Capitolo 2: Qualcosa d'importante.
Passarono alcuni giorni da quando Isabel svenne davanti agli occhi di tutti, compresi quelli di Daryl; Il suo corpo non aveva intenzione di risvegliarsi, obbligandola ad esser nutrita con delle flebo.
Daryl era sempre li, non la lasciava sola nemmeno un attimo, neanche per mangiare.
Hershel, preoccupato per la sua salute, cercò di convincerlo più volte di uscire e prendere un po' di aria fresca preoccupandosi di badare a lei in sua assenza. All'inizio fù restio nell'accettare ma alla fine lo fece, capendo che ne aveva davvero bisogno.
"Vado a caccia! avrà, sicuramente, una fame da lupi ed ha bisogno di carne!" ammise impugnando la sua balestra.
"Gli farà solo del bene, ragazzo!" rispose Hershel vedendo Daryl svanire dalla stanza.
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'Ohhh.. i miei occhi.. mi bruciano tantissimo.. e la testa mi fa un male cane!! m-ma cos'è questo odore?? bucato pulito? come è possibile??'
Quando Isabel si decise ad aprire gli occhi, si ritrovò all'interno di una stanza illuminata dai primi raggi mattutini del sole. Cercò di alzarsi ma un dolore lacinante, al fianco, fece rabbrividire la sua pelle. Lentamente, si rialzò dal letto in cui dormiva sentendo ogni suo muscolo indolenzito; Solo, poco dopo, i suoi occhi riuscirono ad abituarsi alla luce del sole scorgendo, una grande sagoma, ai piedi del letto.
"Ti sei svegliata finalmente!" le disse facendogli un largo sorriso "Io sono Hershel.. tu come ti chiami?".
"Isabel.. dove mi trovo?" domandò con l'ultima goccia di saliva che le rimaneva in bocca.
"Nella mia fattoria! uno dei miei amici ti ha portato qui perché eri ferita ma hai fatto un bel po di casini prima di svenire.." rispose lui, con tono dolce "Sono giorni che sei distesa su quel letto.. che ne dici di alzarti?".
Isabel non capiva il significato di quelle parole e con le mani cercò di raggiungere il mobile, più vicino, per appoggiarsi; Il dolore, che provava, era terribilmente forte ma conosceva dolori peggiori di quello, quindi strinse i denti e si mise in piedi.
Hershel accorse ad aiutarla prendendole, delicatamente, il braccio.
"Sei stanca?" domandò Hershel quando arrivarono nel salotto.
Lei rispose di no e continuarono fino ad arrivare alla porta principale.
"Voglio vedere fuori!".
Lui sapeva che non era molto prudente, per lei, perchè un rabbioso Shane si aggirava intorno alla casa in cerca di vendetta e se si fossero scontrati il primo, Daryl. lo avrebbe ucciso.
Non ricevendo nessuna risposta, Isabel aprì l'uscio e l'odore selvatico, di paglia secca, invase le sue narici.
Rick, vedendola camminare nella veranda, si diresse verso la sua direzione, seguito da Shane.
"Vedo che ti sei ripresa! io sono Rick e quello dietro di me è il mio socio, Shane"
"Si.. mi sento molto meglio.. cosa è successo alle vostre facce?".
"Dovresti dircelo tu, saputella!" grignò, tra i denti, Shane.
Rick gli appoggiò una mano sul torace per zittirlo.
"Eri sotto shock.. volevi scappare e di conseguenza ci hai insegnato a non sottovalutare una donna!".
All'udire di quelle parole il viso di lei sbiancò e incominciò a stringere i pugni, non riuscendo a ricordare cosa gli fosse successo, prima del suo risveglio.
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Ciò che ci lega
Romance"Credevo di averti persa.. io e Merle eravamo ad Atlanta a sfogarsi su ogni fottutissimo zombi che trovavamo sul nostro cammino, senza mai perdere la speranza di ritrovarti! ti cercavamo ma la situazione peggiorava giorno dopo giorno.. costringendoc...