Capitolo 44: idoli e sorprese.

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«Dai, non ti alzare ancora. Sono solo le dieci di mattina ed è domenica» si lamenta Harry circondando il mio busto con un braccio per trascinarmi di nuovo vicino a lui.

«Harry, questo pomeriggio arriverà mia sorella ed io devo ancora preparare la camera degli ospiti» gli ripeto per la milionesima volta, mentre lui è concentrato a mordere la pelle delle mie cosce scoperte.

«Altri cinque minuti, solo cinque minuti...» dice alzandosi a sedere anche lui per poi riempire il mio collo dei suoi caldi e umidi baci «dopo ti aiuto a rifare il letto e tutto quello che vuoi».

Sospiro e mi maledico mentalmente per non riuscire a dirgli di no, lui con un sorriso a trentadue denti si aggrappa alla mia schiena e mi fa scivolare di nuovo sdraiata sotto il suo corpo.

«Ho come l'impressione che non saranno solo cinque minuti».

Harry non mi risponde, ma continua a darmi le sue attenzioni nascondendo il sorriso nell'incavo tra la mia spalla e il collo.

***

Le sue labbra scendono delicatamente sul mio seno scoperto con le sue dita dal tessuto fine della camicia da notte. Stuzzica i capezzoli prima con i polpastrelli, poi con le sue labbra che succhiano avidamente e i denti che si stringono attorno facendomi gemere.

Il suo tocco si sposta sul tessuto già bagnato delle mie mutande sforando la mia intimità. Si libera velocemente del capo così che io possa sentire le sue dita a contatto diretto con la mia eccitazione, senza più barriere.
Lo libero dei boxer che lui scalcia via con destrezza. Mi riempie con unica spinta decisa, così forte da bloccarmi il respiro.

«Non ne ho mai abbastanza di te, di sentirti mia» dice con voce rauca guardandomi dritto negli occhi. Il mio cuore perde un battito.

Scalfisco la pelle liscia della sua schiena con le unghie, mentre ogni spinta si fa sempre più intensa. Inarco la schiena per avvicinarmi a lui, circondando il suo fondoschiena con le mie gambe che tendono a contrarsi sempre di più per il piacere.

Infila un braccio dietro di me e, con agilità, mi porta sopra

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Infila un braccio dietro di me e, con agilità, mi porta sopra. Mi toglie una volta per tutta la camicia da notte, lasciandomi nuda di fronte ai suoi occhi.
Le sue dita tracciano il contorno delle mie labbra per poi scendere nell'incavo tra i miei seni, attraversano il mio ventre fino ad arrivare più giù, senza mai spostare lo sguardo dai miei occhi. Il suo pollice si sofferma sul clitoride e inizia a massaggiarlo, mentre io continuo a muovermi lentamente avvicinandomi sempre di più al culmine.

Si alza a sedere e la sua bocca si accanisce di nuovo sui miei capezzoli turgidi, la sua mano libera finisce dietro la mia schiena come a volermi sorreggere. Mi lascio sopraffare dal piacere portando le sue labbra sulle mie con urgenza, lo bacio con estremo bisogno facendo morire nelle nostre bocche ogni gemito.
Abbandono la testa sulla sua spalla con il respiro corto e il batticuore.
Le sue braccia forti mi tengono stretta, continua a spingere lentamente fino a quando non è costretto ad uscire da me ed esplodere di piacere.

Due mondi troppo distanti || H.S. - CONTENUTI MATURIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora