4. La verità

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Non poteva lasciarla andare, non adesso che sapeva che anche lei lo amava, doveva trovarla e dirle che gli dispiaceva per tutto e che  provava dei sentimenti per lei, quindi tornò sul ponte.
<Avete visto Nami?> chiese preoccupato
<No> risposero in coro <Cosa le hai fatto di nuovo?>chiese il cuoco
<Non sono affari tuoi> disse correndo a cercarla, la cercò in tutta la nave, ma non la trovò, in fondo era la sua specialità nascondersi. Zoro era disperato, correva su e giù ma lei non c'era mai,  ad un tratto fu fermato da una mano, Robin.
<Robin, dimmi dov'è> disse serio
<Hai detto che non ti importa>
<Robin..>
<Allora?> chiese maliziosa
<Dimmelo.. ti prego> disse Zoro
<È nella sua camera, nell'armadio>
<Grazie>
<aspetta>
<dille la verità, tutta la verità> disse Robin, Zoro si voltò verso di lei ma ormai stava già correndo per paura che scappasse ancora

Piangevo, ero rannicchiata nel mio armadio ad un tratto sentii un rumore di chiave e qualcuno che apriva l'armadio, ero stata scoperta
<Nami, ti prego, ascoltami> mi disse Zoro, sembrava sincero ed era così bello, ero riuscita a dirgli di no una volta la seconda non ci ero più riuscita, quindi mi alzai e mi misi sul letto, lui venne vicino a me
<Nami, ti devo dire delle cose>
<Cosa vuoi da me?>
<Nami so che ho sbagliato non so che mi è preso, cioè in realtà lo so ed ecco perchè ero strano in questi giorni sapevo che sarebbe successo prima o poi, io sono un mostro, volevo stare lontano da te ma non ci sono riuscito, io.. io.. > sospirò accarezzandomi il volto <io.. volevo proteggerti da me stesso e ti chiedo perdono, Nami> abbassò lo sguardo
<Perchè mi hai detto quelle cose?>
<Non sopportavo di vedere che quello ti toccava> ammise
<Ah, geloso?> dissi con un pò di speranza negli occhi
<Non voglio che ti tocchino>
<Rispondimi>
<Si..Nami..sono estremamente geloso non sopporto nemmeno quando ti fa tutti quei complimenti ma mi trattengo però prima non ci sono riuscito, il cuoco non può, non deve toccarti nessuno.> Rimasi sbalordita, aveva detto quelle parole con un tono così dolce
<Hai esagerato> sospirai
<Lo so e mi dispiace, perdonami> disse guardandomi negli occhi, era così bello
<Ok> dissi <però, aumenterò il tuo debito per i danni morali che mi hai provocato in queste settimane> sorrisi
Vidi Zoro voltarsi verso di me ghingnando, ma sapevo che era felice
<Va bene,ma..> sospirò poi si avvicinò a me e mi diede un bacio e ad un tratto sentì la sua lingua nella mia bocca e il sapore di sake, il suo dannato sapore mi faceva impazzire, dopo un pò ci stacammo
<Nami..> mi guardò imbarazzato e mi prese tra le sue forti braccia
<Anch' io ti amo buzzurro> sorrisi e insieme tornammo sul ponte

La ladra e il demoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora