[SaitamaxTornado] Una cena...

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Anime: One Punch Man
Genere: Fluff
Personaggi: Saitama/Tornado/Genos
Ship: SaitamaxTornado
Titolo: Una cena...
Richiesta di vinc000

Come sempre, era una giornata identica alle altre, Genos era venuto, come ogni giorno d'altronde, a fare visita al suo "sensei", quando lo vide stranamente stravaccato sul divano, Genos lo tirò giú con modi decisamente poco aggraziati, il che svegliò Saitama, che in preda ad un suo solito sogno mandò a quel paese tutto e si svegliò, prese una tazza, si fece il caffé, e si mise a guardare la TV, come ogni, fottuto, giorno.
Genos fece notare a Saitama che anche lui, era apparso in TV.
Saitama: quindi diventerò famoso!
Genos: certo sensei.

I minuti passarono in fretta, e Genos si era chiaramente accorto che Saitama era diverso quel giorno, aveva la testa da tutt'altra parte. Decise quindi di chiamarlo per nome, e quando Saitama gli rispose disse che voleva semplicemente fare una passeggiata, fuori dal suo "lurido e povero condominio"
Infatti cosí fece, e, per la via del tragitto, incontrò una sua "collega di lavoro". Si chiama Tornado, ed é l'unica persona a far sentire Saitama vivo, umano.
Tornado: mah, guarda un pò, c'é l'idraulico.
Saitama: *gira la testa verso destra* ...eh?
Tornado: lasciata stare *sbuffa*
Saitama: hm. Mi annoio.
Tornado: non sei l'unico

Tornado era anche capace di tener testa a Saitama, per questo decisero di fare una sottospecie di "duello", dove i 2 si dovevano sfidare. Quella di tornado fu una vittoria combattuta bene, Saitama ci rimase di stucco, era immobile a fissare la ragazza, che lo osservava con sguardo dubbioso.
Tornado: tutto bene? *Sventola la mano davanti al volto di Saitama*
Saitama: solo... Non me lo aspettavo.
Tornado: beh, era prevedibile, sono la piú forte!
Saitama: hm, brava!

Finalmente Saitama non era piú quel soggetto completamente annoiato dalla vita, non era piú cosí apatico, satva tornando ad avere l'adrenalina di un combattimento in corpo, qulcosa che non gli accadeva da anni.
Saitama invitò Tornado a cena quella sera, nel suo appartamento (mezzo distrutto per via di una dannata talpa che ha dovuto prendere a sberle)
Voleva cucinare lui stesso, ma ci rinunciò, siccome sapeva che sarebbe stata la loro ultima cena, se lo avrebbe fatto. Ordinò qualcosa dal suo amato ristorante cinese, sperando che non gli avessero dato schifezze indesiderate come l'ultima volta, ma tanto per lui non c'era differenza. Dopo poco suonò il campanello, e PUTACASO era Tornado.
Tornado: ciao schizzoide
Saitama: hm, ciao.

A Saitama, ogni volta che incontrava Tornado, gli bruciava il petto, ma non capiva cosa fosse. Era anche andato a fare una visita, ma gli avevano detto che non era nulla, stava bene ed era in salute. Tornado si avvicinava e il petto bruciava sempre di piú, continuava a non capire, cosí decise di parlarne a Tornado, forse era lei, che gli faceva certe "stregonerie" e voleva farla smettere. Piú voleva parlarle però, piú il petto ustionava, e tutto intorno si faceva caldo, caldissimo; il suo cuore batté sempre piú forte, finché non dei se di dirglielo.
Saitama: Tornado.
Tornado: si?
Saitama: quando ti vedo, mi brucia il petto, e ora il cuore non smette di pulsare irregolarmente. Sei tu?
Tornado: no, io non faccio proprio nulla, forse quello che provi é un sentimento
Saitama: e quale?
Tornado: l'a...

Il discorso venne bruscamente fermato da un ragazzo che aveva suonato il campanello, e no, stranamente, non era Genos. Era il "tipo del cinese", così diceva Saitama.
Tornado: MA QUANTA ROBA HAI PRESO?!
Saitama: hm? Ho fame.
Tornado: strano, non hai mai fame.
Saitama: é sarcasmo?
Tornado: forse.
I due scoppiarono in una risata collettiva, era da tanto che Saitama non rideva, e Tornado, nel vederlo, arrossí, probabilmente pensando al fatto che fosse carino.
Quando Tornado se ne rese conto era troppo tardi, Saitama l'aveva già vista, ed era arrossito anche lui, la ragazza osservandolo arrosí maggiormente, si schiarí la voce e riprese il discorso che aveva iniziato prima che arrivasse il cibo.
Tornado: hai presente... Prima?
Saitama: prima quando?
Tornado: quando mi stavi parlando di... Di te... Insomma, mi avevi detto che ti... Ti... Ti bruciava...
Tornado arrosí incredibilmente, sembrava che il suo volto avesse preso fuoco, non finí la frase, ma Saitama capí ugualmente.
Saitama: si... Ho capito.
Tornado: *prende fiato* quello che intendevo dire prima era che probabilmente il tuo bruciore al petto derivava da una reazione sentimentale che hai vedendomi e forse questo sentimento é l'amore e io AAAAAAAAH.
Tornado riprese fiato, disse tutto cosí in fretta in modo da non poter poi ripensarci. E infatti non poteva piú tornare indietro, quel che era adatto era fatto.
Tornado non se ne rese nemmeno conto, stava per riaprire bocca quando si accorse che non poteva, perché gli era stata bloccata da quella di Saitama.
In quel momento Tornado era nel panico piú totale, non capiva assolutamente nulla, ma una vampata di calore prese il sopravvento del suo corpo, abbracciò Saitama e decise che ormai era successo un casino, quindi perché non portarlo avanti?
Rimasero cosí per qualche minuto, quando uno dei due si staccò per riprendere fiato lo faceva anche l'altro, per poi continuare per altri minuti.
Saitama disse che Tornado poteva dormire con lui quella notte, ed ella annuí. Si misero a letto, lei con una felpa data da Saitama. Si addormentarono uno abbracciato all'altra, senza preoccuparsi di nulla.
Saitama era felice, dopo anni, era felice, aveva capito cosa provocava quel bruciore al petto, e lo accettò, sorridendo mise il suo viso fra i capelli della ragazza che già dormiva, lasciandosi trasportare anche lui dalla serenità che non provava da tanto.



Bella lí :3
VI RICORDO DEL FATTO CHE SCRIVO ONE SHOT A VOSTRA RICHIESTA!
Nada, spero vi sia piaciuto, scusate per il ritardo nello scrivere, ma sono stata impegnatissima con lo studio, e anche domani, alla prima ora, ho una verifica di matematica. MANNAGGIA ALL'ALGEBRA MANNAGGIA. 😂
Ci sentiamo ad un prossimo capitolo!

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