Vorrei poter dire di aver avuto un'adolescenza come le altre...uscite con gli amici, chiacchierate al cellulare con la propria migliore amica, litigi con i propri genitori a causa della scuola, troppe pagine da studiare, simpatie ed antipatie dei prof, pochi soldi e la voglia di comprare il mondo.
Vorrei poter dire di aver avuto un'adolescenza semplice...testa fra le nuvole, sogni impossibili da realizzare, progetti memorabili e viaggi organizzati alle spalle dei propri genitori.
Voglia di scappare, restare svegli fino alla mattina, guardare il sole sorgere, conoscere e, infine, amare.
Vorrei poter dire di aver fatto tutto ciò, come ogni ragazzo...ma no, la mia adolescenza è stata leggermente diversa e questa diversità si chiama Charlotte.Ma posso dire che non mi è mai mancato nulla.
Ho capito proprio nel momento del bisogno che le discoteche, l'alcool sono cose superflue.
Non cambierei nulla di quello che mi è successo, perchè sennò non avrei lei.***
-Ricordatevi di portare il dizionario di tedesco, domani ci servirà per tradurre una lettera- ci ricorda la professoressa di tedesco.
È una delle professoresse più gentili che lavorano nel mio liceo.
La considero una seconda mamma, se non proprio una migliore amica.
Non tutti nella mia classe studiano tedesco, siamo solo in sei e, forse, è proprio per questo che abbiamo un rapporto stretto. Inoltre, ha sostituito la mia mamma quando era incinta di me...bella coincidenza vero?
Sorrido alla prof ed esco dalla classe. Oggi Alice, una delle mie amiche più strette, non è presente a scuola perché ha uno stage di danza classica. Sono felice per lei, spero vada tutto bene, ma questo significa tornare a casa da sola. Adoro camminare, soprattutto quando ho gli auricolari e la musica a tutto volume. Mi dirigo verso la mia classe e busso...la professoressa di spagnolo esce sempre in ritardo ed io sono obbligata ad aspettare fuori. Questa volta, inaspettatamente, esce in orario e mi sorride. Qualcosa non va, è da questa mattina che ho questa sensazione. Entro e vado da Elena. Mi aspetta sorridendo e, credo, sia successo qualcosa di bello visto che ha un sorriso a trentadue denti.
-Mi ha interrogato Deni...mi ha messo nove! Non ci posso credere...ho studiato molto ieri e finalmente lo studio sta dando i suoi frutti. A te come è andata invece? Hai capito tutto, piccolo genio?- Ele scherza sul tedesco perchè sa che anche la mia mamma lo insegna e che, di conseguenza, cerco di dare il massimo. In realtà mi impegno in tutto quello che faccio, cerco di dare il meglio ma, alle volte, non riesco a dimostrarlo.
-Tutto okay El, ho capito tutto e sono felicissima per te, te lo sei proprio meritato. Prendo il giubbotto e scendiamo, okay?- lei annuisce mentre mi avvicino al banco. Indosso il giubbotto bianco sopra al maglione beige. È inverno inoltrato e il freddo si incomincia a sentire fin dentro le ossa.
Non so come faccia la gente ad andare in giro con magliette leggere e i giubbotti di pelle...la temperatura è molto bassa e rischiano veramente di ammalarsi. Scendiamo le scale mentre parliamo di stupidaggini. La saluto uscendo dalla scuola e mi concedo un attimo da sola per ripensare alla mia amicizia con lei. Siamo diventate care amiche il primo anno di liceo, o meglio, l'estate prima dell'inizio del liceo. Siamo subito andate d'accordo e, in poco tempo, è diventata una delle persone più importanti della mia vita, ormai fa parte della mia famiglia. La stessa cosa vale per Alice e le altre mie amiche uscite prima da scuola. La mancanza di Alice e il suo caos si sente molto, soprattutto mentre passeggio da sola tra le vie isolate di casa mia. Abitiamo abbastanza vicino, per questo facciamo la stessa strada. Oggi il tempo grigio incute un po' di timore e le strade bianche di neve mi mettono una strana sensazione addosso. Alzo il passo e arrivo all'angolo del mio palazzo. Sospiro sollevata a quella vista. Mancano solo pochi passi e finalmente il calore della mia abitazione si farà strada in me.
Mancano solo pochi passi quando sento una mano sulla mia bocca e qualcuno tirarmi indietro.
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I love you endlessly
FanfictionVorrei poter dire di aver avuto un'adolescenza come le altre...uscite con gli amici, chiacchierate al cellulare con la propria migliore amica, litigi con i propri genitori a causa della scuola, troppe pagine da studiare, simpatie ed antipatie dei pr...