L'ira (parte 2)

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2) L'ira arriva anche in periodi difficili, periodi di guerra. Lo stato dittatoriale in questo caso è costretto sacrificare molti militanti, molti cittadini per far fronte alle spese di guerra, e se le perdite sono maggiori di quanto sia tollerabile dalla società allora scoppiano rivolte interne. La guerra può essere lo stress, quindi bisogna affrontare una causa esterna troppo grande, oppure può essere l'invidia, un nemico preciso, o l'odio perché si è subito di più di quanto si possa tollerare: l'organismo è in stato di assedio, barricato dentro i propri confini senza possibilità di uscire, impotente. Qui il lato istintivo di ognuno di noi prevale su quello razionale, prendendo il controllo del corpo, perdendo il controllo delle proprie azioni.

Cos'è l'ira? Un incendio, urla disperate, follia distruttrice, vandalismo. Un fermento che nasce dal profondo, brucia nelle viscere, sale e sale nel torace, il cuore batte più in fretta, i polmoni quando si dilatano fanno entrare aria fiammeggiante, i muscoli si contraggono, la gola scotta e si dilata per dar sfogo a quell'essere che giace fremente dentro di noi in attesa di gridare con tutta la sua voce, con un ruggito animalesco. Infine arriva alla testa, il fuoco che divampa nelle stanze, divorando ogni briciolo di autocontrollo rimasto, accecando gli occhi e chiudendo le orecchie, dando libertà agli arti, trovando quella forza smisurata capace di distruggere sia fisicamente che verbalmente chiunque, una macchina di annientamento, un assaggio dell'Inferno.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 09, 2018 ⏰

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