|Tinus Pov's|
Entro nella stanza e come prima cosa vedo Ambra sul lettino con in parte 3 infermiere e il dottore; mi avvicino a Ambra prendo la sua mano e la bacio
Io: Ce la farai
Ambra: Stammi vicino, non lasciarmi nemmeno per un secondo - dice piangendo
Io: Non lo farò
Mi siedo in parte a lei e gli stringo la mano
|35 minuti dopo|
Ambra: Dottore.. sento il bisogno di spingere
Dottore: Spingi.. fai quello che ti senti, siamo tutti qui per te - dice avvicinandosi alle gambe aperte di Ambra e si posiziona lì davanti
Ambra inizia a spingere mentre urla e mi stringe forte la mano, io gli sussurro che ce la può fare e lei continua ad urlare.
Guardo Ambra che ha il viso ricoperto di lacrime, tutto rosso e vedo la sofferenza nei suoi occhi ma allo stesso tempo vedo la voglia di vedere Alessio.
|Altri 30/40 minuti dopo|
Tra urla e pianti finalmente Alessio viene al mondo piangendo e quando lo vedo inizio a piangere anch'io
Le infermiere e il dottore lo prendono ed escono per andare a lavarlo
Ambra: Amore.. c'è l'abbiamo fatta - dice piangendo
Io: Sei stata bravissima amore - dico piangendo
Ambra: Voglio vederlo - dice sorridendo e con le lacrime che gli rigano il viso
Io: Anch'io
Dopo una decina di minuti ci portano Alessio
Infermiera: Ecco il vostro piccolo Alessio Gunnarsen - dice sorridendo e dando Alessio in braccio ad Ambra
Ambra: Amoreeee.. ma sei bellissimooo.. - dice piangendo - Vuoi andare da papà? - dice per poi passarmi Alessio
Io: Ciao amore mio - dico sorridendo
Infermiera: Ragazzi scusate ma devo portare il vostro bambino nella Sala dei Neonati
Ambra deve andare a fare la doccia così io esco
Tutti: Possiamo vederlo? - domando sorridenti
Io: Si venite con me - dico andando verso la Sala dei Neonati
Una volta arrivati noto subito il mio campione infondo alla Sala
Io: Venite - dico sorridendo e tutti mi seguono
Papà: È lui? - dice sorridendo indicando Alessio
Alessio è questo:Io: Si è lui
Tutti lo prendono in braccio, uno alla volta, e lo salutano
Mac: Hey amore! Io sono lo Zio Mac, lo zio che ti parerà il culo davanti a mamma e papà - dice ridendo e tutti noi ridiamo con lui
Ben: Mac anche io gli parerò il culo - dice ridendo
Mac: Ovvio siamo gli unici zii maschi - dice sorridendo
Alessio inizia a piangere e Mac cerca di cullarlo
Mac: Shh.. dai per favore... ma non ha un bottone dove spegnerlo? - dice ridendo e facendomi ridere
Mamma: Argh... non è un giocattolo, dammelo a me che lo cullo io - dice prendendolo e cullandolo e dopo 5 minuti Alessio non piange più.. io continuo a credere che le mamme abbiano dei poteri
Infermiera: Martinus porta Alessio da Ambra per favore
Io: Va bene adesso lo porto - dico prendendo Alessio in braccio
Cammino fino ad arrivare alla porta di Ambra
Io: Amore adesso andiamo dalla mamma - dico dandogli un bacio sulla guancia
Busso ed apro la porta
Io: Amore guarda chi c'è qui - dico sorridendo
Ambra: Aww... amore mio vieni dalla mamma - dice prendendolo in braccio e io sorrido
|Dopo 3 ore|
Ambra: Amore è meglio se vai a casa.. è mezzanotte
Io: Uffa non c'ho voglia
Ambra: Ci vediamo domani mattina, sono stanchissima amore
Io: Va bene, ciao amore - dico baciandola - Ciao piccolo Gunnarsen - dico ridendo e accarezzandogli il suo viso piccolo e indifeso per poi dargli un bacino sulla guancia
Ambra: Ciao amore mio, ti amo
Io: Anch'io, buonanotte amori miei
Ambra: Notte papà - dice guardando Ale mentre rido
Esco dalla stanza e vado fuori dall'ospedale, Ambra resterà una settimana con ale in ospedale, e io verrò a trovarla il mattino e tornerò la sera; non vedo l'ora che tornino a casa.
Salgo in macchina e vado a casa dove torno papà, mamma, Mac, Eli, Ben, Marco e Giulia (genitori di Elisa, Ambra e Benjamin)
Io: Ben, giochi con me a FIFA? - dico sorridendo
Ben: Certo, andiamo! - dice alzandosi e andando di la in sala
Vedo Emma mettere giù il broncio, come se le dispiacesse che stessi passando tempo con ben, così mi avvicino e la prendo in braccio
Io: Hey sorellina mia, cosa c'è? - domando sorridendo dolcemente
Emma: Tu vuoi più bene a Ben che a me vero? - dice con voce piena di tristezza
Io: No amore, io amo te, sei la mia sorellina e nessuno può paragonarsi a te.
Emma: Ti voglio tanto bene fratellone!
Io: Anch'io piccina, ora mi dai un bacino? - dico e lei mi da un bacino sulla guancia che io ricambio
Io: Vuoi venire di la a giocare?
Emma: Siii!
Andiamo di la e gioco con ben e con Emma finché per loro è arrivato il momento di andare a dormire, spengo la PlayStation e rimango seduto sul divano.
Papà: Ehi amore! - dice papà dandomi un bacio sulla guancia
Io: Ciao Papi
Papà: Che hai? Perché sei moccio moccio? - dice sedendosi in parte a me
Io: Niente solamente che ho paura di non essere un buon padre
Papà: Ma no amore stai tranquillo, lo sarai
Io: Voglio essere come te
Papà: Amore fidati che essere come me significa iniziare a perdere i capelli - dice ridendo e facendomi ridere
Io: Vedi in ogni momento tu sei sempre simpatico e mi tiri sempre su il morale; ti voglio tantissimo bene.. sei il mio eroe, il mio super eroe! - dico abbracciandolo
Papà: Oh.. piccolo mio - dice dandomi un bacio sulla guancia
Io: Papi mi racconti di quand'ero piccolo?
Papà: Allora quando siete nati, tu avevi pisciato in faccia all'infermiera mentre Mac piangeva
Io: Giura? HAHAHAHAHAHA
Papà: Giuro, dopo vi hanno portato nella Sala dei Neonati, solo che hanno sbagliato a mettere i nomi a te hanno messo Martinus e a Mac Marcus
Io: Ma sono giusti..
Papà: No io e mamma avevamo deciso che tu dovevi chiamarti Marcus e Mac Martinus
Io: Oddio - dico ridendo
Papà: Già a quanto pare l'infermiera era ubriaca, sai Tinus quando siete nati anch'io avevo paura perché già tu hai paura per uno pensa a me per due - dice ridendo e facendomi ridere
Papà: Comunque sia io avevo paura ma poi col tempo ho capito che essere genitore non è semplice ma non è nemmeno difficile, è un percorso in cui imbattersi solo se si è pronti ad affrontare sfide, a difendere il bambino, ad accudirlo, educarlo, nutrirlo, viziarlo, coccolarlo.. ma una cosa importante che devi ricordare è di non alzare mai le mani contro tuo figlio nemmeno quando ti fa arrabbiare perché la tua rabbia passerà, ma la ferita che apri al tuo bambino rimarrà aperta. - dice abbassando lo sguardo
Io: Difatti tu non ci hai mai picchiato
Papà: Non serve a niente picchiare i propri figli.. creerai solo odio nei tuoi confronti - dice guardando in terra
Io: Papi, perché non mi racconti un po' della tua infanzia?
Papà: Perché non è stata semplice la mia infanzia
Io: Cosa è successo?
Papà: Mio padre mi picchiava, aveva momenti di rabbia e si sfogava su di me; mi diceva che sperava che i miei figli nascessero Dawn, mi diceva che non ero nessuno e che non sarei diventato nessuno. Ha reso la mia adolescenza molto difficile e mi ha fatto tante cose, io un giorno, il 21-02-1996, mi promisi che se avrei avuto dei figli non avrei mai fatto quello che mio padre aveva fatto a me; difatti il 21-02-2002 sono nati le mie poi grandi gioie e soddisfazioni.. e a loro non ho mai fatto niente di ciò che mio padre mi aveva fatto - dice con qualche lacrima che gli riga il volto, io mi avvicino e con il mio pollice gli asciugo la lacrima e lui appoggia la sua mano sulla mia e mi abbraccia.
Io: Ti voglio un mondo di bene Papi - dico piangendo
Papà: Anche io, figlio mio, anche io - dice piangendo-Spazio autrice-
Scusate ma volevo fare uno spazio padre-figlio🖤
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love you - Marcus and Martinus
FanfictionDue ragazze di nome Ambra e Elisa, si trasferiscono in Norvegia.. dove vivranno, insieme alla propria famiglia, con la famiglia Gunnarsen. Cosa succederà? 💘 (Buona lettura)