2. La notte

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Capitolo un po "caldo"

~Lydia

Il primo giorno di scuola si è svolto proprio il venerdì, non so di preciso perché, forse per via di alcune ultime cose da sistemare all'interno della scuola. Quindi domani non c'è scuola!

Mi vestii con una maglietta nera leggermente scoperta e un paio di pantaloncini di jeans corti. Mi truccai leggermente mi misi le mie scarpe con tacco 9 cm e mi avviai con l'auto a casa di Stiles.

Non so cosa mi aspettasse: c'era suo padre? Avremmo solo guardato film o altro? Me ne sarei andata per che ora?
Non so perché mi porgevo così tante domande, insomma sono uscita con tanti ragazzi ma con nessuno mi sono comportata così.

Arrivata davanti casa sua parcheggiai l'auto e mi avviai verso la porta.
Prima feci un lungo respiro e poi bussai.
Non feci in tempo di dire "ciao" che lui mi aveva già dato un bacio leggero sulle labbra.
S - sei splendida
- grazie, anche tu
Non era la prima volta che entravo in casa Stilinski, anzi era come una seconda casa. Ci accomodammo seduti sul divano per guardare un film horror, lui poi si sdraiò e mi fece cenno di sdraiarmi di fianco a lui. Arrossii.

- ho paura di questo film
S - non si può confrontare questo a quello che viviamo tutti i giorni
- hai ragione, era solo una scusa perché tu mi stringessi.
Lo sentii ridere.
- dov'è lo sceriffo?
S - fa la notte e credo tutto il week end ma non su cose soprannaturali. Disse ridendo
Dopo sentii le sue dita morbide spostarmi una ciocca di capelli dietro all'orecchio e subito dopo sentii le sue labbra carnose sul mio collo, baciandolo.
Mi girai nella sua direzione e mi prese il viso tra le mani che poco dopo andarono sui miei fianchi fino a finire nell'intimità.
Gemetti.

Fummo interrotti dalla suoneria del mio cellulare
- pronto?
N - ciao tesoro sono la mamma, volevo avvisarti che stasera non torno a casa per via di alcune questioni della scuola, non mi fido a lasciarti da sola con tutte queste cose strane che succedono, da chi potresti stare?
- da Stiles?
M - o...beh ok attenta!
- MAMMA!! Dissi imbarazzata dato che Stiles aveva ascoltato tutto.
La salutai e riattaccai.

Dissi a Stiles:
- allora dove eravamo rimasti?
S - che ne dici di andare di sopra e...
L'idea di addormentarmi e stare tutta la notte abbracciata a lui mi rendeva felice.
- vado un attimo a lavarmi
Presi il cambio che porto sempre dalla mia borsa e me lo portai in bagno.

Mentre mi lavai sentii il cigolio della porta fare rumore:
S - scusa non ti sto guardando! Dovevo solo prendere il pigiama sopra al mobile.
Fece per andarsene e io quasi urlai:
- NO! cioè...no, non te ne andare!!
S - ehm...ok sei sicura insomma....
- Sì!  Urlai ancora, imbarazzata.

Era completamente nudo, davanti a me, nella doccia insieme:
S - sei bellissima
- lo dici solo perché sono nuda! Dissi scherzando
S - no, tu lo sei sempre.
Lo guardai negli occhi e lo baciai.
Mi prese in braccio con le sue braccia perfette e mi pose contro il muro:
S - sei sicura?
- mai stata più sicura in tutta la mia vita
Così lo feci entrare dentro di me.
Il bagno era ormai ricoperto di gemiti e spasmi.

Non so per quanto rimanemmo li sotto ma volevo che durasse un' eternità.

Ormai asciutti ci mettemmo il pigiama e andammo nel letto caldo sotto le coperte:
S - ti amo
- ti amo
E quelle furono le ultime parole prima di addormentarci mano nella mano per tutta la notte.


STYDIA | FOREVERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora