Amanda
Quel giorno nello spogliatoio, non è successo nulla di che. Appena Alvaro ci ha lasciati soli, lui si è andato a fare una doccia mentre io mi rivestivo.
Nel percorso in macchina abbiamo parlato molto di noi e devo dire che mi è piaciuto tantissimo.
Sono passate più di due settimane e ormai Paulo si è abituato ai nostri ritmi. Io ne approfitto per passare quasi tutto il mio tempo con lui.
-Dai Paulo, facciamo qualcosa.- dico buttandomi su di lui che era comodamente stravaccato sul mio letto.
-Dormiamo?- dice sperando di ricevere un sì da parte mia mentre mi fa scendere da sopra e mi sposta di lato, permettendomi di poggiare la mia testa sul suo petto.
-No. Voglio uscire.- sbuffa.
-E va bene, mi cambio e usciamo.- sorrido vittoriosa e mi alzo. Io sono già vestita, ho un pantaloncino nero strappato a vita alta e una felpa leggera rosa dell'adidas infilata nel pantaloncino, con le mie Stan smith rosa.
Ci spostiamo nella sua camera e prende un pantalone nero strappato e una felpa classica bianca e nera dell'adidas e le Superstar. Si cambia, diciamo che dopo lo spogliatoio, non ci facciamo tanti problemi. Prende un cappellino dell'adidas (che novità) nero con la visiera dall'armadio e me lo lancia.
-Te lo regalo. È il mio preferito, sta attenta!- mi dice, sapendo quanto mi piacessero i (suoi) cappellini.
Lancio un urletto e mi butto su di lui, dandogli un bacio sulla guancia. Ride e ricambia il bacio.
Mi fa scendere, prende un cappellino anche lui, uguale al mio ma bianco. Lo indossiamo con la visiera al contrario, prendo il mio zainetto nero e scendiamo.
-Noi usciamo, volete venire?- chiede Paulo agli altri quando arriviamo in cucina.
-E rovinare quest'appuntamento romantico? No grazie.- ci prende in giro Marlene.
-Guarda sono anche vestiti simili.- continua Sandro.
-Ma quello non è il tuo cappellino? Quello che ti ho chiesto l'altra sera e tu mi hai espressamente detto di non toccarlo?- chiede Alvaro guardandolo.
-Me l'ha regalato.- dico facendo la linguaccia al mio migliore amico.
-Ah l'amour!- urla Paul.
-Noi la proposta ve l'abbiamo fatta, se nessuno vuole seguirci noi ce ne andiamo.- dice l'argentino al mio fianco. Sentiamo gli altri ridere e io alzo gli occhi al cielo.
-Ma quanto sono stupidi?- dico.
-Sembra che tu non sia mai uscita con un ragazzo.- dice ridendo. Ma quindi è sul serio un appuntamento?
-In realtà da quando abito con loro non sono mai uscita con nessuno.- sembra sorpreso perché mi guarda alzando un sopracciglio.
-Non ti credo.-
-Te lo giuro.- dico mettendo una mano sul cuore. –È così difficile credermi?-
-Sì.- dice ridendo –sei troppo bella per non essere mai uscita con nessuno.- Amanda è morta. Ha appena detto che sono bella?
-Oh.. beh, grazie.- dico imbarazzata.
Caliamo nel silenzio quando lo sento sussurrare un 'Oh no'.
-Che succede?- chiedo sperando di non apparire troppo impicciona.
-Lì c'è la mia ex. Ci siamo lasciati da mesi, ma non mi da tregua, pensa che io sia ancora innamorato di lei, ma non è vero. Non so come fare.-
-Facciamo finta di stare insieme, almeno capirà che deve andarsene a quel paese.- propongo.
Mi abbraccia di getto e mi da un bacio sulla guancia.
-Sei un genio! Come ho fatto a non pensarci?-
Rido e faccio spallucce. Lo prendo per mano e continuiamo a camminare come se fosse tutto normale, anche se io dentro sto morendo. Credo di aver sognato questa scena, anche se nel mio fantastico mondo stavamo sul serio insieme.
-Pauloo! Non si saluta più?-
-Ciao Antonella..- oh, certo, Antonella.
-Amanda, quanto tempo.- vipera.
-Avrei preferito non rivederti.-
-Ancora con quella storia? Sono passati anni.- dice ridendo.
-Per un tuo capriccio io e tuo fratello non ci siamo più visti. Non ho notizie di lui da troppo tempo. Questo perché tu dovevi trasferirti a Palermo e non volevi lasciare Christian qui con me.-
-Voi due vi conoscete? E io che pensavo dovessi fare le presentazioni ufficiali.- dice ridendo il mio finto ragazzo.
-Nono amore la conosco benissimo, purtroppo.-
-Amore? Voi due state insieme?-
-Già, sorpresa?-
-Paulo, potevi scegliere di meglio.- risponde sprezzante l'arpia.
-Lei è il meglio.- risponde guardandomi e lo dice con così tanta convinzione che quasi ci credo.
-Amanda? Sei davvero tu?- non ci credo.
-CHRISTIAN!- urlo lasciando la mano di Paulo e saltando addosso a colui che è stato il mio migliore amico per anni.
-Da quando sei tornato a Torino?- dico staccandomi.
-Da pochissimo, qualche giorno. Mia sorella deve seguire Paulo ovunque, anche se non stanno più insieme.- sbuffa alzando gli occhi al cielo.
-Ovviamente tua sorella non cambia mai.. ma tranquillo credo che da oggi si metterà l'anima in pace!- dico ridendo.
-Ams, dovremmo andare.- sento Paulo dire, un po' incazzato.
-Aspetta, vieni!-
-Chris, lo so che già lo conosci, ma devo presentartelo in un altro modo. Chris, lui è il mio ragazzo.- Attimi di panico. Paulo mi sorride, Chris non sa che dire.
Questa storia della recita non finirà bene, ne sono certa.
-Ams, sul serio adesso dobbiamo andare.-
-Io non ti credo, voi due non state insieme.- dice Antonella sbucando dal nulla.
-A me non importa se tu ci credi o meno, a me importa che tu stia lontana da me e dal mio ragazzo. Sono stata abbastanza chiara?-
-La cagnolina inizia a ringhiare.. uuh che paura.- mi risponde ridendo.
-Antonella, ti ricordo che io e te abbiamo un conto in sospeso. Sappi che se non stai lontana da me e da Paulo, io quel conto lo riapro.-
Smette di ridere e impallidisce. Prende Chris e scappa via.
-Di cosa stavate parlando?-
-Niente amore, tranquillo.- dico facendogli l'occhiolino per il nomignolo che gli ho dato.
Ride anche lui e ci avviamo verso casa.
Spazio autrice
Hi guys. I'm back.
Allora, tenevo a precisare che so della noiosità di questi capitoli, ma comprendetemi sono ancora i primi. Giuro che la storia cambierà molto presto.
Bene, fatemi sapere che ne pensate.
Un bacio, alla prossima.
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Like a dream. || Paulo Dybala
Fanfiction-TRATTO DAL CAPITOLO 2- 17 giugno 2015 [...] -OKAY OKAY, MI ARRENDO. SEI IL MIGLIORE, MA ORA FERMATI.- dico urlando. Lui si ferma, mi guarda e mi fa l'occhiolino. -Ora che hai questa divisa dormirai ancora con quella del Palermo?- dice. -Quale dei d...