Lo osservò con occhi umidi e appannati, mentre il labbro tremava e teneva le dita dei piedi arricciate. Cercava inutilmente di bloccare un pianto che gia' scorreva velocemente come un fiume alla ricerca del mare.
Ammirava la sua stella, luminosa fino a poco tempo prima, che stava perdendo lucentezza.Cosa ci faceva lì quella donna? Perché stava abbracciando con foga quello che era il suo uomo, perché stava baciando il suo amato sussurrandogli dolci parole?
Li vedeva nudi, senza pudore, poiché ancora nessuno dei due si era accorto della sua presenza indesiderata.
Solo al cadere della busta della spesa sul parquet (rotolarono sotto il letto matrimoniale due mele) il traditore volse il proprio sguardo verso l'arco d'entrata.E fu lì che lo vide, tremante, ormai colto in pieno nell'atto imperdonabile.
Nella stanza calò un silenzio mortale, che cadde a l'intervenire della donna, adirata con il proprio fidanzato e totalmente dispiaciuta ed imbarazzata con il cornuto.
Byeong Kwan ancora singhiozzava e sperava che tutto quello che stava vedendo altro non fosse che una falsità, un incubo.Indietreggiò fino alla parete e mollò la presa delle gambe, cadendo al suolo, rannicchiato, come per proteggersi da tutte le bugie di quegli anni passati nel paradiso.
Sentiva le fiamme dell'inferno bruciargli il cuore.
Faceva dannatamente male sapere di essere l'unico che amava con l'anima in quella relazione così tanto desiderata, sin dal terza media.Il traditore, impallidito e con gola secca, cercò di avvicinarsi al fidanzato, ma questo con un urlo, che andò ad affievolirsi in un pianto disperato, lo cacciò.
Doveva andarsene dalla loro casa, il loro piccolo appartamento che avevano sempre desiderato, portare via con sé quella puttana (che scoprì poco piu' tardi essere una collega dell'ex) e non farsi piu' vedere, lui e la sua faccia del cazzo.Sentì solo la porta chiudersi un ora dopo (la donna se ne era subito andata e il traditore aveva iniziato a fare le valigie).
Non seppe precisamente quanto rimase lì.
Si svegliò la mattina presto con gli occhi arrossati, la pelle sciupata ed una gran voglia di gelato.
Prima di fare qualunque cosa, però, prese il telefono per inviare un messaggio vocale al proprio migliore amico, avvisando che sarebbe arivato tardi a lavoro poiché il suo fidanzato (anzi, ex) lo aveva tradito malamente e aveva bisogno di piu' tempo per prepararsi.Fatto ciò si alzò e scuotendo il capo, come a scacciare uno strato di ubriachezza, si alzò a fatica, il naso da soffiare.
Sapendo di avere dei fazzoletti nel cassetto del comodino, andò a prenderlo.
Ma si ritrovò tra le mani una scatola con dentro un anello da tre carati.Si ritrovò con una piena che sgorgava con piu' insistenza della sera prima e imprecazioni su Dio che salivano con ira possente lungo l'ugola.
Perché il destino aveva dovuto far innamorare lui, Kim Byeong Kwan, di un cretino come Park Jun Hee.
Non sapeva se avrebbe mai trovato una stella migliore di lui.
Gli sembrava di essere dentro un grande, enorme buco nero.
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Il caffè amaro, l'ennesimo della giornata, scese lungo la gola secca e rossa per lo sforzo della sera precedente.
Era appoggiato alla parete di gesso dello studio.Kim Byeong Kwan lavorava in una marca abbastanza conosciuta tra le strada di Seoul, la propria città natale. Fornivano prodotti sportivi e capi d'abbigliamento.
Però per tutta la mattinata non era riuscito a concentrarsi. Nessuna nuova idea e i vecchi clienti avevano fissato un nuovo appuntamento per riparlare di alcune cose di cui non erano soddisfatti.
Uno schifo, insomma.Ed ora eccolo lì, distrutto in modo indescrivibile con il cuore che urlava e gli occhi sporchi di lacrime tutto a causa di un uomo.
Di un uomo dalla pelle bellissima, gli occhi scuri così luminosi di sogni e passioni e voglia di migliorarsi, il sorriso insolito dove con i denti mordicchiava il labbro inferiore e quei capelli così sottili soffici e profumati che cazzo si rese conto di amarlo ancora dopo tutto quello che gli aveva fatto.
Sospirò.
<<Quanto sono stupido...>>
<<L'hai scoperto ora?>>
Lo derise una voce cristallina, affiancata da una pacca sulla spalla e un sorriso smagliante che quasi raggiungeva gli orecchi.
Kang Yoo Chan, amico intimo e collega, gli prese la tazzina del caffè dalle mani e ne diede un sorso, guardandolo dispettoso così come farebbe un bambino.
<<Oh...non ti ho visto arrivare. Hai anche tu la pausa?>>
<<Già, già. Sai, sono riuscito a firmare un contratto con quel supermercato che apriranno tra poco. Hanno chiesto se potevamo fornirgli scarpe da corsa.
Il vecchio cliente non apprezzava il colore dei prodotti. Penso che il signor Lee mi voglia per questo>>.Byeong Kwan lo vide nervoso, forse anche a causa della cotta bestiale che il più piccolo provava per il capo.
Perciò, dandogli delle pacche sulle gambe (riusciva ad arrivare lì dalla sua seduta) gli sorrise, per quel che poteva:
<<Non essere timoroso, sai come è fatto Dong Hoon>>.
L'amico gli lanciò un occhiataccia per il tono informale.
<<Parla per te. Sei tu il suo preferito, non io. Purtroppo.>>
Ridacchiò la testa di cocco tinta di un luminoso biondo platino, arrossendo spontaneamente al pensiero del superiore.
Byeong Kwan si soffermò, distrattamente, sul viso di quello che era il suo migliore amico.
Grandi occhi di un luminoso color tronco di quercia e naso non troppo piccolo.
Labbra non poi così piene e orecchie tondeggianti.
Doveva ammetterlo.
Yoo Chan aveva un qualcosa di affascinante.
Ci avrebbe pure fatto un pensierino se non fosse stato un amico fin troppo caro per provare qualcosa di piu' all'amore fraterno.Sentì le lancette dell'orologio da polso scoccare la fine della pausa.
Perciò, con un sospiro, si alzò svogliatamente dalla sedia e, cogliendo di sorpresa il piu' piccolo, gli diede un abbraccio, come in cerca di conforto.
<<Byeong Kwan, oggi sei molto piu' sensibile, eh?>>
<<Sai com'è...Jun Hee mi ha appena tradito. Ancora non riesco a credere che tutto ciò sia successo poche ore fa->>
Yoo Chan lo interruppe, scuotendolo lievemente per le spalle
<<Stasera usciamo, ok? Andiamo da Soo Young a bere. Pago io. Fatti trovare pronto alle nove>>.
Byeong Kwan annuì soltanto.
Gli avrebbe fatto bene cambiare aria.
E poi sicuramente Soo Young gli avrebbe dato un ottimo consiglio.Guardò per un ultima volta il fidato compagno d'infanzia e con tono scherzoso, gli spettinò i capelli:
<<Ed ora esci dal mio ufficio, collega>>.
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black cat. sehyoon×byungkwan
FanfictionByeong Kwan non ha molta fortuna in amore. Non l'ha mai avuta. Al tradimento del suo ragazzo, Jun Hee, si ritroverà a dover affrontare per l'ennesima volta il dolore di avere il cuore spezzato. Lo consolerà per quel che è possibile Yoo Chan, suo a...