Parte 31 : Biscuit
La mia lingua continuò a muoversi freneticamente sulle morbide piante dei piedi di mia cugina ed io ero così occupata con quel lavoro che non riuscii a seguire bene la conversazione tra le mie due Padrone che continuavano a ridacchiare. In quel momento la mia mente era così annebbiata che non riuscivo a pensare a nulla, le unica cosa che aveva importanza erano quei due piedi meravigliosi davanti a me.
"Forse mi sto davvero trasformando in un cane" mi dissi, realizzando che in quel momento non ero in grado di pensare come un essere umano ed il mio cervello sembrava in grado di elaborare solo il gusto dei piedi di Kaley che non era molto intenso, cosa che mi deluse parecchio.
Mentre la mia lingua guizzava tra le dita dei suoi piedi, io vidi la mia saliva scivolare lungo la sua pianta e subito la mia lingua si spostò sul suo tallone per impedire che quella gocciolina cadesse sul pavimento. Tranquillizzata per non aver fatto un pasticcio, io ritornai a lavorare sulle dita di mia cugina, succhiandole vigorosamente e facendo un rumore che fece scoppiare a ridere mia zia.
- Cosa ne pensi del nome Dory ? - Kaley chiese a sua madre mentre lei spingeva entrambi i suoi alluci in profondità nella mia bocca.
- È un nome banale per un cane. Lady è un bel nome - disse zia Emma
- Molti cani si chiamano Lady - rispose mia cugina
Mentre le due donne continuavano a discutere riguardo il nome che avrei dovuto avere quando sarei stata in "modalità cane", io continuai a succhiare le dita di Kaley e mi stupii di quanto poco mi importasse di quella discussione...eppure avrei dovuto essere interessata, voglio dire, il nome è forse la cosa più importante che una persona possiede e toglierti il tuo nome è come toglierti la tua umanità. Dopo una rapida considerazione compresi perché ero quasi indifferente alla scelta del mio nuovo nome da cagnolina. Già da diverso tempo mi ero abituata ad essere chiamata "schiava" e nelle ultime settimane avevo sentito raramente pronunciare il mio vero nome.
All'improvviso sentii i piedi di mia zia toccarmi la schiena e dopo averla osservato per un attimo, io capii cosa lei desiderasse. Mi mossi in modo da essere parallela al divano e mentre continuavo a leccare i piedi di mia cugina, mia zia mi mise i piedi sulla schiena usandomi come un poggiapiedi.
- Non so, ci sono centinaia di nomi - disse mia zia, cominciando a fare un elenco - Nana, Molly, Ruby, Roxie, Bella, Biscuit, Minnie, Sassy, Trix .. -
- Aspetta, aspetta ! Cosa hai detto prima? - gridò Kaley interrompendo la madre
- Hmmm... Sassy, Roxie, Biscuit -
- Biscuit !! Sì è perfetto per lei, non trovi cagnolina ? - disse mia cugina, tirando fuori il suo piede dalla bocca e dandomi con esso dei colpetti sulla testa.
Io in riposta abbaiai molte volte guardando mia cugina negli occhi. Kaley sembrava veramente felice e per un momento mi appariva proprio come una bambina che stava scartando il suo regalo di Natale. Lei avvicinò la sua mano al mio viso ed io la leccai con devozione come una brava cagnolina, proprio mentre lei diceva :
- Brava la mia cagnolina, questa è la mia Biscuit -
Senza rendermene conto, io agitai il mio sedere come se stessi scodinzolando la coda che non avevo.
- Sembra che a qualcuno piaccia il suo nuovo nome - disse zia Emma mentre io continuavo a leccare le dita di mia cugina che si divertì giocare con la mia lingua.
Presto le mani di Kaley furono ricoperte dalla mia saliva e mia cugina se le asciugò usando i miei capelli, senza riuscire a nascondere un nuovo sbadiglio.
- È tardi, giocherai con il tuo nuovo cane domani. Ora devo preparare la sua cuccia - disse zia Emma, levando i suoi piedi dalla mia schiena ed alzandosi dal divano.
Non posso negare che fui un po' delusa dalle sue parole, speravo tanto di dormire ai piedi del suo letto come avevo fatto a Parigi e la notte che avevo trascorso a casa di mia zia poche settimane prima. Ancora una volta, la zia sembrò leggermi nella mente perché mi accarezzò i capelli e mi disse :
- Questa notte ho bisogno di riposo. Forse la prossima volta se ti comporti bene potrai dormire con me o con Kaley -
Madre e figlia stavano per uscire dal salotto ed io non sapevo cosa fare, dovevo alzarmi o dovevo seguirli come un cane ? Alla fine optai per questa ultima soluzione e quando raggiunsi la zia nel corridoio io vidi con stupore che non stava andando verso le scale per preparare la stanza degli ospiti, ma invece si stava dirigendo verso il seminterrato.
- Vai a dormire tesoro, domani mattina devi andare a scuola - zia Emma disse alla figlia che, dopo averle dato il bacio della buonanotte, si avvicinò a me e mi grattò dietro le orecchie dicendomi :
- Buonanotte Biscuit -
Abbaiai in risposta, le baciai freneticamente i piedi e con delusione osservai la mia bella cugina andarsene. Avrei tanto voluto seguirla, passare la notte con lei, continuare a leccare i suoi piedi meravigliosi e accucciarmi accanto a loro per dormire. Ma mia zia aveva deciso diversamente, quindi seguii la mia Padrona nel seminterrato.
- Scendi le scale normalmente, non voglio che ti rompa l'osso del collo - disse la mia Signora, accendendo la luce e cominciando a scendere le scale.
La temperatura nel seminterrato era sicuramente molto diversa dal resto della casa e ringraziai che fosse ancora settembre, ero sicura che in inverno sarei morta congelata laggiù.
- Per stasera dovrai accontentarti di questo - disse mia zia gettando sul pavimento due piccoli cuscini che erano all'interno di un vecchio armadio vicino la lavatrice ed indicandomi un vecchio tappeto arancione che sarebbe stato il mio misero e scomodo letto.
- Grazie Madame - io dissi e mi chinai per baciare le pantofole della mia Padrona.
- Domani avrai un po' di lavoro da fare quindi non andrai a scuola. Metti la sveglia alle sei del mattino ed inizia a pulire il pianoterra. Prepara poi la colazione per Kaley e servigliela a letto. Penso che sia inutile dirti come dovrai svegliare tua cugina... giusto ? - disse la zia inarcando un sopracciglio
- Sì Madame - io risposi, sapendo perfettamente che avrei dovuto usare la mia lingua sui piedi meravigliosi di Kaley.
- Bene. Una volta che tua cugina sarà sveglia sarai al suo servizio fino a che non andrà a scuola e subito dopo dovrai iniziare a pulire la sua stanza. Ma non fare troppo rumore, sono stanca e voglio dormire fino a tardi. Quando il resto della casa sarà pulito e non prima delle 11, potrai finalmente prepararmi una colazione leggera e venirmi a svegliare. Hai capito tutto schiava ? - lei disse mettendo il piede destro sulla mia testa
- Sì Madame - io risposi di nuovo con un filo di voce
- Ottimo. Allora buonanotte - la zia disse, togliendo il suo piede dalla mia testa.
- Buonanotte Madame - io dissi a mia volta, guardandola mentre lei risaliva le scale.
Mi distesi sul grande tappeto arancione e poggiai la testa sui due cuscini che erano così sottili che potevo sentire il pavimento duro sotto di essi. Non fu facile trovare una posizione comoda e ci volle molto tempo prima di riuscire ad addormentarmi. Ma il mio sonno fu di breve durata, infatti mi svegliai poco più di un'ora dopo con il corpo scosso dai brividi. Non avendo niente con cui coprirmi, io usai come coperta lo stesso tappeto e ringraziai Dio che fosse così grande da potermi avvolgere al suo interno. Per un momento non potei fare a meno di pensare alla mia misera condizione. Solo due mesi prima ero una delle ragazze più belle della scuola, ero ricca, ero il capitano della squadra di calcio e stavo per ottenere la mia prima parte in un film. Ora avevo perso tutto, non avevo più una madre, non avevo più una casa e non avevo nemmeno un materasso su cui dormire ed una coperta che mi tenesse al calduccio.
"Questa è la mia casa adesso " dissi a me stessa cercando di pensare che pochi metri sopra di me c'erano quelle donne splendide che avevano completamente cambiato la mia vita e, quando chiusi di nuovo gli occhi, un piccolo sorriso apparve sul mio viso.
Quando la sveglia suonò quasi mi venne un colpo perché il rumore era molto più forte di quanto mi aspettassi e quando mi alzai dal mio "letto" ero più stanca della notte precedente, tutto il mio corpo era dolorante. Sapevo però che non potevo perdere tempo, così mi diressi verso il piccolo bagno vicino la cucina e dopo una doccia veloce cominciai a spazzare i pavimenti come la zia mi aveva ordinato. Ancora una volta notai quanto era pulita quella casa e non potei fare a meno di essere impressionata da mia zia che a differenza di mia madre non aveva una cameriera, anche se poteva permettersela benissimo. L'unica stanza sporca era la cucina, ma solo perché alcune briciole dovevano essere cadute a terra la sera prima e mia zia non aveva avuto ancora il tempo di pulire. Ad un certo punto sentii il mio stomaco brontolare e dopo aver controllato di avere abbastanza tempo, io mangiai rapidamente una banana ,sperando di non rompere qualche regola della mia Padrona. Zia Emma non mi aveva detto di fare colazione ma non mi aveva neanche proibito di mangiare, così pensai di non aver disobbedito a nessun ordine, ma mi ripromisi di chiedere a mia zia se potevo fare colazione la mattina, per sapere come comportarmi in futuro.
Quando finii di mangiare, iniziai a preparare la colazione di Kaley e, seguendo le istruzioni che mia zia aveva scritto su un foglietto che avevo trovato sul tavolo della cucina, io preparai un cappuccino e un pacco di biscotti. Quando arrivai alla porta della stanza di mia cugina, io dovetti poggiare attentamente il vassoio sul pavimento per poter aprire la porta ed una volta dentro la stanza, dovetti stare attenta a non inciampare su qualcosa perché come al solito la stanza di Kaley era totalmente al buio. Dopo aver poggiato il vassoio sulla sua scrivania, mi avvicinai ai piedi del letto e mi inginocchiai. Infilai la testa sotto le coperte e quasi subito mi ritrovai con i piedi di mia cugino sul mio viso. Rispetto alla sera prima avevano un odore molto più intenso e mentre sentivo l'eccitazione crescere dentro di me, io iniziai delicatamente a leccarle i piedi. Ricordavo bene quello che era successo l'ultima volta e non volevo ricevere un altro calcio nel naso.
- Biscuit sei tu ? - chiese Kaley dopo qualche minuto con un filo di voce .
Abbaiai in risposta, mia cugina ridacchiò e cominciò a strofinare i suoi piedi sul mio viso. L'odore era meraviglioso e quando lei si rese conto che le stavo annusando con passione i piedi, Kaley intrappolò il naso tra l'alluce ed il secondo dito. La notte era stata molto difficile e pulire casa non è ciò che avrei certo voluto fare come prima cosa al mattino, ma se ogni giorno poco dopo essermi svegliata potevo annusare e godermi quei piedi meravigliosi, allora la mia scelta era stata giusta. Avrei fatto di tutto per quei piedi, anche dormire ogni notte sul pavimento.
Dopo qualche minuto Kaley notò il vassoio sulla scrivania, schioccò forte le dita e disse :
- Biscuit adesso basta ! Portami la mia colazione -
Uscii subito da sotto le coperte, porsi il vassoio alla mia Padrona che stava giocando con il suo cellulare e mi inginocchiai accanto a lei.
- È davvero utile avere una cagnolina con un paio di mani, non trovi ? - disse Kaley, scoppiando a ridere quando io risposi di nuovo abbaiando. Poi lei mi manovrò in modo che io fossi parallela al suo letto, con la faccia rivolta verso i piedi del letto - Ora stai ferma - e così dicendo lei appoggiò il vassoio sulla mia schiena.
Mentre ancora una volta venivo usata come un semplice pezzo di arredamento, io sentii Kaley che inzuppava i biscotti nel suo cappuccino. Mia cugina però non era ancora soddisfatta e piegò la gamba con una strana e scomoda angolazione e avvicinò un piede al mio viso, ancora una volta intrappolando il mio naso tra le sue dita dei piedi.
- Fai dei respiri profondi, voglio sentirti. Ma fai attenzione a non muoverti, se fai cadere la mia tazza sarai punita severamente - ordinò Kaley imperiosamente.
Iniziai ad annusare rumorosamente facendo attenzione a non muovermi troppo e non fu affatto facile perché ero così eccitata che avrei annusato e leccato con voracità quel piede. Non potei fare a meno di pensare che mia cugina faceva bene a trattarmi in quel modo, non ero diversa da un animale. Gli esseri umani potevano controllare i loro istinti, io invece avevo consegnato la mia vita alla mia più grande rivale solo per poter adorare i suoi piedi e quelli della sua bella madre. Mentre Kaley continuava a mangiare i suoi biscotti, io pensai di nuovo al mio nuovo nome e la mia figa cominciò a gocciolare quando dissi a me stessa :
"Piacere, io sono Biscuit il cane di Kaley...bau bau"
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An endless competition (Italian version)
General FictionJennifer Martin, aspirante attrice e capitano della squadra femminile di calcio della sua scuola, è costantemente in competizione con sua cugina Kaley, ma presto però l'inaspettata attrazione per i piedi della zia metterà a repentaglio ogni cosa. L'...