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Guido rapida, attenta alla strada anche senza mai distogliere lo sguardo dallo specchietto retrovisore. Non l'ho visto salirci di persona, ma una moto mi sta seguendo da quando ho lasciato il parcheggio del Black Mamba.
Decido di accelerare per l'ultimo tratto di strada, per poi curvare nel parcheggio sotterraneo della facoltà; parcheggio la mia macchina vicino ad alcune altre che sono rimaste li per chissà quale motivo e spengo motore e luci.
Ecco, la moto raggiunge il parcheggio, e fermatasi poco lontano dalla mia macchina vedo il ragazzo scendere, togliendosi il casco. Si guarda intorno, e nonostante il parcheggio sia leggermente illuminato credo che da quella distanza non possa vedermi. Lo vedo sorridere ed effettivamente Gaelle ha ragione, è un sorriso davvero niente male!
Viene incontro alla mia macchina e a colpo sicuro afferra la maniglia e apre lo sportello, sedendosi di fianco a me al lato passeggero.
Deglutisco a fatica e mi sento avvampare.
"È stato divertente, devo ammetterlo, ma ora non puoi più scappare."
"Pare sia così...."
"Non credi sia un tantino scortese non presentarsi nemmeno? È una questione di principio."
"Hai intrapreso un inseguimento stradale per una questione di principio?"
"Non esattamente, ma prima di passare alle domande prova almeno a fornirmi un nome."
"Un nome qualunque?"
"Preferirei il tuo, ma poi vedi un po' tu, vedrò di adeguarmi, ma volente o nolente prima o poi saprò come ti chiami."
Mi viene da sorridere, questo ragazzo ha tenacia da vendere, ma mi viene istintivo alzare gli occhi al cielo e sbuffare leggermente, per poi riprendere aria.
"Blanche, mi chiamo Blanche. Purtroppo non ho abbastanza inventiva per inventarmi una nuova identità."
"E lo trovi un dispiacere?"
"Dovrei dispiacermi?"
"Non so, vedi un po' tu... A mia discolpa posso dire che ho avuto una buona ragione, ma forse sedermi di fronte a te in un bar e inseguirti in moto la sera dopo è stato un tantino avventato..."
"Forse un pochino, già!"
"Credi che quindi dovrei andarmene?"
Allunga la mano verso lo sportello e fa per uscire, quando non so per quale motivo, istintivamente lo fermo.
"Aspetta!"
"Si?"
Si gira verso di me e mi guarda sorridendo; blocca quelle pozze azzurre sul mio volto e ancora una volta arrossisco. È un vizio che devo perdere.
Abbasso gli occhi e non parlo, scacciando ogni pensiero dalla testa, cosa diavolo mi è saltato in mente?!

POV'S MATT

La osservo mentre sembra combattuta sul da farsi, non sostiene il mio sguardo. I lunghi capelli neri le ricadono dalle spalle, spezzando quella sorta di perfezione che il vestito bianco crea sul suo corpo. Perché diavolo ho inseguito fin qui questa ragazza?
Continua a tacere, allora ancora una volta faccio per uscire dalla macchina.
"Non volevo rovinarti la serata, Blanche. Penso che tu possa tornare alla festa, buonanotte bella."
Scendo dall'auto e lascio cadere sul sedile un foglietto, di cui non credo si sia accorta. Rimane immobile mentre chiudo lo sportello e una volta raggiunta la mia moto la vedo ancora ferma, immobile con le mani sul volante. Mi metto il casco e faccio partire il motore, sgaso un po' e parto senza nemmeno pensare a dove andare; ho bisogno di aria. Pochi minuti dopo mi ritrovo davanti ad un parco, fermo la moto, scendo e mi metto a camminare tra gli alberi. Questo autunno è più freddo degli ultimi, decisamente.
Penso a cosa dire ai miei amici, Samuel non sarà contento del fatto che io abbia abbandonato la sua festa senza nemmeno avvisare, ma credo che spiegata la motivazione capiranno; tutto sommato sono stati i miei amici ieri a spingermi ad andare da lei.
Cerco nelle tasche dei pantaloni: chiavi, telefono ed eccolo, finalmente l'accendino. Prendo una sigaretta e la accendo, ispirando profondamente.
"Fumare fa male, lo sai?"
Ancora non è una voce che sono abituato a sentire, ma mi suona in qualche modo già familiare. Con una calma snervante mi volto verso dove proviene la voce.
"Ti stai preoccupando, piccola?"
Mi avvicino a lei, più di quanto non abbia mai fatto con una sconosciuta e apro la bocca, lasciando che tutto il fumo le finisca addosso.
"Mi hai seguito fin qui? Questo gioco si sta facendo sempre più interessante, dimmi, vuoi sfidarmi ad una corsa clandestina?"
"No, affatto, in moto vinceresti sicuramente tu e io non amo perdere."
"Quindi, che ci fai qui?"
"Ho pensato che si vive una volta sola, e che conoscendomi non uscirò ancora di casa tanto presto, quindi..."
Mi si avvicina e mi guarda negli occhi; mi osserva, mi studia e io sono attento ai suoi movimenti. D'un tratto si alza sulle punte e tenendosi alle mie spalle si sporge per baciarmi. Rimango immobile, sorpreso da una tale reazione e quando finalmente i neuroni connettono, faccio per sorridere e ricambiare, ma lei si stacca e si allontana in fretta.
"Buonanotte Matt!"
La seguo, ma faccio appena in tempo a vederla salire in macchina e andarsene. Scuoto la testa e sorrido; sto per portarmi una mano alle labbra, quando mi ricordo che non sono una ragazzina, e non dovrei avere certi comportamenti.
Faccio un tiro alla sigaretta, ma non ha più lo stesso sapore, mojito e non viene dalle mie labbra; la getto a terra e la spengo, mi incammino verso la moto e ritorno al Black Mamba.

R.E.D. ||Rhythm Extremely Dangerous||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora