e sono andato da Henry. Beh, non ti dico com'è finita perché immagino che lo sai vero?! - dico alzandomi e iniziando a camminare per la stanza.

Mac: Si, hai ragione. Ho organizzato tutto.
Io: Perché? 
Mac: Eri troppo considerato dalla mamma e dal papà e quindi ho fatto tutto questo sperando che se perdevi la memoria non tornavi da noi, e poi speravo che qualcuno ti facesse del male. Questo è quello che ho pensato prima ma ora non lo penso più. Mi pento di ciò che ho fatto.
Io: Riassumendo tu non mi volevi più nella tua famiglia?
Mac: Nostra - dice correggendomi
Io: Tua. Perché io non mi sento di appartenere a questa famiglia e a questa vita.
Mac: Scusami, non volevo. - dice prima di uscire e lasciarmi lì come un babbo.

Io esco dalla stanza e vado in cucina, dove trovo tutti fissare me e Marcus.
Io guardo Marcus con occhi pieni di rabbia e delusione, mentre lui mi guarda con occhi pieni di dispiacere e tristezza.

Beh, fratello, sei tu che hai sbagliato.
Mamma: È successo qualcosa? - domanda mia mamma vedendo il nostro strano comportamento
Io: Si, ho scoperto quello che tuo figlio mi ha fatto. Parlando sinceramente, io so di appartenere a questa famiglia, ma non mi sento di appartenerci. Di sangue ci appartengo, di cuore non lo so.
Papà: Ti capisco, ma tu sei nostro figlio, e sei fratello dei tuoi fratelli
Io: Almeno questo è quello che penso, di Emma si sono sicuro, di voi si ma di Marcus non tanto. So che siamo uguali, ma io non avrei mai fatto quello che lui ha fatto a me.

Detto questo prendo il giubbino ed esco di casa.
Prendo il telefono e scrivo a Lukas di venire fuori.
Dopo un po' sento qualcuno che mi abbraccia, mi giro e vedo Lukas.

Lo abbraccio più stretto che mai.

A volte penso che lui mi voglia più bene di quello stronzo di Marcus.

Io: Cosa dovrei fare secondo te?
Lukas: Per un po' non parlare con Marcus, entrambi dovete riflettere.
Io: Grazie, che ne dici di sgranchirci un po' di idee  giocando a calcio? - dico sorridente e lui annuisce.

Il calcio è l'unica cosa a rendermi felice.
L'unica cosa che praticherei pure in punto di morte.
Correre dietro un pallone per poi tirarlo in porta e fare goal.
Questo amo fare, semplicemente questo.

Mentre tiro un calcio, vedo da lontano una figura, una persona.
L'unica che in questo momento non avrei mai voluto vedere.

Si avvicina e mi accorgo che sono due.

Ovvero..

SPAZIO AUTRICE
Ciao ragazzi! Come state?
Spero che questi capitoli vi siano piaciuti!
Baci a presto!

love you - Marcus and Martinus Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora