Primavera

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   Mi alzo dalla poltrona ed esco fuori dalla mia stanza e vado nel balcone, quando un abbraccio caldo mi avvolge: è la primavera.

   Subito mi viene spontaneo pensare che fino ad un'ora prima pioveva; mi stupisco, dunque, di questo sole.

   Ad un certo punto un uomo esce, viene da me e mi spiega che la primavera è volubile.

   « Tutti elogiano la primavera durante le fredde mattine d'inverno e i torridi pomeriggi d'estate. Da lontano essa sembra meravigliosa, ma quando ci sei dentro ti senti frustrato dalla volubilità di essa. »

   Mentre il sole mi acceca penso che forse non ho mai visto così bene, ma l'uomo, senza ch'io dicessi nulla, mi dice: « Ti sei già sentito così preso alla sprovvista a causa della primavera. »

   Lo guardo attonito e un pensiero mi pervade: come sa ciò che penso?

   Ignora ciò che penso e mi racconta di quanto la primavera sia desiderata, ma poi porta le allergie, non sai quando piove e ti chiedi se devi portare o no l'ombrello: « Eppure sai? Quando per caso passi di fronte il mare durante il sole primaverile ti meravigli della bellezza della natura e di quanto sei fortunato ad assistere semplicemente a questo spettacolo. »

   L'uomo rientra e sparisce nel buio della stanza. Mi chiedo se stessimo effettivamente parlando della primavera.

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