6. Kolon

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Lydia

Gli aprì la porta e gli feci cenno di accomodarsi.
- chi è Dylan?
S - È l'attore protagonista del film che non ho voluto farvi vedere, cercalo su google.
Mi disse senza neanche guardarmi in faccia.
Non esitai e appena mi uscirono i risultati non potevo crederci
- ma..ma siete identici. Hai un gemello!!! Perché non me lo hai mai detto?! E fa anche l'attore!
S - Sì. Ha avuto sempre questa passione per lo spettacolo. Ma lui è cattivo e lo è sempre stato, anche quando era un umano.
- c cosa vuoi dirmi che è..
S - una creatura soprannaturale
- ma è una specie di lupo mannaro o...
S - un kolon
- un che?
S - kolon. Ho sbirciato nel bestiario di Chris per capire di cosa si trattasse
- e che potere ha?
S - metaforicamente parlando è come una pianta carnivora: l'insetto è attratto dal profumo che emana e quando è il momento giusto non esita a mangiarselo.
Ecco il kolon è una creatura cannibale e ,come ho detto prima, attira le persone a se per poi nutrirsi di loro.
- perché non me lo hai detto prima?
S - eravamo così felici insieme, non volevo rovinare tutto
- da quanto lo sai?
S - da quando ho visto il trailer del film
- e come hai indagato?
S - ho scoperto che mia mamma, prima di sposarsi con mio padre, ha avuto una storia con un certo Mark. Quando mia mamma fu incinta non si seppe mai di chi fossero i due feti.
Mark era un folle e non lasciò in pace mia madre finché non ebbe uno dei due bambini.
Noi crescemmo e quando ci fu il suicidio di mia madre Mark lo venne a sapere e si tolse la vita.
Dylan rimase solo e ora pensa che sia io la causa di tutto questo. Quindi sta arrivando per me!
- no no noi ti proteggeremo non ti lasceremo mai solo!
S - non è questo il punto: sai che i kolon possono rubare il potere ai "veri alpha"? All'inizio voleva lasciar perdere la questione di venirmi ad uccidere, perché lui abitando in Spagna, avrebbe dovuto fare troppa strada.
Poi però quando ha scoperto che ero amico di uno di questi ha ritirato tutto quello che ha detto e, Lydia, sta venendo qui, vuole me e Scott.

Non avevo parole, non trovavo le parole.
Sapevamo tutti che qualcosa prima o poi sarebbe successa.
L'unica cosa che mi venii in mente fu quella di abbracciarlo.
Poi si fece tardi e lui dovette andare a casa, perché domani c'era scuola.

Non riuscivo a dormire da quel pensiero orribile, ma passate le due di notte finalmente mi addormentai


STYDIA | FOREVERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora