Capitolo 20

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Uno spiraglio di luce, proveniente dalla finestra, mi colpí il viso facendomi svegliare.
Guardai l'ora sul telefono 8:40AM, per fortuna era ancora presto e sarei potuta ritornare a dormire; mi rigirai nel letto nel tentativo di prendere sonno non riuscendoci.
Sbuffai frustrata e, dopo esser rimasta a letto a crugiolarmi per qualche minuto, decisi di alzarmi. Il contatto con il pavimento freddo mi fece sobbalzare e subito indossai le mie ciabatte peluche con gli unicorni -che adoravo-, andai in cucina e mi preparai una buona dose di caffè per riuscirmi a svegliare del tutto.
Sorseggiai con calma il mio caffè, ripensando alla serata trascorsa con Paulo e istintivamente sorrisi ma poi mi venne in mente la lettera dove mi veniva offerta un'opportunità incredibile che, però, ancora non avevo detto a nessuno se non a Laudis e Katia, e mi si spense subito il sorriso. Avrei tanto voluto parlargliene a Paulo ma non mi si era presentata mai l'occasione giusta per farlo.
Fui riportata alla realtà dalla suoneria del mio telefono, vedendo che si trattasse di Paulo risposi.
<<Buongiorno, nena.>> disse con tono allegro l'argentino.
<<Buongiorno a te, Paulito.>> sorrisi anche se lui non poteva vedermi.
<<Ti ho svegliata per caso?>> chiese preoccupato. Che dolce.
<<No, tranquillo, ero già sveglia.>> risposi a bassa voce.
<<Ma perchè parli cosí?>> mi imitò e ridacchiai.
<<Le ragazze stanno ancora dormendo.>> continuai sorridendo.
<<Okay. Ti va di andare a fare colazione insieme, io e te?>> mi chiese e subito annuii ma poi mi resi conto che non poteva vedermi.
<<Si, certo!>> esclamai entusiasta e posso scommetterci che stava sorridendo.
<<Tra 20 minuti sono da te, nena.>> affermò.
<<A tra poco, allora.>> sorrisi e attaccai.
Appena chiusi la chiamata corsi subito in bagno per lavarmi, poi mi recai in camera ed indossai la prima cosa che mi capitò sotto mano. Andai davanti lo specchio per aggiustarmi i capelli e truccarmi leggermente; poi mi diedi un'occhiata veloce, okay ero accettabile.
In quel preciso momento mi arrivò un messaggio di Paulo che mi avvisava di essere sotto.
Presi la borsa buttandoci dentro portafoglio, chiavi e telefono, poi misi velocemente il giubbotto e scesi.
Dopo aver intravisto la macchina, mi avvicinai e salii.
<<Buongiorno!>> esclamai tutta allegra mettendomi la cintura.
<<Buongiorno a te, nena.>> mi lasció un dolce bacio sulla tempia.
Gli sorrisi felice.
Mise in moto e partì.
<<Come mai tutta questa felicità?>> chiese lanciandomi uno sguardo veloce per poi riportarlo sulla strada davanti a lui.
<<Non lo so, mi sono alzata di buon umore oggi!>> risposi euforica.
Lui ridacchió. <<Lo vedo.>> disse e portó la mano libera sulla mia gamba accarezzandomela.
Dopo poco arrivammo al bar scelto dall'argentino ma, prima di scendere, quest'ultimo si caló sulla testa un cappellino ed indossó degli occhiali da sole.
<<Come sto?>> chiese voltandosi verso di me.
<<Benissimo, stai tranquillo non ti riconoscerá nessuno.>> sorrisi tranquillizzandolo.
Scendemmo dalla macchina e, mentre camminavamo verso il bar, mi prese la mano intrecciandola alla sua.
Guardai prima le nostre mani intrecciate poi lui, può sembrare strano, ma era la prima volta che lo faceva in pubblico.
Entrammo nel bar e prendemmo posto in un tavolino più isolato dagli altri per stare più per conto nostro. Dopo qualche minuto arrivò un cameriere per prendere le nostre ordinazioni che portò quasi subito.
Addentai subito l'invitante cornetto alla nutella cosí come fece l'argentino.
<<Avevi ragione, qui i cornetti sono davvero buoni.>> dissi gustandomelo.
<<Mai dubitare di Paulo Dybala.>> disse sussurrando sul nome per non farsi sentire dalle persone nel locale.
<<Mi scusi allora se anche per un istante ho dubitato di lei, signor modestia.>> risposi sarcastica.
Lui rise ed io mi unii a lui.
Terminammo la nostra colazione e lui guardandomi fece una leggera risatina.
<<Cosa c'è?>> domandai confusa.
Avvicinò la sua sedia alla mia, si portò gli occhiali sulla testa.
<<Sei un pò sporca di cioccolato qui.>> disse avvicinandosi pulendo la parte interessata.
Io seguii ogni suo movimento ipnotizzata poi, guardandomi negli occhi, passò un dito sulle mie labbra, con lo sguardo alternava tra i miei occhi e le labbra, poi si avvicinò lentamente lasciandomi un dolce bacio a fior di labbra.
<<Questo trucco é il più vecchio che esista.>> sorrisi guardandolo.
<<Si, ma funziona sempre allo stesso modo.>> disse sorridendomi a sua volta.
Ad interrompere quel momento fu il suo cellulare che prese a squillare e vedendo il mittente sbuffò.
<<Scusa, devo rispondere è il mister, torno subito.>> si alzò allontanandosi per rispondere.
Dopo un 5 minuti tornò.
<<Ci ha messo un allenamento importante. Ti dispiace se ti porto a casa?>> chiese, lo vedevo dalla sua espressione che non era affatto felice di ciò.
<<Si, tranquillo, non c'è problema, anche perchè devo finire di sistemare la valigia.>> dissi in modo dolce alzandomi e prendendo la mia roba.
Mi avvicinai alla cassa per pagare.
<<Cosa fai? Ho già pagato io.>> rispose ovvio.
<<Sei sempre il solito.>> sbuffai ed uscimmo dal bar.
<<Ne abbiamo già parlato.>> mi prese la mano accarezzandomela.
<<Antipatico.>> sbuffai.
Salimmo in macchina e mi riaccompagnò a casa.
<<Mi dispiace non poterti nemmeno accompagnare in aereoporto.>> disse frustrato.
<<Mi sembra che ne abbiamo già parlato, stai tranquillo.>> sorrisi accarezzandogli la mano.
<<Farò il possibile.>> disse determinato stringendomi la mano.
Gli lasciai un bacio a stampo.
<<Si ma adesso vai che sennò arrivi tardi.>> dissi e gli lasciai un altro bacio.
<<Ci sentiamo dopo, nena.>> mi sorrise.
Scesi dalla macchina avviandomi verso il portone del palazzo, appena entrai lo sentii sfrecciare via.
~~~
Ore 15:00
"Da: Paulo❤️ A: Aurora
Nena, sono quasi arrivato, aspettami."

Ore 15:05
"Da: Aurora A:Paulo❤️
Ti aspetto."

Ore 15:10
"Da: Aurora A: Paulo❤️
Paulo, devo iniziare ad andare, dove sei?"

Ore 15:15
"Da: Paulo❤️ A: Aurora
Sono arrivato! Sono all'ingresso."
"Da: Paulo❤️ A: Aurora
Girati."

Dopo aver letto quel messaggio mi girai subito trovandomelo davanti e di slancio lo abbracciai, cosa che lui ricambiò stringendomi forte a lui.

"Si avvisano i signori passeggeri diretti a Lamezia Terme di dirigersi all'imbarco."

Sentii la voce metallica pronunciare il mio volo e a malincuore mi allontanai di poco da Paulo.
<< Devo andare.>> dissi.
<<Appena arrivi chiamami, okay?>> mi accarezzò una guancia ed io annuii.
Mi baciò in modo dolce.
<<Buon viaggio, nena.>>

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SPAZIO AUTRICE
Ehilà, personcine carine!💞
Scusate il lungo periodo di assenza ma purtroppo ho avuto molti impegni scolastici, ma mi farò perdonare💪🏻
Detto questo spero che il capitolo vi piaccia, fatemi sapere che ne pensate tramite commento.
Continuo a +30⭐️⭐️⭐️

Mi hai stravolto i piani. -Paulo Dybala Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora