2.Confusione

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Robin si alzò lentamente dalla sedia e uscì dall'infermeria, salì rapidamente le scale per arrivare alla palestra, arrivata lì,  bussò
<Avanti> rispose Zoro
<Devo parlarti> disse Robin entrando
Zoro non rispose, Robin si avvicinò e si sedette quindi iniziò a parlare
<Sono sicura che non te ne stai rendendo conto, ma la stai facendo soffrire, e tanto, quindi smettila di comportarti da marmocchio> disse Robin seria con un pizzico di ironia
<Io faccio quello che voglio> disse aspro con ancora i pesi sulle spalle
<Quindi vuoi farla soffrire?> chiese Robin
A quelle parole posò i pesi e si voltò verso il mare blu
<Come pensavo> sorrise lei
<È solo un consiglio il mio, Nami adesso sta male per colpa tua ma è una donna forte e si saprà riprendere in fretta> sospirò <Se continuerai così sappi che la perderai> disse alzandosi
<Non mi interessa la mocciosa> disse Zoro con il capo chino
<Va bene, io ti ho avvertito, quando la vedrai tra le braccia di un altro te ne pentirai> disse Robin uscendo
Zoro rimase solo, si sedette e cominciò a pensare, Robin aveva ragione. Aveva trattato male Nami e lui lo sapeva, sapeva che non doveva farlo, ma non poteva fare altro, lui era ex cacciatore di pirati e il futuro miglior spadaccino del mondo, doveva allenarsi e basta. In quei due anni aveva capito che voleva bene a Nami, la amava ma doveva stare lontano da lei per proteggerla, lei poteva avere di meglio, lui era rozzo e si allenava sempre non avrebbe avuto il tempo da dedicarle. Si alzò e continuò ad allenarsi, si ripeteva mentalmente che aveva fatto bene, doveva starle lontano.... o forse no?

Mi alzai dal letto, mi sentivo meglio,
Oh cavolo.. Robin aveva detto che doveva parlare con Zoro. Corsi, corsi, corsi e mi ritrovai nella nostra camera Robin non era li, ripresi a correre arrivai in cucina e non era nemmeno li, la vidi, era sul ponte, mi avvicinai a lei
<Robin> la chiamai
<Ciao Nami, ti senti meglio?>
<Robin.. tu... hai parlato?> chiesi
<Si, Nami> mi sorrise
<Ah> diventai cupa
<Tranquilla Nami> mi disse sorridendo
Chissà cosa le aveva detto, chissà cosa avrà pensato Zoro di me.. ad un tratto sentii un rumore e mi voltai, vidi Zoro scendere dalla palestra, il mio cuore iniziò a battere velocemente, sempre più veloce, Zoro veniva verso di me, il mio cuore stava uscendo dal petto quando lui mi passò vicino senza nemmeno degnarmi di uno sguardo.
Basta. Dovevo reagire, non potevo essere così stupida, al diavolo quello che aveva detto Robin, lui non mi vuole, non gli interesso, perchè sono così stupida, alzai il capo, sospirai e andai in camera mia tra poche ore ci sarebbe stata la festa per la mia sorellona, dovevo prepararmi

Arrivai in camera e mi riprovai l'abito che mi ero preparata per l'occasione era rosso, scollato, con la schiena nuda e un fiocco sul fondo schiena, mi piaceva molto anche se mi era passata la voglia di festeggiare ma dovevo essere felice per Robin in fondo era un giorno importante per lei, Robin entrò in camera
<Ah Nami, sei già qui> disse
<Si, mi preparo, manca poco> dissi pensierosa, non riuscivo a pensare ad altro, pensavo solo a quel buzzurro
<Robin.. che ti ha detto?> chiesi esitante
<Lo sai com'è fatto> 
<Ehm..Si..ma lui.. lui.. mi tratta malissimo ultimamente> dissi con voce tremante
<Non preoccuparti e adesso prepariamoci , stasera dobbiamo solo pensare a divertirci> disse sorridendo
<Giusto> risposi

La ladra e il demoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora