pov ken
mi ricordo quel mattino quando io, lucas, sara e federic ci unimmo all'avanguardia del 104 corpo cadetti per riconquistare il distretto di hermina.
fu quella mattina di due giorni fa che conobbi e persi cosi tante persone in un giorno.io quella mattina ero fresco come al solito arrivai al distretto con gli altri e conobbi quasi tutti i cadetti del nuovo corpo ma nessuno che fosse alla mia altezza . quando ci divisero in squadre fini con dei ragazzi del 104 di cui adesso non ricordo i nomi.
dopo qualche ora iniziò l'operazione i primi quattro giganti riuscii ad abbatterli tranquillamente da solo ma quando arrivarono in massa i miei compagni mi aiutarono, purtroppo fallirono e morirono,le loro morti le sento ancora colpa mia,non ero stato in grado di proteggerli nonostante fossi il più forte del mio corpo cadetti.
come ho già detto i miei commilitoni sono tutti morti, sono rimasto da solo e non avevo idea di cosa fare o di dove andare ma una cosa era certa,non volevo morire.intorno a me la città era devastata dai giganti e qua e la volavano con il movimento tridimensionale alcuni soldati che attaccavano i giganti con una convinzione tale che capii subito che erano condannati.
"loro ormai sono morti..."pensai mentre mi allontanavo con l'attrezzatura per il movimento tridimensionale"l'unica cosa che conta ora è sopravvivere"aumentai la pressione delle bombole dei gas in modo da accelerare la velocità della mia andatura.
ero ormai arrivato sulla via principale e procedevo verso il cancello che separava la civiltà umana dal mondo esterno quando senti una voce femminile urlare,volevo ignorarla perché sapevo che una persona che urla è una persona che sta per morire ma quella voce mi chiamava,e mi attirava come una calamita,un richiamo a cui non potevo non rispondere. mi girai e mi diressi verso la voce. 5 metri alla mia destra trovai un'anomalo intento a fissarsi le mani gli arrivavo dal fianco quindi non si accorse di me per il momento.in mano teneva una ragazza,capelli biondi,occhi azzurri,esile."che ci fa una ragazza come quella nella milizia?"pensai.
senza pensarci due volte sguainai le spade"ehi,guardami!" urlai come speravo il gigante si girò ed è li che agii.feci uno scatto verso il molosso e mentre gli passavo davanti con le spade protese gli tagliai gli occhi.quest'ultimo mollò la ragazza e si porto le mani in faccia.mentre la ragazza cadeva sparai i rampini sui muri opposti a lei e mentre mi tiravano verso di loro presi la ragazza per i fianchi appena prima che toccasse terra,non sarei riuscito a non farci cadere a terra perciò l'abbraccia per proteggerla dall'impatto col terreno,rotolammo tre volte prima di fermarci a terra abbracciati ,io sotto coricato per terra e mezzo stordito, lei sopra ferita ma intatta.
"grazie "sentii dire dalla ragazza si alzò e mi tese la mano in modo che potessi fare lo stesso,la strinsi e mi tirai su.
"Potrei sapere per chi ho appena rischiato la vita"chiesi con tono stizzito e dolorante."mi chiamo..."si fermò come se stesse decidendo se dirmi il suo nome o no poi si decise e continuò"mi chiamo Historia ,Historia Reiss anche se gli amici mi chiamano Christa Lenz,tu chi sei?" "io sono una recluta del 105.corpo cadetti mi chiamo ken,Ken ackerman, per gli amici soltanto ken" "piacere di conoscerti Ken, che ne dici di andare a cercare i nostri amici"mi disse."certo" risposi "fai strada"
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l'attacco dei giganti
Teen Fictioncome sarebbe vivere nel mondo de l'attacco dei giganti.ecco una storia ce ve lo rivela