- Mamma non ce l'ha fatta.
Da quegli occhi lucidi di Sabrina adesso scendono fiumi di lacrime, tra singhiozzi e aria che manca.
Quell'atmosfera quasi piacevole di svago che si era creata è svanita in un frammento di secondo, come un'esplosione. Forse in due attimi, come un vetro che si rompe: un attimo prima si formano le crepe, poi un attimo dopo crolla tutto in mille pezzi.
Alice cerca di tenerla tra le sue braccia esili, ma il dolore di Sabrina è come una valanga, una valanga che la sta devastando dentro. Cerca di asciugarle le lacrime, di tranquillizzarla, di farla respirare con calma.
- Non può essere, non è possibile.
Sabrina ripete continuamente questa frase, nel tentativo di convincere sé stessa che non è accaduto nulla di brutta.
Guarda negli occhi Alice.
- Non è morta, vero?
Alice non riesce a darle una risposta, ha un nodo alla gola. La abbraccia e la stringe forte, senza dire nulla, trattenendo a fatica le lacrime vedendola così distrutta.
Sabrina si perde tra le sue braccia, ci sprofonda dentro.
In fondo tutti hanno bisogno di due braccia dove sprofondare, perdersi, in un momento pieno di tristezza, di un abbraccio che trasmetta tutto il bene e il supporto di questo mondo, che solo una persona cara può dare, non una persona qualunque.
Arriva un altro messaggio.
- Mi raggiungi stasera?
- Sì.
Sabrina si alza tra le lacrime e apre l'armadio. Alice comprende che non è nelle condizioni e si alza anche lei.
- Ti do una mano, ci penso io.
Alice fa sedere Sabrina nella sedia della sua stanza e si piazza davanti l'armadio. Un armadio così caotico non lo aveva mai visto, nemmeno il suo è così dispersivo e caotico. Troppi cassetti e troppi vestiti tutti ammucchiati.
- Non riesco a crederci, perché? La sento qui con me.
- Ma Sabri, è normale che la senti accanto a te, non ti lascerà mai da sola, è sempre con te.
Ha lo sguardo perso nel vuoto, in direzione del pavimento. Le è passata la fase più acuta della notizia, ora sembra più calma. Ma le lacrime scendono silenziosamente sul suo viso. Ha un'aria rassegnata adesso, sconvolta ma rassegnata. Sente un senso di inutilità addosso perché non è riuscita a fare qualcosa in questa situazione, e il destino inesorabile ha portato via la persona più importante della sua vita: un incidente. Un dannato incidente. Pensava di poter scorrere ancora tanti anni con lei, è incredula.
- Non mi sento di fare niente.
- Tranquilla,riposati. Penso io a tutto.
Dopo aver finito di sistemare il borsone con l'essenziale, sistemato la cucina e la stanzetta, va da Sabrina che era rimasta seduta sul divano, isolata nel suo mondo.
- Andiamo, ti faccio compagnia per prendere il taxi.
Escono e chiudono tutta la casa, prendono l'ascensore e scendono giù.
È tutto buio fuori, alcuni lampioni nemmeno funzionano. Chiamano il taxi tramite un'applicazione e arriva in meno di cinque minuti.
- Grazie mille, davvero.
- Mi dispiace davvero tanto, ti sono vicina, non esitare a chiamarmi se hai bisogno. Ti voglio bene.
Si abbracciano, Sabrina sale sul taxi, Alice si incammina verso casa.
Ha la testa immersa nei pensieri, scoppia a piangere mentre cammina.
Alice ha una corazza, ma ogni cosa che vede e che sente le resta impressa, non è così forte come sembra, dopo poco tempo esplode.
Arriva a casa, butta tutte le sue cose in un angolo della stanza e si butta nel letto, sfinita, triste.
- Tutto ok?
È mamma. Decide di chiamarla.
Trascorrono due ore a parlare, Alice le racconta tutta la vicenda. Poi parlano del più e del meno, i soliti aggiornamenti su quello che succede e su come va lì in Sicilia, su parenti, amici e conoscenti.
Quando stanno per salutarsi, mamma la interrompe.
- Quando pensi di scendere? Mi manchi.
- Anche tu. Volevo scendere per Pasqua.
- Fammi sapere per quanti giorni puoi stare qui così vediamo di prenotare l'aereo e scendi. Non vedo l'ora!
- Anche io, buonanotte.
In realtà Alice non ha nemmeno un briciolo di sonno, ha ancora la testa piena di pensieri, non ha nemmeno fame.
Cuffiette, volume al massimo.
Riproduzione casuale.
Articolo 31 - Domani
Riescono a comprenderla, le loro canzoni per lei sono tutte ricche di significato.
"E mai nessuna foto renderà giustizia al tuo sorriso quando esplode all'improvviso sul tuo viso."
Sorride.
Questa frase le era stata dedicata da un suo amico che provava a flirtare con lei, e aveva definito così il suo sorriso. Lei però lo aveva friendzonato, non provava nulla per lui. Ogni tanto il suo pensiero vola da lui, nemmeno lei sa il motivo.
Aldo è un ragazzo mingherlino, timido, innamorato follemente di Alice, mentre lei non è mai riuscita a vedere qualcosa che va oltre l'amicizia. Ogni tanto si sentono per messaggi, ma niente in particolare; ogni discussione però finisce con un suo "Ti penso" a cui lei puntualmente non risponde, non lo vuole affliggere più di così.
Guarda l'ora, è tardi. Prima di andare a dormire vuole informare Dario su cosa era successo, lo ritiene giusto dopo l'interessamento da parte sua.
Sintetizza il più possibile con un messaggio l'accaduto, dopo dieci secondi vibra il cellulare.
- Mi dispiace davvero tanto, le scriverò un messaggio domani.
- Aspetta qualche altro giorno, è molto giù.
- Grazie del consiglio. Volevo chiederti una cosa...
Quei puntini di sospensione, sono qualcosa che insospettiscono sempre Alice, nascondono sempre qualcosa, qualcosa che la lasciano sempre di stucco.
- Certo, dimmi pure.
Per fortuna nei messaggi non è facile far trasparire le emozioni, si è agitata.
- Ti va di andare a fare colazione domani?
- Va bene, appena mi sveglio ti scrivo. Buonanotte.
- Buonanotte a te.
Perché gli ha risposto in quel modo? Nemmeno è il suo tipo e ci prova spudoratamente con la sua amica Sabrina. Perché quella colazione insieme? La mente preparava per lei un bel cocktail di pensieri per alimentare i suoi sogni notturni.
Passa dal bagno, si mette il pigiama e si infila sotto le coperte.
- Vedremo.-, sussurra a se stessa.
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L'ultimo disegno
ChickLitLei, Alice, studentessa di Medicina, incontra Francesco casualmente, in una occasione molto particolare, dove si conosceranno e scopriranno che sono tante le cose che li accomunano. Però, quel loro tempo trascorso insieme e lo splendido rapporto che...