"così tutor, pensi di potermi gestire?" Suga sporge in avanti i suoi gomiti mordendosi il labbro mentre il signor Cho inizia la lezione. Mi comporto come se non sentissi il suo perverso commento e leggo la pagina che ci è stata assegnata.
un sospiro sfugge alle labbra fastidiose "non sei divertente", dice ritornando al suo posto.
mi sposto più a sinistra per allontanarmi da lui, lui lo nota e ridacchia piano.
il resto della classe mi invidia, essere il miglior studente mi rende il lavoro più facile.
il signor Cho ci manda fuori per il pranzo, non ho fretta come gli altri studenti,mi prendo il tempo per afferrare il mio pranzo dal cibo che porto da casa mia, dal momento che il cibo fa schifo qui.
la classe è vuota quando me ne vado, c'è solo il signor Cho che raccoglie delle carte.
"spero che Min Yoongi non ti dia problemi mentre lo istruisci".
annuisco leggermente lo stesso.
"beh, non dovrei preoccuparmi che una ragazza come te non permetterebbe mai a Min Yoongi di essere una cattiva influenza" sorride l'insegnante sollevando gli occhiali dal bordo del naso.
"si" mi inchino prima di andare a pranzo.
camminando lentamente per le scale stringo i pugni per lo stress improvviso.
semplicemente fantastico! perchè devo essere la sola a insegnare a quell'idiota che ti fa venire il mal di testa solo a guardarlo, allora non è il lavoro degli insegnanti...insegnare davvero.
mi strofino le tempie mentre mi siedo sulla panchina del cortile, la tranquillità dell'esterno mi da gioia, apro la mia scatola da pranzo tirando fuori un panino. lascio che il sole riscaldi la mia pelle color latte.
stare fuori era molto meglio che dentro la caffetteria c'era tanto rumore qui fuori invece no...m piaceva stare da sola mi sono abituata alla sensazione dopo un pò.
a mamma piacevano gli spazi aperti, lei mi portava sempre in campeggio quando mio padre era fuori città. è cresciuta sull'isola Jeju quindi è stato difficile per lei trasferirsi in città a Seoul quando sposò papà.
vorrei che la mamma lo avesse lasciato quando avremmo avuto la possibilità di trasferirsi a jeju e vivere vicino alla spiaggia...parlava sempre delle spiagge e di come l'acqua fosse limpida. Immagino che mamma lo abbia lasciato non proprio nel modo in cui volevo andarmene.
prendo un piccolo morso del mio panino decidendo di sdraiarmi sulla panchina a guardare le nuvole,fisso le nuvole blu che formano delle figure.
"potrei aggiungermi?" mi siedo velocemente per vedere Sohee che mi sorride seduta dall'altra parte della panchina.
"quella nuvola sembra un coniglio" indica una nuvola mentre sto zitta a guardare la ragazza che fino a poco tempo fa era la mia migliore amica, la persona con cui condividevo i miei più profondi segreti.
ma quello è il passato.
improvvisamente la campanella suona segnalando la fine del pranzo.
"dovrei andare in classe" dico le mie parole appena udibili, lei aggrotta le sopracciglia aprendo la sua bocca per pronunciare qualcosa quando una voce la chiama.
"Sohee! vieni andiamo in classe" entrambe ci giriamo per vedere la nuova migliore amica di Sohee: Lee Jiwoo.
mi guarda male non appena mi vede accanto a Sohee.
la sua e la mia "presunta" famiglia hanno avuto una rivalità per secoli, essendo entrambe figlie del CEO hanno portato Lee Jiwoo ad odiarmi.
ha rapidamente allontanato Sohee dalla mia parte "non essere vicino a questa sporca ragazza"
Sohee mi ha rivolto uno sguardo di scuse, io l'ho ignorata mettendo il mio panino mezzo morso dentro il mio pranzo al sacco,l'appetito improvvisamente mi è scomparso.
cammina lentamente verso la mia classe non aspettando di iniziare il tutoraggio con il cretino, invece decido di fare una deviazione verso la biblioteca della scuola.
entro nella tranquillissima biblioteca,con file di libri,non mi è mai piaciuto molto leggere i libri,mi godo semplicemente il silenzio delle biblioteche. mi sono trovata un tavolo vuoto sul retro degli scaffali dei libri. seduta lì ho appoggiato la testa sul tavolo chiudendo gli occhi.
una risata riempì le mie orecchie, sbuffai e dissi:
"jimin sta zitto o ci metteranno dei guai" ho aperto un occhio alla voce familiare.
ho visto il mio fratellastro Jin ridacchiare mentre colpiva scherzosamente un ragazzo con un libro.
ho provato rapidamente a scappare senza essere vista da lui, ma non appena mi sono mossa la sedia ha scricchiolato.
"Solbi?" mi bloccai mentre i due ragazzi mi guardavano stranamente.
ho dato loro lo stesso sguardo in ricambio.
"che cosa stai facendo qui?" chiese Jin, non dissi nulla afferro il mio cestino e mi allontano quando sentii un braccio toccarmi la spalla.
"ma tu non dovevi farmi da tutor?" ho sentito Suga parlare, il mio cuore si è fermato al suo braccio su di me a contatto con la mia pelle.
ho urlato.
"levati!" gli ho urlato prendendo un libro da uno scaffale e colpendolo.
"hey!" Suga urlò coprendosi dai miei colpi, ma io continuavo a colpirlo finchè Jin non mi ha allontanato da lui.
"non toccarmi!" ho urlato a Jin che continuava a stringermi tra le sue braccia. esitò a sollevare le braccia da me.
i tre ragazzi mi fissavano mentre prendevo il mio pranzo al sacco e me ne andavo.
***
"voi due siete in ritardo" il signor Cho guardò me e Suga entravamo in classe. Suga pensava fosse una buona idea seguirmi dopo che aveva messo il braccio nella mia spalla in biblioteca.
"e.." disse Suga apparentemente senza parole.
"Kim Solbi, è per caso una distrazione per te avere Min Yoongi affianco a te?" il signor. Cho ha chiesto deluso.
"no" ho detto fermamente tenendo il mio pranzo strettamente al mio fianco.
"allora forse ad entrambi non dispiacerebbe la detenzione scolastica" Suga ed io alzammo le spalle.
più tempo in punizione a scuola meno tempo a casa.
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S/A
un' altro aggiornamento!!
fino al prossimo capitolo!
XOXO
media: suga & solbi
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Let Me Know BTS; Suga
FanfictionVorrei non averti mai incontrato, grazie a te ti sto lasciando entrare. So che mi distruggerai e mi lascerai distrutto, ma non posso fare a meno di sentirmi libero quando sono con te. Fammi sapere se mi farai del male, anche se mi piacerà il dolore...