I loved you, bloody;; yoonmin

evening

Jimin stava consumando tranquillamente la sua cena nel salone con suo padre.
Parlavano del più del meno, di come procedevano le lezioni di violino e la scuola.

Poi una vibrazione attirò l'attenzione di tutti e due, proveniva dal telefono posato sulle gambe del figlio che iniziò ad arrossire quando abbassò lo sguardo verso l'apparecchio telefonico.
Era, ovviamente, Yoongi che chiedeva di poter offrirgli compagnia.
Aveva da poco il suo numero, li avevano scambiati il giorno precedente quando Yoongi gli aveva chiesto di uscire per la quarta volta.

-Jimin?- lo interpellò suo padre tossendo un po'.
-Scusami papà- disse il piccolo posando subito il telefono e continuando a mangiare sotto suoi sguardi perplessi.
Jimin non aveva raccontato di Yoongi a nessuno, nemmeno ai suoi due genitori.

Perché dovevano sapere di lui?Si stavano solo frequentando come semplici persone.
Non ne trovava la necessità di far sapere di un lui nella sua vita, nonostante sapesse sia suo padre che sua madre i gusti sessuali del figlio.
Scosse la testa, Yoongi era semplicemente una nuova e banale conoscenza nonostante il più grande si divertisse a fargli ogni genere di complimento.

Finito di mangiare, posò il suo piatto nel lavabo e si diresse velocemente in camera per rispondere al suo Hyung.
Chiuse la porta e si stese completamente nel letto, accendendo il piccolo telefono.
Yoongi adesso chiedeva se potessero videochiamarsi e Jimin andò nel panico ma poi accettò per non farlo insospettire.

Lo schermo si illuminò mostrando il viso del ragazzo che immediatamente sorrise al piccolo.
-Hey Jimin, scusa se ti disturbo ma stavo morendo dalla noia- disse con tono estremamente rauco che mandò in confusione la mente dell'altro.
-Stai bene hyung?- chiese avvicinandosi di più allo schermo.
-Affatto Jimin, credo di essere influenzato e domani non potrò venire a trovarti al lavoro mi dispiace-
Il piccolo fece una smorfia.
-Spero tu guarisca presto, hyung- disse con voce flebile.

-Ti manco già, Jimin?-