Prologo

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Anonymous' pov

Era una fredda e soleggiata giornata di Giugno e la pioggia scendeva violentemente sulle famose strade di Richville.

Spesso tra i negozi dei cinesi e tra i kebabbari ambulanti del piccolo paese girava una gang, o meglio dire, La Gang.

La Gang era composta da membri alquanto ambigui, ma le più sexy, le più astute, le ragazze più ambite erano loro: Gaia e Elvira la figlia del grande Lello, il noto pornoattore di Richville.

Come ogni giorno si trovavano nel loro punto di ritrovo, nel posto più sicuro, o almeno era quello che credevano: L'Auchan di Giugliano.
I ragazzi erano allegri, mangiavano spensierati il gelato mentre si avviavano verso i loro motorini, ma in lontananza si accorsero che mancava qualcosa.

Era evidente, il motorino più appariscente, maestoso e colorato era scomparso: il formidabile libbetty di Anthony il Truccato.
Tutti rimasero sconvolti, un silenzio tombale dominava nella gang.

Anthony si buttò a terra piangente.
La pioggia gli scendeva violentemente sul corpo, l'asfalto caldo gli bruciava la pelle, era disperato.
Qualcosa era cambiato nella splendida cittadina di Richville, ma Gaia ed Elvira erano pronte a risolvere questo caso e riportare tutto alla normalità.

Richville: Il ladro del libbettyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora