Capitolo 6

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To: Der

Hey

From: Der

Non dovresti prepararti per il ballo?

To: Der

Sono pronto.. ma non importa dato che non ho nessun appuntamento.

From: Der

Dai Stiles, tirati su.

To: Der

Non riesco. Non voglio andare.

From: Der

Stiles, è il ballo dell'ultimo anno, se non andrai te ne pentirai, lo sai.

To: Der

Non credo me ne pentirò.

From: Der

Peccato. Avevi detto a Scott che saresti andato.

To: Der

Sì sì, ti scrivo più tardi, Scott mi sta urlando dietro.

From: Scott

E' tutto pronto?

To: Scott

Sì, rilassati.

From: Scott

Non sei preoccupato?

To: Scott

Non proprio.

From: Scott

Ma come fai?!

To: Scott

Rilassati Scott!

From: Scott

Okay, okay.. ma giuro su Dio che se arrivi in ritardo...

To: Scott

Non sarò in ritardo.

STILES'S POV

Stupido ballo, non volevo neanche andarci. Perché dovrei? Tutti i miei amici hanno un accompagnatore, tranne me. Sarò il terzo incomodo di tutta la scuola.

Sospirai guardando Scott cercare di allacciarsi la cravatta per la quindicesima volta forse?

"Fermati." gli dissi avvicinandomi a lui per aiutarlo.

"Grazie."

"Perché sei così nervoso? E' solo uno stupido ballo scolastico."

"Non lo so.. Solo lo sono.."

Quando si finì di preparare scendemmo in soggiorno.

"Perché non posso andare con la mia Jeep?" gli chiesi confuso e deluso dal non poter andare al ballo con Roscoe, sarebbe stata l'unica cosa che mi avrebbe fatto sentire meglio probabilmente.

"Perché ci ho trovato un passaggio migliore." Alzai gli occhi al cielo e aprì la porta di casa uscendo quando Scott mi prese per un braccio. Lo guardai confuso e notai che stesse guardando un punto fisso dietro di me. Mi girai e vidi Derek appoggiato ad una limousine nera con in una mano un piccolo cartello con su scritto: 'Vuoi venire al ballo con me?' e nell'altra mano notai un piccolo bouquet di rose.

Avevo il cuore che batteva a mille e quando lo vidi avvicinarsi a noi il mio battito aumentò, se possibile. Mi coprì la faccia con le mani mormorando "O mio Dio."

Mi girai verso Scott e: "Perché glielo hai detto?!" gli urlai e Scott mi sorrise innocentemente.

Derek nel frattempo si era messo affianco a me, non mi aveva ancora detto una parola ma con lo sguardo mi stava silenziosamente chiedendo una risposta. Io annuì nascondendo di nuovo il viso tra le mani, ancora non ci potevo credere. Lui mi abbracciò ridendo per la mia reazione.

"Ti odio così tanto." mormorai con il viso nell'incavo del suo collo.

"Non è vero." rispose. "Vieni qui." mi disse dandomi le rose e asciugandomi la piccola lacrima che stava scendendo sul mio viso. Non mi accorsi nemmeno di star piangendo, di gioia ovviamente. Io risi leggermente e lui prendendomi per mano mi condusse nella limousine.

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