Capitolo 3

14 0 0
                                    


"Seconde me gli piaci" sento Delph dirmi mentre sono intenta a provare un paio di scarpe davvero belle, secondo me starebbero bene con il vestito color rosa cipria.

Cerca di attirare la mia attenzione e quando me ne accorgo quasi scoppio a ridere per il suo viso buffo.

"Spero tu stia scherzando" le rispondo ridendo facendo finta di niente, intuendo subito il soggetto ovvero 'mr tatuato' alias Adrien

Eh però anche il suo nome è affascinante
Zitta coscienza!

"Non è poi così male, anche se a me intriga di più il suo amico" ribadisce maliziosa e poi aggiunge:" lo so che non mi stavi ascoltando" e mi lancia un'occhiataccia che mi fa ridere

"Ah intendi l'amico 'scolorato' però, devo dire, che il suo stile non mi dispiace" mi prendo gioco di lui, provocando una sonora risata da parte della mia migliore amica di origini francesi, come lo si può notare dal suo accento. Forse è proprio grazie a questa sua caratteristica che molti ragazzi le vanno dietro, e ovviamente con il suo fisico slanciato, i suoi grandi occhi celesti, i suoi lunghi capelli biondi e il suo dolce sorriso non può non fare colpo!

...

E mentre la prof spiega argomenti che probabilmente non capirò mai, continuo a pensare al discorso avuto ieri con Delph, sui nuovi arrivati. Non dovrei sicuramente in questo momento visto i miei voti bassi in matematica, ma ormai...quindi 'purtroppo' mi esonero da questa lezione.

Forse non ricordi ma hai preso tre all'ultimo compito quindi ti consiglio di seguire se non vuoi perderti la vacanza promessa dai tuoi genitori.

C'è tempo per recuperare, coscienza adesso sono occupata a pensare a cose serie.

Ah si davvero, i tatuaggi di Adrien non sono un argomento serio per quanto possano essere interessanti.

Ok, hai ragione ma questo non toglie il fatto che io la matematica non la capirò mai e poi, per quanto riguarda la vacanza è già tutto prenotato, quindi mi dispiace deluderti ma io ci andrò.

Ahh poveri i tuoi prima o poi diventeranno santi! Mi chiedo come riescano a sopportarti.

Bene,allora esci dalla mia testa e vai a chiederglielo, non ti sopporto più! Non mi fai seguire nemmeno la lezione di matematica!

Mi burlo di 'lei' e, dopo questo la 'conversazione' con la mia coscienza finisce.

Avverto il suono della campanella esco dalla classe e mi reco in corridoio fino a raggiungere la mensa.
Entro e mi metto in fila. Cerco con lo sguardo Delph e, non trovandola, mi siedo ad un tavolo vuoto e, mentre i miei occhi osservano il grande e curato prato verde che si trova oltre la vetrata avverto una piccola vibrazione in tasca, tiro fuori il cellulare e noto un messaggio da parte del grande avvocato Andrew Harris, da me comunemente chiamato papà

Da Papá orso:

Adi, quando termini le lezioni potresti raggiungermi in studio devo presentarti una persona.

Mentre sono intenta a rispondergli, mi accorgo di una presenza al mio fianco e, quando mi volto, noto Adrien seduto al mio fianco mangiare tranquillamente, gli rifilo un'occhiataccia e velocemente rispondo di sì a mio padre per poi concentrarmi a evitarlo, tenendo lo sguardo fisso sulla grande distesa verde oltre il vetro.

"Dolcezza, mi servirebbe un passaggio dopo scuola" mi chiede mentre sorride in un modo strano, come se sapesse qualcosa.

"Senti, io non ti conosco e non puoi capire quanto mi faccia piacere la cosa e poi come fai a sapere che sono venuta in macchina?" gli rispondo abbastanza acida.

Lui non curante dei miei modi bruschi, mi fa un occhiolino, e risponde:"Ti ho vista mentre parcheggiavi. Rilassati dolcezza"

"Mi dispiace ma non posso, devo andare da mio padre" gli rispondo sperando che se ne vada e mi lasci finire il mio pranzo in pace.

"Allora, come ci organizziamo per quel progetto di storia?" mi chiede cambiando discorso.

"Quale progetto? non so di cosa tu stia parlando" gli rispondo non sapendo davvero niente di quel progetto.

"Il professore ci ha messi in coppia per lavorare ad un progetto su non so cosa, credo...no ok, non ricordo" mi risponde ridacchiando

"Bene, le invierò i dettagli per email, arrivederla" gli rispondo scherzando provocando in lui una sonora risata e dopo avergli fatto un occhiolino mi alzo ed esco dalla mensa.

Mi dirigo in macchina non volendo seguire l'ultima lezione.
Arrivo davanti al grande palazzo fatto di vetro, parcheggio ed entro salutando la receptionist ricevendo un suo sorriso per poi entrare nell'ascensore e cliccare il piano 25 ovvero l'ultimo, dove si trova l'ufficio di mio padre e altre due stanze vuote dove non sono mai entrata.
Saluto la sua segretaria, Lory, con un sorriso falso e lei ricambia con altrettanta 'gentilezza', non l'ho mai sopportata, fa sempre gli occhi dolci a mio padre, anche con mia madre vicino, ed ovviamente anche lei la odia, l'unico ignaro di tutto è mio padre che non si accorge di niente, ma lui non tradirebbe mai mia madre.

Apro la porta dell'ufficio di mio padre e noto lui e altre due persone sedute di fronte che si girano non appena si accorgono della mia presenza.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 04, 2019 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Love Unmask Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora